Leggendo da punto informatico, che adesso negli aeroporti degli Stati Uniti potrebbero controllarti il portatile, alla ricerca di file sospetti, mi viene da pensare dove sia quella sottile linea di confine tra sicurezza e privacy.
Va bene controllare che non porti bombe a bordo o quanto possa servire per un attentato. Ormai la tecnologia criminare avanza e pare che pure con flaconi di shampoo potresti produrre un ordigno.
Però anche se io porto in un portatile file illegali, non posso mica far esplodere un aereo con essi. Che poi sia giusto farlo per altri motivi, come fermare certi fenomeni negativi, ci può stare. Però secondo me non è l'aeroporto il contesto giusto per simili controlli.
Io preferire essere più sicuro che non salga su un aereo una persona con le scarpe bomba - fatto incredibile, ma successo davvero -. Poi se davanti a me ci sono 10 persone col portatile, addio; devo arrivare in aeroporto il giorno prima ora che arriva il mio turno per fare il check-in.
Un tramonto senza reflex
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Giravo lo sguardo verso l'ennesimo tramonto. Per me non e' mai tale,
sembra come se fosse sempre diverso da quello precedente. Una prima che non
ammette r...
11 anni fa
2 commenti:
Non è che stanno un poì esagerando? no è che è una scusa x "curiosare" tutto quello che facciamo?
mi sembra una notizia inverosimile...primo è una chiara violazione della legge sulla privacy e secondo non è che eventuali file pericolosi li porto sul desktop nominati attentato devo passare la giornata all'aereoporto?...credo che sia una legge oltre che ingiusta anche ampiamente sbagliata e facilmente poi aggirabile da un'attentatore
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