Da due anni vivo in un quartiere, sorto sulle ceneri dell'area Marelli. Ho comprato casa su bellissime piantine verdi che promettevano ogni cosa: io ho acquistato casa sulla carta insomma, perché era edilizia convenzionata, altrimenti non ce l'avrei fatta. Dopo anni di attese, rinvii, scuse e quant'altro, entro nella casa e il cerchio sembra chiuso.
Ma un nuovo cerchio si è subito aperto, il nuovo quartiere, denominato Parco Adriano, è solo un agglomerato di palazzi senza servizi. Questo succede a causa del solito vizietto: prima si fanno le case e poi con calma si pensa ai servizi, quei servizi tanto promessi e mostrati nelle mappe. Il parco? Per ora è una distesa di terra dove ruspe spostano terra qua e là. Ogni tanto arriva un rinvio a causa della mancanza di terra. Già, quella terra dovrebbe arrivare dagli scavi di un supermercato, che permetterebbe a noi residenti di comprare il latte senza dover usare l'auto. Ma anche quello è in ritardo per noie tra privato e comune.
Voi direte: non usare l'auto, usa il bus. Il supermercato più vicino non è raggiungibile così agilmente con i bus. La verità è che i bus da noi sono una ciofeca. Capisco che la promessa di proseguire il tram - linea 7 - che ferma a due passi dal quartiere fosse fin troppo una bomba. Un po' come promettere ad un bambino che domani glielo compriamo il giocattolo. Ma almeno sui bus, ci vorrebbe maggior capillarità. Invece, l'autobus - linea 86 - non può attraversare il quartiere perché un coglione - come chiamarlo altrimenti - ha progettato male un incrocio, con altri ritardi per sistemare tale incrocio. Altro mezzo, la 51, lo perdiamo per darlo a Precotto, dove probabilmente non bastava avere già la M1, l'86 e il 7: diamo loro anche la 51. Ora per fare 2 km di strada devo prendere due mezzi o fare un giro del cazzo per prendere la 51. Allora questo è il loro modo di promuovere il mezzo pubblico?
E pensare che il sindaco attuale di Milano era venuto nel nostro quartiere, aprendo la ruota come un pavone, facendo la faccia di chi si preoccupa: solite facce di tolla da campagna elettorale. Una volta è passato un assessore dalle nostre parti: hanno parlato solo loro, ogni domanda veniva respinta con risposte più evasive. Per dirvene una: abbiamo portato una proposta per far fare un percorso ai mezzi che possa accontentare tutti, ma loro ci hanno risposto "Ormai gli orari sono stati stampati." Ma santo cielo, volete sentire il nostro parere? Tanto chi fa gli orari sta bello sulla sua mercedes, non gliene fotte un cazzo.
Io ho tentato la via del dialogo, ma ormai è una presa in giro. Allora iniziamo a sputtanare la verità, che la leggano tutti. Se qualche giornalista vuole, mi contatti che qua ho scritto solo una minima parte. Ho ancora qualche bomba da tirare fuori: ad esempio parliamo della piscina che si è trasformata in edilizia privata? Del fatto che certe zone stanno diventando discarica pubblica, dell'illuminazione stradale ripristinata in "soli" 10 giorni, il traliccio della discordia, le case tagliate fuori. Insomma potrei parlare per ore. E se riesco, organizzo pure una manifestazione, anche se a volte per svegliare la gente dal torpore non bastano manco i cannoni.