Ancora una volta leggo di un incidente stradale dove per colpa del deficiente di turno che deve per forza correre, fregandosene di tutto, uccide delle persone.
Stavolta il luogo del delitto è Roma, in via Nomentana, dove due ragazzi su un motorino sono travolti dal solito cretino che deve correre, che poi da bravo codardo, fugge. Non c'è speranza per i due ragazzi in motorino, ennesime vittime della "guerra" della strada.
E noi oggi siamo ancora qui a piangere queste vittime, piangere lacrime amare e di rabbia, ancor più condite dal fatto che l'investitore non poteva guidare, perché la patente gli era stata ritirata, probabilmente dopo altre bravate simili.
Adesso ci sarà il solito festival del "Dobbiamo risolvere il problema", "Basta pirati". Poi passato qualche giorno, nessuno si ricorderà più questo fatto.
Poi uscirà il solito decreto che non risolve nulla e tutto con il tempo sarà dimenticato dall'opinione pubblica. Vogliamo cominciare a sbattere in carcere chi è trovato alla guida in stato d'ebrezza? Ed ancora se si uccide una persona, omicidio volontario, non colposo. Perché chi corre e/o guida con alcol e droga nel sangue, sa che può provocare incidenti ed è giusto punirlo.
Pretendo tolleranza zero, fermiamo questi dannati pirati.