Cambiano i sindaci ma restano i problemi. "Sistemeremo i quartieri della periferia". "Verremo incontro ai problemi del quartiere". Faremo questo faremo quello. Poi salgono al potere ed eccoli nel palazzo, con quello sguardo quasi a voler dire "Grazie per avermi votato, babbalucco. Ora penso ai miei affari". E così in centro sorgono costruzioni, iniziative, arriva il bikeMI, i punti ricarica di auto elettriche, le fermate della metro belle. E appena abbandoni la circonvallazione, tutto ha quell'orrendo colore grigio.
Questa è Milano: una città che sono in realtà due. I quartieri esterni alla circonvallazione esterna prendono le briciole: qualche piccolo parco, qualche cosa legata ad un loro interesse o per fare pubblicità. "Siamo qui per inaugurare il parco dedicato a qualche eroe sconosciuto". Forniamo un intero autobus per fare in modo che pure voi della plebe possiate andare in Centro. Ma mettete il profumo perché puzzate.
Quindi, a meno che non hai un comitato con le mani in pasta o un parroco immanicato col comune, il tuo quartiere naviga in balia del vento delle promesse. Intanto perdi un bus perché il raccomandato a fianco conta più di te, il bikeMI lo vedi solo quando vai in centro, la sicurezza in strada è quel che è. E per ogni cazzo di miglioramento che osi chiedere, la risposta è semplice: non ci sono soldi.
Fa niente che l'abbonamento dei mezzi aumenta, la monnezza aumenta e che dal balcone vedi palazzi bellissimi destinati alla moda e si pensa ad organizzare un Expo di cui i milanesi sanno poco. Perché lo sapete una cosa? A Milano, città dove apparire è tutto, l'importante è apparire agli occhi di moda e farsi vedere dall'estero: invece chi ci vive continui ad annaspare nel grigiume. E' come quando hai l'operatore di telefonia e tu vedi in tv pubblicità tipo "Se diventi mio cliente, ti pulisco la macchina, ti regalo gli sms e ti puoi pure scopare un cliente a tua scelta." E tu rosichi sapendo che se chiedi anche tu mezzo sms gratis, ti rispondono che non si può, tanto tu sei già cliente".
Solo che l'operatore lo cambi, il sindaco non lo cambi veramente. Sì certo, assume un nuovo nome ed un nuovo simbolo, ma che sia del PC,PD,PDL,PL,CL,1X2, chel che vol, la musica non cambia: tu vivi in periferia e servi solo per riempire il loro forziere con le tue tasse.
E allora, signori miei, fondiamo Milano periferia, una città fatta dalla gente disgraziata che non ne può più di stare a 90°. E magari come primo provvedimento mettiamo il ticket anche noi: si chiama area P come periferia. Siccome tu per andare fuori da Milano, devi passare dalla bistrattata periferia, lascia l'obolo, che servirà per finanziare le piccole opere per le quali i soldi non ci sono mai. E se le tasse dei disgraziati si fermano in periferia, forse ecco che saltano fuori i dané per quella pensilina, questo marciapiede, quel parco.
Ultima cosa: se il mio progetto non prende subito piede, quando arriverà la faccia di tolla per le elezioni, state a casa vostra e non perdete manco tempo ad ascoltarlo.