Approfittando del weekend, oggi gita a Gerusalemme. Non partiamo col piede giusto perché pronti via arriva un furgone che crediamo fosse il nostro. Invece il tipo non verifica, ci carica su dicendo che è il tour per Gerusalemme. Per fortuna ci accorgiamo del tempo, anche perché dall'hotel ci chiamavano per avvisarci che il vero taxi ci aspettava.
Così alla fine eccoci sul vero tour per questa città, di cui ho letto essere particolare. Pronti via, si parte dal museo dell'Olocausto.
Non era possibile fare foto all'interno, sappiate solo che un conto è sapere le cose e vederle in tv. Ma altro conto è essere lì, vedere le foto delle persone felici e sapere che quelle persone sono morte in modo assurdo nei campi di concentramento. Vedere i giocattoli dei bambini, ascoltare le testimonianze nei video, il tutto in un ambiente particolare. Io certe cose non sono riuscito a vederle e più volte ho dovuto mettere gli occhiali da sole per nascondere i miei occhi. E' stato tremendo ma è stato importante, queste cose devono rimanere nella mente di tutti.
Finita la visita del museo, siamo andati in un punto panoramico da cui si vedeva la moschea e il cimitero israeliano. Oggi è venerdì e si può sentire la preghiera dei musulmani a distanza di km.
Dopo di che ci siamo addentrati nella città antica, fatta di vicoli e vialetti, spesso coperti e sotto terra perché lì c'è un caldo pazzesco, non paragonabile a nessun posto in Italia e nemmeno paragonabile a Tel Aviv. Il sole è tremendo, il cappellino è d'obbligo per evitare insolazioni.
Arriviamo al muro del pianto, oggi è visitabile perché non è sabato e si possono pure fare foto. Si chiede solo l'accortezza di avere un cappello in testa, se non ce l'hai, distribuiscono delle Kippah in stoffa. Eccovelo dall'alto.
Dopo esserci rinfocillati, riprendiamo e dopo esserci dedicati all'Islamismo e all'Ebraismo, ecco che ripercorriamo alcune stazioni della Via Crucis di Cristo. Ed arriviamo alla Basilica del Santo Sepolcro, che sorge dove al tempo venne ucciso e sepolto Gesù. Ho potuto vedere la Pietra dell'Unzione, dove Gesù è stato posato per essere preparato alla sepoltura.
E dopo si torna al pullman e via verso l'hotel. La magia di questa città è la capacità di riunire così tanti luoghi sacri per tante religioni. Io ho menzionato solo alcuni simboli, ma ce ne sono parecchi altri. Debbo ammettervi che non è stata una semplice gita, mi sono emozionato al museo, ed anche quando ho toccato la Pietra dell'Unzione.