In questi giorni siamo tempestati da queste tragedie amorose, in me è scattato un campanello d'allarme. Come mai in questi giorni sentiamo queste notizie? Ci sta di certo un effetto mediatico, un po' come quando c'è un incidente aereo o ferroviario, che dopo per una settimana si parla di ogni incidente simile. Ma c'è anche dell'altro secondo me.
Innanzitutto il modo con cui se ne parla, crea rischi di emulazione. Immaginate una persona un po' fragile che è bombardata da queste notizie, proprio in un periodo difficile per la sua storia. Queste notizie potrebbero far nascere una voce tipo "Se stasera mi lascia, faccio come quelli del tg". Io non dico che si deve smettere di parlare di queste cose, ma a volte a furia di sentirle, alcune persone che hanno già di loro dei problemi, potrebbero emulare questi gesti.
Infine viene il problema secondo me principale. Come mai oggi le persone, specie gli uomini che mi pare che statisticamente sono quasi sempre loro a compiere questi gesti, sono così fragili, che quando finisce una storia, si sentono persi e perdono il controllo? Io intorno a me noto una fragilità di carattere pazzesca. E' vero lasciarsi ti sega le gambe, ma poi deve arrivare la reazione, questo vale anche con gli altri problemi della vita. Invece, manca questa reazione, spesso ci si affida alle pillole, come se potessero cambiare la nostra vita.
Attenzione, i tg stanno facendo passare gli uomini come pazzi criminali e le donne come vittime, sempre. Anche telegiornali e giornali non ne parlano, esistono anche problemi opposti, dove gli uomini subiscono violenze dalle donne. Su forum e gruppi di discussione ho letto discussioni sessiste dove si fa a gara su chi sia intelligente o stupido. Ragazzi, non è un fattore di intelligenza, chi alza le mani su un'altra persona e magari la uccide, è una persona con problemi, nonché una persona pericolosa, uomo o donna che sia. Fare distinzioni o discussioni sessiste, secondo me è stupido e una perdita di tempo. Bisognerebbe affrontare il problema seriamente, senza stare a fare "lotte di sesso".
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