Potevamo già dirlo noi, dato che era un fatto palese e le tante testimonianze possono confermarlo. Ma ora anche la perizia conferma che la casa dello studente non crollò a causa del terremoto avvenuto il 6 aprile 2009.
L'edificio non rispettava le norme antisismiche del 1965, anno di costruzione; figuriamoci le regole successive, mi vien da dire. Nessun controllo è stato effettuato né allora né quando si decise di destinare l'edificio come casa dello studente. Se l'edificio fosse stato a norma, nessun crollo sarebbe avvenuto.
Quei ragazzi avrebbero potuto essere tra noi oggi, raccontare ai propri amici di una brutta avventura, di una scossa che li ha svegliati. Avrebbero potuto abbracciare i familiari, tutto sarebbe finito bene per loro, con un grande spavento.
Ora però qualcuno deve pagare, chi se n'è fregato ora deve andare in carcere e restarci a vita, perché è come se avessero sparato a quei ragazzi, come se li avessero uccisi.
5 commenti:
Condivido in pieno con il tuo pensiero. Quella scossa in un Paese sismico come l’Italia, non doveva fare vittime e crolli; invece la solita ingordigia del guadagno e del non rispettare i criteri, ha portato molte vittime innocenti e distruzione.
Saluti a presto.
Il brutto è che la moltitudine si sta ormai abituando a questi disastri, rassegnandosi con la frase "Eh... siamo in Italia".
Tristezza profonda...
E.
Cavaliere, proprio così, ingordigia di guadagno.
Emanuele, purtroppo ci si sta abituando. Dire che l'Italia ormai è così è un brutto segno di resa.
Ma veramente c'è gente che ancora casca dalla nuvole???
C'è, c'è. Ancora c'è chi dice che a L'Aquila è tutto a posto, si accontentano di certe immagini dei vari tg che riprendevano sempre le stesse 4 case costruite.
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