In questi giorni, per svuotare un po' i carceri e forse anche per trovare una scusa per liberare subito un noto ex primo ministro, Napolitano ha ricacciato fuori l'idea di indulti e grazia. Poverini, dice lui, le carceri sono dure. E ma d'altra parte pensarci prima di commettere reati? Se uno Stato ha carceri affollate, non è ammissibile che la soluzione sia liberare criminali, anche se di reati lievi.
Aggiungiamo poi che ci ha pensato già la Cancellieri a fare l'opera pia, per non parlare della "mastellata" di qualche anno fa. E poi ci sorprendiamo se leggiamo di tutto nella cronaca: il fattore comune è sempre "Con precedenti penali". Con l'albero della cuccagna che è il nostro Paese, facciamoci due conti che conviene rubare invece che lavorare.
Però, d'altro canto, se con i furfantelli nostrani si parla di aiuto e perdono, non si ha i coglioni di andare all'estero a riprenderci i nostri marò. Ed ora ecco Cristian, uno dei ragazzi arrestati per una protesta di Greenpeace.
Sì, ha sbagliato anche lui ma vi par normale che per una manifestazione in cui non ha comunque ferito una mosca, debba pagare con 15 anni di carcere? Ma questi anni se li dovrebbe fare chi in Italia protesta con bastoni e minacciando chi non è del proprio pensiero. Insomma chi usa la violenza.
E allora, la lettera della mamma di Cristian sarà ascoltata? O Napolitano è troppo impegnato a liberare i criminali nostri? Se volete, potete firmare la petizione in favore di Cristian.