mercoledì, dicembre 29, 2010

Qualche giorno di riposo


Paòloblog va in vacanza qualche giorno, fate i bravi fino al mio ritorno, l'11 sarò di nuovo con voi. Mi raccomando, a Capodanno fate festa con la testa. Ciao a tutti.

La mia sul nucleare, parte seconda

Ho già parlato di questo argomento vero? Massìì avevo espresso la mia due annetti fa. Risviluppo l'argomento così da sfatare alcuni miti sugli antinuclearisti come me ed alcune frasi che mi sono state dette.

Avete paura che scoppi la centrale, ma tanto se scoppia in Francia, siamo lo stesso "fritti".

Verissimo, sono d'accordo su questo fatto. Io però non ho paura che scoppi, il motivo sulla mia opposizione è ben altro. Oltretutto penso - e spero - che oggi le centrali sono fatte molto meglio di quelle che anni fa fecero sfaceli.

I prezzi del gasolio aumentano, dobbiamo pensare ad un'alternativa.

D'accordo su questo, ma non esiste solo il nucleare come alternativa, si potrebbe investire per migliorare la tecnologia del solare o di altre fonti rinnovabili, tipo il vento o le maree del mare. Oltretutto pensate che il nucleare ve lo regalino? Anzi, stando al post pubblicato qualche tempo fa, il prezzo del nucleare salirà: questo non lo dico io ma un docente di economia.

Ecco invece cosa io temo del nucleare. In Italia abbiamo ancora il problema rifiuti, non solo in Campania, ma anche ad Orvieto o in Puglia. Si litiga su dove fare la discarica o l'inceneritore, cosa pensate che succederà per i siti di stoccaggio? Ancora oltre, vorrei chiedere alle persone favorevoli al nucleare, cosa penserebbero se un giorno aprendo la finestra vedessero in lontananza un bel cantiere per la costruzione di un sito di stoccaggio delle barre esauste. Perché qualcuno queste barre se le prenderà e spero bene che siano oltretutto trattate come si deve: non è per sfiducia, ma visto come sono presi alla leggera i problemi di inquinamento, io rimango dubbioso finché i fatti non mi smentiscono.

Invece se tutti i soldi che costa investire sul nucleari fossero destinati al solare? Il sole è di tutti fino a prova contraria, se si investe sulla ricerca di pannelli ad alta resa, saremmo a cavallo. Ho avuto modo di leggere che sui pannelli fotovoltaici ci sono margini di miglioramento, oltretutto l'unico materiale di scarto da riciclare sarebbero i pannelli stessi, dopo circa 20 anni di uso.

martedì, dicembre 28, 2010

Il subdolo spot sul nucleare

Attenzione, questo non è un post in cui dico la mia sul nucleare, la mia idea l'ho espressa in passato, se volete la esprimerò meglio in futuro. Io con questo post voglio solo focalizzare l'attenzione sullo spot del nucleare.

Negli ultimi giorni in tv hanno trasmesso uno spot in cui si vede una persona che gioca a scacchi con se stesso - ci sono due persone uguali -. Mentre giocano uno dice affermazioni pro nucleare, l'altro contro. Poi alla fine parlano di un sito internet dove discutere del nucleare. Ho pensato "Non sembra prettamente a favore, pare più che altro la propaganda di un sito dove parlare imparzialmente di questo spinoso argomento". Però il mio sesto senso mi ha fatto sentire quel non so di puzza di bruciato.

Difatti ecco che trovo un post interessante in cui si spiega che il sito in realtà è pro nucleare. In fin dei conti voi vi fidate più di un sito in cui è palese che si parli a favore di un argomento o vi fidate più di un sito superpartes? Come dire se comprate un cellulare, vi fidate più di leggere una recensione sul sito del produttore o su un sito superpartes di consumatori?

Insomma è chiaro che così gli scettici sul nucleare tendono ad abbassare la guardia pensado "Vado lì e dico la mia in un sito imparziale". Poi leggendo degli interventi messi bene, ecco che la propria convinzione anti nucleare comincia a vacillare. Vi ricordate quando ieri vi dicevo della soggezione e della forza del condizionamento?

Quindi indipendentemente da come la pensiate sul nucleare, pensate sempre con la vostra testa, non con la testa degli altri.

lunedì, dicembre 27, 2010

Forza del condizionamento

In questi giorni sto facendo un corso in ufficio con uno psicologo. E' molto interessante, la psicologia mi ha sempre affascinato, quindi lo sto seguendo con interesse.

Tra le varie cose dette, c'è un fatto che vorrei raccontarvi. Si parlava di come una mente umana può essere condizionata e quali effetti può dare questo condizionamento. Per spiegarlo, lo psicologo ci ha raccontato una storia vera, documentata sui libri di psicologia. Due uomini con lo stesso nome erano all'ospedale con due patologie diverse: uno aveva la broncopolmonite, l'altro un tumore ai polmoni. A causa del nome identico, le cartelle cliniche sono state scambiate.

All'uomo che aveva il tumore quindi fu detto "Lei ha la broncopolmonite, la cureremo ed in un mese starà bene". All'altro uomo, malato di broncopolmonite dissero in modo laconico "Lei purtroppo ha un tumore, faremo di tutto per guarirla, ma rischia di morire".

Sapete cos'è successo? Purtroppo il paziente malato di broncopolmonite è morto, perché al di là che non è stato curato con le medicine giuste, si è fatto influenzare e alla fine il suo corpo si è lasciato andare fino a morire di broncopolmonite. La cosa più incredibile è che l'uomo col tumore è guarito: i medici gli davano antibiotici ignorando il tumore che aveva, ma il suo corpo ha saputo reagire perché lui è stato condizionato.

Forse quello è stato un caso molto tirato, non sempre basta desiderare di vivere per riuscirci e di certo non possiamo prendere mentine e dire "Con queste guarisco" per salvarsi da ogni malanno. Ma sarebbe da considerare che un malato, oltre alle medicine, se riesce ad essere forte psicologicamente e credere di potercela fare, ha maggiori speranze di vivere più a lungo di chi si lascia andare. Questo vale anche per i parenti intorno, che devono sempre cercare di spronare i propri cari malati a reagire.

Per il resto, la mente umana è misteriosa quanto fantastica: chissà quante cose ancora sono da scoprire sulla nostra mente. Mi piacerebbe saperne di più perché. come detto all'inizio, sono affascinato da questi argomenti.

sabato, dicembre 25, 2010

Video della settimana - Se Gesù fosse nato ai tempi di Google e Facebook



Bhé dai, è una natività in chiave moderna, però è molto carina. Alla fine nonostante le tecnologie, il senso non cambia e questo è l'importante. E con questo divertente video faccio tanti auguri ai miei lettori

Buon Natale a tutti voi

Un grandissimo abbraccio virtuale dal vostro Paòlo.

venerdì, dicembre 24, 2010

Comincia la vigilia



Eh sì. mentre scrivo sta iniziando la vigilia. Io sono su Skype con Riccardo ed Andrea. Io invento nuove canzoni del Natale tipo White Christmas rivisitata :-D, Riccardo menziona la Pasqua - siamo a posto -, Andrea pesca le carte dal Burraco e Alessio ci fa rosicare con i 25° che oggi hanno avuto in Sicilia.

Io intanto penso alle vigilie da bambino, ero già in fibrillazione già all'idea che il giorno dopo era Natale e si aprivano i regali. I miei non credevano nell'aprire i regali a mezzanotte: così alle 7 del giorno dopo come uno squaletto già giravo intorno al letto dei miei. Mi alzavo e andavo in bagno solo per far casotto e svegliarli. Da bimbo ero molto subdolo :-D

Ed oggi? Il Natale per me ha ancora un grande fascino, mi mette allegria fin dal 1° dicembre quando vedo le prime luminarie. Di questo sono molto contento, spesso da grandi si scorda questa magia del Natale, invece è giusto mantenerla. Poi però come dico sempre è importante che sia Natale tutti i giorni, anche a febbraio, maggio, settembre, ecc.

E voi? Il Natale vi emoziona ancora? Spero davvero di sì, per il resto auguro a tutti di passare delle serene feste


Tanti auguri di buon Natale

giovedì, dicembre 23, 2010

L'emulazione

Quante volte vi capita di sentire ultimamente sempre più fatti di cronaca nera che si assomigliano tra loro? Al di là del fatto che a volte se si inizia a parlare per esempio di stupri, poi per un mese i tg segnalano tutti gli stupri, per dar risalto alla notizia. Ma c'è anche un altro fatto che si chiama emulazione.

Ricordate i sassi del cavalcavia? Al tempo si cominciò a parlare di personaggi che per passare il tempo gettavano dei sassi sulle auto che correvano in autostrada. Si cominciò a parlarne così tanto che qualcuno pensò "Cavolo, va quei ragazzi che fama che hanno guadagnato, ne parlano tutti", oppure ancora "Che idea, non ci avevo pensato, ora lo faccio anche io." Da quel momento ci furono tanti emulatori che cominciarono a gettare sassi sopra statali, autostrade, persino contro i treni. Ricordo le parole che disse un giornalista di una radio "Meglio sbandierare una fatto in meno che avere una tragedia in più".

Parole sante, pochi capirono che per fermare il fenomeno, si doveva smettere di parlarne con troppa enfasi: anzi meno se ne sarebbe parlato, meglio sarebbe stato. Difatti, quando il fatto non fece più scalpore, ecco che i riflettori si spensero su questo fenomeno e a quel punto pare che anche le emulazioni svanirono.

Io qualche giorno fa ho letto dal bellissimo blog Essere niente di una violenza sessuale fatta da un branco di ragazzini. Se leggete, i modi da codardo e così crudeli non sono tipici da 13enni, ma da adulti. Al di là che i ragazzini si sentono grandi già a 10 anni e vogliono fare i grandi da subito, da chi pensiate che prendano certe idee criminali? Il bombardamento di notizie, lette con toni clamorosi non fa altro che creare in loro lo spirito di emulazione.

E che dire di Yara? Io prego che sia ancora viva; se è stata rapita - non credo ad una fuga volontaria -, il rapitore a quale fatto potrebbe essersi ispirato? Esatto, quel fatto che ha alzato un seguito mediatico pazzesco, superando tutti i limiti dell'informazione e trasformando il tutto in un teatrino, in un tragico grande fratello.

Qual è il limite tra news e show? La news è informare in modo superpartes e spassionato sui fatti, senza mai lasciarsi andare a commenti aggiuntivi. Ogni altra info aggiuntiva fornita nei giorni successivi, deve servire solo come reale aggiornamento e non deve essere del mero gossip. Se non ci sono novità, inutile riprendere la notizia perché tutto ciò porta a rendere troppo popolare il fatto e i protagonisti. Si sa che poi ci sono persone che per noia o per voglia di apparire si vogliono cimentare in atti di emulazione.

mercoledì, dicembre 22, 2010

Ciao Enzo Bearzot





Ci sono persone che passano alla storia per aver fatto grandi i nostri colori. Uno di questi è Enzo Bearzot, commissario tecnico della Nazionale Italiana che ci ha fatto sollevare la coppa del Mondo del 1982. Un evento memorabile, dopo le vittorie degli anni 30, lui è riuscito, contro i pronostici e la critica, a fare una grande opera.

Ieri il grande Enzo ci ha salutato, noi lo ricorderemo sempre per questa impresa che ci ha resi grandi, ci ha reso orgogliosi di essere italiani.

L'illusione dei carburanti alternativi



Quando leggo che hanno inventato un carburante basato sulla canna da zucchero, piuttosto che sul frumento o qualsiasi cosa banale, si urla al miracolo e si spera di farla franca ai possessori dell'oro nero. Illusi.

Mettiamo che domani con una bacchetta possiamo decidere di eliminare il petrolio per avere un ecocarburante. Innanzitutto non penso che a quel punto i colossi del petrolio starebbero a guardare: comincerebbero a lanciarsi nel mercato, comprando immensi campi per coltivazioni. A quel punto, se questo nuovo carburante diventa necessario, il prezzo pensate che rimarrà basso? Salirà anche quello.

Gli effetti si avrebbero anche sull'offerta alimentare. Mettiamo ad esempio che la canna da zucchero diventi la base per una benzina di zucchero. Lo zucchero utilizzato per scopi alimentari pensate che non salirà di prezzo? Oltretutto, se i produttori di questo nuovo carburante attingessero più campi possibili di canne da zucchero, a quel punto le scorte alimentari diminuirebbero, provocando un ulteriore incremento dei prezzi. L'esempio fatto con la canna si può applicare con qualunque nuovo carburante.

Quale sarebbe allora la soluzione? O si fa in modo che in futuro non ci sia un unico carburante, ma diversi tipi di benzina, prodotti con materie prime diverse. A quel punto ci sarebbe maggior scelta, creando una sorta di concorrenza, salvo che non nascano i soliti cartelli.

La vera soluzione penso sia sfruttare le energie rinnovabili: sono le uniche che tecnicamente sono di tutti e soprattutto non si consumano. Le energie rinnovabili tipiche sono vento e sole. Sfruttare il vento al momento non è affatto facile, sia perché non c'è vento sempre ed ovunque, sia perché non è così pratica come infrastruttura la pala eolica. Sfruttare il sole invece è già più fattibile, perché a parte certe zone del nord e del sud della Terra, il sole è mediamente sfruttabile. Certo, i pannelli odierni non hanno ancora la miglior resa, con le nuvole rendono ancor meno; d'altra parte la ricerca sta facendo passi avanti, arriveremo ad avere dei pannelli con una miglior resa.

Foto di coreycam, Flickr.

martedì, dicembre 21, 2010

WWF e menu di pesce


La mattina capita di far colazione e voler sentire qualche brusio per svegliarti. Di solito mia madre guarda Prima mattina su canale 5, così che quando senti le stesse notizie per 4 volte, è passata un'ora e mediamente si deve uscire di casa :-D Ogni tanto però si finisce su Unomattina. ieri era una di quelle mattine e ho potuto sentire una notizia interessante.

C'era una donna del WWF che spiegava una guida sul pesce da scegliere da mangiare, soprattutto per Natale che si consuma chili e chili di roba ittica. Incuriosito sono andato anche sul sito del WWF, dove ho trovato la guida.

Anguille, tonni rossi e pesci spada sono da evitare, perché sono specie in via d'estinzione. In effetti avevo letto questo fatto e sapevo che questi pesci non sono messi bene. Addirittura sull'aumento delle meduse si dà la colpa anche al fatto che i pesci spada, gran mangiatori di meduse, essendo pochi non riescono più a tenere l'equilibrio. Difatti ci sono anni che andando al mare, si nuotava nelle meduse.

Bisogna essere sempre attenti a scegliere cosa mangiare e cosa no, l'ecosistema va di certo protetto perché uno scompenso degli equilibri potrebbe essere molto grave per tutti.

Foto di ecatoncheires, Flickr.

lunedì, dicembre 20, 2010

Si cambia

E' arrivato il momento di cambiare template. Mi ero affezionato al vecchio template, però da un lato volevo cambiarlo, perché come ultimamente ho cambiato i contenuti e il modo di pormi col mio blog, così dovevo dare un segno di cambiamento anche sotto l'aspetto grafico.

Poi un fatto del tutto tecnico mi ha definitivamente convinto a fare un cambio di aria: la terza colonna non si vedeva più, senza che io avessi oltretutto fatto qualcosa. E allora via, ecco un tema semplice, ma con una bella immagine rilassante di sottofondo. Sono soffisfatto delle modifiche, manca solo il banner, che creerò con calma questa sera.

Sogno


Questa è una finestra dove sarà lecito sognare e desiderare cose molto utopiche. Cosa sogna il Paòloblog?

Sogno che le persone diventino intelligenti e sappiano vedere oltre il proprio naso.
Sogno che tutte le persone possano scendere in piazza senza imbracciare bastoni e sassi, ma mano nella mano, per un obiettivo comune.
Sogno che venga rovesciato questo sistema politico e che ci sia al potere gente che pensi davvero al bene del Paese e non ai propri interessi e al cadreghino.
Sogno una cura che possa far guarire tutti i malati di tumori, TBC, AIDS e le altre pestilenze ancora insolute.
Sogno le persone che sappiano rinunciare ai soldi per un valore più grande.
Sogno che le persone possano diventare liberi dallo schiavismo e possano ribellarsi alla dittatura.
Sogno che spariscano i giacimenti, ormai inutili grazie all'energia solare.
Sogno che almeno uno dei miei sogni si realizzi.

Ma cos'è questo rumore? Ecco mi sono svegliato, ora devo tornare alla mia vita reale.

Foto di betbele, Flickr.

sabato, dicembre 18, 2010

Video della settimana - Candid camera bagno



Anche questa candid camera è incredibile, io sarei rimasto di sasso :-D

venerdì, dicembre 17, 2010

Buon compleanno Paòloblog


Shocckiamo subito i miei lettori: c'è stato un periodo, dopo le vacanze, in cui si è rischiato che questo blog non arrivasse nemmeno a spegnere le 3 candeline. Quello è stato per me il momento di crisi, quello che tutto sommato si deve toccare quando hai un blog o quando conduci un progetto perché lì il bivio può diventare decisivo. O ti rialzi e come l'araba fenice rinasci dalle ceneri o sparisci senza essere nemmeno notato.

Io quando ho creato questo blog, l'ho fatto perché avevo tante cose da dire. Il problema è che quando hai troppo da dire, non sai con cosa cominciare, così io ho passato due anni e mezzo a capire da cosa potessi cominciare, provando con tutti i tipi di argomenti che mi piacevano. Però rimanevo male nel constatare che quando parlavo di boiate, le letture erano buone e avevo commenti; viceversa quando parlavo di cose serie, poche letture e poca considerazione. E poi è arrivato pure un periodo in cui il blog era diventato un "Oddio, domani di che parlo?" e vai a cercare un articolo su vari siti. Questo non è ciò che volevo dal mio blog, io volevo fare di più.

Un giorno ho capito che è importante leggere gli altri blog per capire cosa non va nel mio. Da lì ho trovato il filo del discorso. E' come se per due anni e 9 mesi non avesi trovato il filo da iniziare a tirare e poi improvvisamente l'ho trovato. Adesso sono in sfogo continuo, il blocco sembra passato e anche il mio blog si è ripreso. Non mi importa quanti lo leggono, ma mi importa constatare che c'è la partecipazione ed un interesse attivo.

A questo punto è giusto fare dei ringraziamenti
I miei lettori storici che mi leggono dal primo giorno, come ad esempio Mò, Marco ed altri che magari leggono in anonimato senza commentare. A questi si aggiungono tutti i blogger che seguo, che tra l'altro seguono sempre i miei scritti. Grazie a tutti ed ora sotto col prossimo anno.

Foto di pasma, Flickr.

giovedì, dicembre 16, 2010

Saviano parla degli scontri di Roma

Roberto Saviano ormai è il mio mito, sa focalizzare i problemi e spiegare le cose. Leggetevi la lettera aperta agli studenti, pubblicata su La Repubblica.

Ragazza rischia di bruciare al distributore



Ultimamente il mio blog ha cambiato format, tratto meno le notizie strane, ma questa notizia di Haisentito è troppo incredibile per non riproporvela.

Premio genio del giorno, ma anche del mese a questa giovane che, rimasta a secco, decide di andare dal benzinaio con la tanica per riempirla e poi tornare all'auto con la tanica piena. E' buio e la giovane con cosa pensa di fare luce? Ebbene sì con un accendino, tanto la benzina non è infiammabile, vero? Oh sì, mmm mi sa che infiamma, oltretutto la benzina ha intorno dei vapori che si incendiano a contatto con una fonte di calore vicina. E difatti la giovane rischia di diventare una torcia umana, per fortuna un vicino ha chiamato subito i vigili del fuoco e l'ha immediatamente aiutata a spegnere il fuoco.

Ora dico io: ma come si fa ad avere un'idea del genere? Siccome ormai la benzina si fa sempre più spesso da soli, proporrei di inserire come argomento di scuola guida la sicurezza con i rifornimenti: i comportamenti da evitare per poter rifornire la propria auto in sicurezza. Sempre che non ci sia già, al tempo quando presi la patente io, questo argomento non era stato trattato.

mercoledì, dicembre 15, 2010

I voltagabbana



Non mi piace parlare di politica, ma essendo un argomento - come si dice in politichese - bipartisan, penso di potermi esprimere senza temere discussioni da barsport.

Penso che a nessuno piacciano quei politici che prima stanno con una fazione, poi improvvisamente cambiano idea e passano con un'altra fazione. Di questi episodi ne abbiamo visti tanti ultimamente. Spesso questi cambi di "sponda" non sono nemmeno menzionati, ma alcuni piuttosto palesi hanno sollevato polveroni non da poco. Pensate solo a Fini che a luglio cambiò idea e voltò le spalle a Berlusconi. Bhé potrebbe anche averlo fatto per motivi validi, anche se mi vien da dirgli questo: sapevi che alleandoti con lui, quali idee avesse lui.

Fatto il suo gruppo, tra un litigio, una vicenda privata di una casa esasperata fin troppo, fra un dire una cosa e farne un'altra, ecco che martedì si arriva alla fiducia. Cosa fanno 3 politici facenti parti del gruppo di Fini? Votano a favore della fiducia del governo. Ma allora, la coerenza è una parola sconosciuta: questi 3 prima lasciano Berlusconi e poi il giorno della fiducia vanno contro il gruppo di Fini per rischierarsi con Berlusconi?

Al di là degli schieramenti politici, non lo trovate fastidioso? Queste persone sono state votate da noi italiani e guardate come si comportano: non hanno ideali, sembrano bandiere che sventolano da un lato o dall'altro, a seconda del vento. Già la mia fiducia per la politica e i politici era sotto le scarpe, figuratevi ora. Alle prossime elezioni andrò a votare, solo per rispetto di chi ha dato la vita e ha combattutto per il suffragio nel nostro Paese.

Voi cosa consigliate? Per votare tiro una moneta o è meglio il dado? Considerato quanti partiti ci saranno, forse è meglio un dado a 20 facce, eccolo qui che ce l'ho in mano mentre scrivo questo post. Mmm, aspettate un attimo, ma questo dado somiglia, somiglia, ehm, eh sì somiglia proprio ai nostri politici, salvo che le loro 20 facce non hanno i numeri disegnati.

Foto di Skene,Flickr.

martedì, dicembre 14, 2010

Belen licenziata dalla Telecom

 Ebbene sì, chi è fan di Belen, non sarà felice di sapere che Belen è stata licenziata dalla Telecom, perché pare che con i suoi spot le vendite si sono abbassate. Voi direte "E chissene". E' vero, però io da questa cosa ho iniziato a fare un ragionamento che vorrei condividere con voi.

Mi chiedo come la protagonista degli spot Tim - insieme a De Sica - possa essere responsabile del calo delle vendite. E poi perché lei e non De Sica? Insomma come fanno a capire che sia lei che non renda? Io penso che alla fine si affidino a dei sondaggi in cui si chiede cosa piaccia e cosa no di uno spot. Io stesso sono iscritto ad un'agenzia che mi invia online dei questionari. Ogni tanto mi si cihede anche pareri su degli spot pubblicitari, anche se sulla Tim non mi è mai stato chiesto nulla.


Ma la gente può davvero non comprare prodotti della TIM perché c'è una persona che non l'aggrada? Pensiamo agli italiani, che danno molto retta alla TV: se un professore plurilaureato dice che il cielo è azzurro e la TV dice che il cielo è verde, le persone credono alla TV. Allora è fattibile che se un personaggio sta antipatico all'italiano medio, questo non compra da quel prodotto. Contenti loro, mi vien da dire, secondo me sarebbe più importante guardare la qualità del prodotto, non gli spot in essere.

Infine una mia idea di cosa non vada bene negli spot TIM: secondo me non è Belen in sé, ma sono le storie sempre simili, che oltretutto non danno alcuna info sulle offerte e secondo me distraggono troppo dalla promo in sé. Io dopo aver visto uno spot TIM, non saprei dirti qual era l'offerta di cui si parla, perché la scenetta non c'entra nulla con l'offerta. Insomma De Sica che si fa fregare l'auto da un finto parcheggiatore non rimane impressa per ricordare la promozione. Invece vedere Totti su un'ape che dice al megafono la promozione, ti fa ricordare la promo e ti invita a cercare info maggiori.

lunedì, dicembre 13, 2010

Riguardo la nuova riforma sulla scuola II

Dopo quanto detto l'altro giorno, ecco il mio secondo pensiero riguardo la scuola.

Secondo me via via si andrà verso un'università privata: lo Stato si libererà dei costi delle Università, lasciando tutto in mano ai privati che ovviamente a quel punto per tenere alto il livello aumenterà vertiginosamente le rette. Se lo Stato continua a tagliare, mi sa che potrebbe essere l'unica soluzione.

Già ma poi? Giustamente ci si chiede come si farebbe a pagare delle rette annuali di svariate migliaia di Euro. Ebbene, l'unica sarebbe fare come negli Stati dove le univesità sono già tutte o quasi private: una sorta di fondo che si inizia quando nasce un figlio, che permetta al proprio figlio, raggiunti i 18 anni, di pagarsi la retta universitaria. Certo, poi il figlio magari non ha tempo per fare tanti anni fuori corso, dovrebbe impegnarsi a finire più presto possibile. Spero che poi ci siano borse di studio a favore dei più poveri, che magari al tempo non hanno potuto mettere da parte molti soldi.

Immagino che questa soluzione non piaccia, ma se l'alternativa è avere un'università pubblica senza soldi e quindi con una qualità che va sempre diminuendo, allora temo che l'unica sia questa. Secondo me negli anni a venire questa mia idea comincerà ad essere seriamente presa in considerazione dalla nostra classe politica.

lunedì, dicembre 06, 2010

Qualche giorno di riposo

Un po' malaticcio, un po' stanco, ma felice arrivo alle minivacanze, per qualche giorno sarò lontano dalla mia Milano, nella mia seconda città Rieti. In questi giorni il blog non sarà aggiornato, tra l'altro avrò meno tempo di seguire i blog dei miei amici. Poi quando torno recupero :-D

Sabato comunque vi delizio sempre col video della settimana, per il resto ci si risente settimana prossima.

Riguardo la nuova riforma sulla scuola



Tanti miei colleghi e amici "blogghisti" hanno detto su questa riforma. Io innanzitutto vi segnalo questo specchietto del Corriere, perché spesso si parla di questa riforma senza nemmeno sapere cosa sia. Io vorrei soffermarmi su due punti meno trattati, di cui uno lo tratterò di sotto, l'altro è più grosso e lo devo elaborare bene.

Il primo punto fa capire quale possa essere il reale interesse dei politici. Badate bene, questa è una critica bipartisan, ce n'è per tutte le sponde, pochi partiti si salvano. Un emendamento dei deputati Calgaro e Tabacci proponeva di convogliare i finanziamenti dei partiti - 20 milioni di Euro - ai precari dell'università. Ecco un'occasione per vedere come votano quei politici che dicono che i precari vanno aiutati e tanti bla bla. Ebbene, l'emendamento non è passato - lo immaginavate dai -, ma la cosa scandalosa è che il voto tra destra, sinistra e centro è stato più o meno unanime. Ecco i risultati nel dettaglio.

Io non commento, tanto penso che i dati si commentano da soli. Ma questi finanziamenti erano stati aboliti tra l'altro, per volere degli italiani tramite referendum nel 1993, per tornare grazie ad un'altra legge nel 1994.

Foto di Kuranosuke, Flickr.

sabato, dicembre 04, 2010

Video della settimana - Candid camera letto



Forse alcuni di voi già lo conoscono, io quando l'ho visto avevo le lacrime dalle risate, candid camera riuscitissima.

venerdì, dicembre 03, 2010

Dove sta la differenza

I giorni a seguire l'episodio di via Padova, in cui ci furono degli stranieri che rovesciarono le auto parcheggiate, dopo un omicidio di un loro connazionale, io non ho visto grosse novità. C'era la polizia che fermava ogni tanto qualche auto, ma niente controlli. Si mise poi un coprifuoco ai negozi che secondo me non serviva a nulla. Insomma, serviva il pugno duro, ma questo non è arrivato.

Il pugno duro invece arriva nei confronti di un uomo che al tempo al tempo pagò la sanatoria, chiedeva solo il permesso di soggiorno per lavorare, non certo per uccidere o fare casino. Ebbene, è già stata chiesta per lui l'espulsione: allora il pugno duro invece di usarlo con i deboli, lo si usi con i criminali veri.

giovedì, dicembre 02, 2010

Se le bugie sparissero

E' un cruccio che ho da tempo, poi l'ispirazione presa da un post di Essere niente, mi ha dato la miccia definitiva per scrivere questo post. Immaginate di prendere una bacchetta magica e dire "Da oggi l'uomo non può mentire".

Il primo effetto sarebbe che i processi durerebbero un secondo. Hai rapinato tu la banca? Sì. Basterebbe solo trovare il ladro. Anzi, alla lunga i furti ed altri reati calerebbero vistosamente, perché diventa ancor più rischioso: basta che ti beccano e già confessi.

Anche la burocrazia calerebbe, perché se le persone dicono la verità non servirebbero tante postille nei contratti o tanti documenti. Io chiedo un mutuo ad esempio: il banchiere mi chiede quanto guadagno ed io glielo dico. La mia parola fa fede, tanto non posso mentire.

E i politici? Già immagino un confronto politico. "Lei abbasserà le tasse? Assolutamente no, anzi mi sa che alzo". "Lei tiene ai propri cittadini? Mica tanto, io voglio solo un bello stipendio". Insomma, fai subito a trovare il politico sincero a quel punto.

Anche la nostra vita cambierebbe. Niente più bidoni ad appuntamenti che non ci interessano, tipo "Non posso venire perché dei topi mi hanno rosicchiato l'auto e il cane mi ha mangiato le chiavi di casa." Magari assisteremo a qualche scenetta tipo "Esci stasera? No, non posso. Perché? Perché, perché, ehm, perché mi state sui co." ehm ci siamo intesi.

Chissà quante altre cose cambierebbero, che ora non mi vengono in mente.

mercoledì, dicembre 01, 2010

Informazioni false, sempre all'erta



E' raro che mi faccia fregare dalle news troppo eclatanti, ma a volte ci casco pure io. Oggi ho letto che per installare in casa propria un router - tipo quelli dell'ADSL -, o si ha un patentino oppure lo deve fare uno col patentino. Chi lo fa da solo senza patentino, rischia multe da 15 mila Euro a 150 mila Euro. L'articolo citava espressamente anche i router da casa, quelli piccoli per uso privato.

Siccome di quel sito mi fido, mediamente sta sul pezzo con articoli tecnici, sono saltato dalla sedia. Capisco nelle azienza, specie quando si parla di grossi router wireless, ma addirittura con i piccoli impianti casalinghi, mi pare un'esagerazione. Ho subito espresso la mia indignazione nella mia bacheca. Ed ecco che una persona mi ha spiegato, con tanto di articolo esplicativo, che non è vero che la normativa riguarda anche i privati.

Questa storia per spiegarvi quanto le false notizie possano essere pericolose. Ormai per diffondere notizie ci vuole un niente. Tra email, Facebook - molto potente come mezzo di diffusione -, Twitter e blog, si fa presto a diffondere una notizia che poi si rivela falsa. Io poi sono sempre stato un acerrimo nemico di catene si S. Antonio tipo "Se invii la mail a tutto il mondo, la Microsoft manderà un centesimo per ogni mail ai bambini che soffrono di una malattia mai scoperta e mai curata". Attivissimo in questo mi ha aiutato a trovare info riguardo le catene varie.

Chissà come mai c'è gente che si diverte a dare false informazioni. Ad esempio riguardo certe catene assurde,  qual è il gusto di giocare sui sentimenti altrui? A volte questi, cuccati sul fatto, dicevano che lo facevano per dimostrare chissà cosa o per divertimento. Oppure ancora, avrete sentito di quel tipo che ha detto di aver visto la ragazza scomparsa in provincia di Bergamo: poi era tutto inventato. Ma qual è il gusto mi chiedo? Non capisco proprio cosa possa spingere questi gesti.

Comunque, tornando all'argomento delle notizie, cari blogger e cari giornalisti in erba, non tentate di ottenere più click con notizie non vere o parzialmente non vere, ne va poi della credibilità di tutti i blogger e di tutti i giornalisti web: le bufale lasciatele fare ai caseari, quelle sì che sono buone.

Foto di Claudia_midori, Flickr.

martedì, novembre 30, 2010

Vieni via con me, l'ultima puntata



Ed eccoci all'ultima puntata, anche oggi raccolgo una cronistoria dei miei pensieri sulle cose viste in questa quarta puntata.

Subito un elenco delle cose imparate da Fazio in questa trasmissione. Bravo Fabio, ha dimostrato grande serietà ed impegno, non è stato solo una spalla di Saviano, ma ha messo una grande professionalità. La figlia di Walter Tobagi, vittima delle BR, ha letto l'elenco delle cose lasciate dal padre. Molto patriottico l'elenco delle cose di cui si è fatta l'Italia.

Ora è il momento di Saviano: oggi sento molto il suo discorso, si parla di terremoti ed indovinate di quale in particolare. Questo terremoto lo sento così vicino e quando se ne parla, ho come un magone dentro che forse non si è ancora sfogato; di certo porto una ferita ancora aperta. Avrei di che dire riguardo le emozioni che tengo dentro, ma non è questo il post per farlo. Saviano è bravissimo a dipingere l'ansia provata dai parenti delle vittime e dei feriti.

Sottolineo le parole di Saviano: non sono vittime del terremoto coloro che sono morti nella casa dello studente, ma sono vittime dell'imperizia con cui è stato costruito il palazzo. Non c'è nulla che andava in quella casa, è una "bomba ad orologeria", come ha detto Roberto. Oggi quelle vittime meritano giustizia, altrimenti sono morte due volte. Ci sarebbe da dire sulla non gestione del terremoto di L'Aquila, comunque.

Cerco di scrollarmi il magone, il programma va oltre. Ecco le frasi più belle di Enzo Biagi sull'Italia. Dario Fo è di sicuro un ottimo personaggio teatrale, bravissimo a parlare di Machiavelli: quali consigli darebbe lui all'Italia.

L'elenco di quel che Francesco - di Save the Children - ha visto in Ruanda fa rabbrividire, nemmeno quel che si è visto a Bucarest scherza. Ma per vedere povertà a volte basta andare a Torino - o anche in altre città italiane. L'elenco prosegue, Kabul, dove si uccidono bambini e persone come fossero mosche. Ed ora è il momento di Milena Gabanelli.

Il suo elenco non può che essere l'elenco delle cause contro Report: ogni causa sono milioni di Euro di richieste danni, alcuni ne hanno chieste più di una.

Oh ci voleva Elio per un momento distensivo: la terra dei cachi è proprio la canzone che meglio sta in questo programma. Ha vinto Sanremo sta canzone ricordate? Ah no che scemo, all'ultimo secondo ha vinto Ron.

Ora torniamo ad argomenti d'attualità. Cavolo, accompagnare un figlio a scuola a Napoli è un delirio. Qua a Milano il tempo pieno e la maestra di sostegno sono scontati, là invece no. Altro elenco "Dicono che difendiamo i baroni, ma qua sul tetto non ce n'è nemmeno uno". Avrete capito che si parla dei problemi di una ricercatrice, che nel silenzio cercano di portare avanti il carrozzone Italia. A mio parere senza ricerca l'Italia si ferma. Carino anche l'elenco della scuola migliore e quella peggiore.

Cavolo, apprendo in diretta la morte di Mario Monicelli, registra di tanti film di Totò (Guardie e Ladri, i soliti ignoti per esempio), ma anche film come La grande guerra, il marchese del Grillo, ecc.

Dopo un intervento di Don Luigi Ciotti, un toccante elenco di Grasso, procuratore antimafia, che legge di cosa ha bisogno e di cosa non ha bisogno per combattere la mafia. Commovente e graffiante allo stesso tempo, lui e tutti quelli che combattono la mafia sono veri eroi, non certi fantocci della Tv troppo idolatrati.

Dopo Cornacchione, per una sana risata :-D torniamo seri con l'ultimo monologo di Saviano.  E' interessante l'invito di Saviano a svegliarsi, a partecipare, a non accontentarsi di quando si dice "Scegli uno di noi, tanto siamo tutti uguali". Addirittura caccia fuori il listino dei soldi pagati per votare una certa persona e quanto si paga invece per farsi votare. Non penso servano commenti aggiuntivi.

Tra i tanti ringraziamenti di Fazio, a fine trasmissione, uno è dedicato a chi NON ha sostenuto il programma, rendendolo ancor più bello. Ecco l'ultimo Vado via, resto qui. Ironia sul fatto che sanno che sarà quasi impossibile rivedere un'altra trasmissione come questa. E con l'immagine che sfuma, già mi manca quel briciolo di tv intelligente. Non ho mai visto così tanta tv in questo periodo, ora però ritorno alla mia solita media bassissima di minuti davanti la scatola d'immagini.

lunedì, novembre 29, 2010

Teorema della coda



Il lettore tipico del mio blog mediamente lavora, studia o cerca lavoro. Insomma, per un motivo o l'altro, la giornata va via per un'attività. Ma a volte succede che capiti l'occasione per fare un esame, o magari andare in posta o ancora in banca. Poi il supermercato è la seconda casa, bene o male spesso siamo lì.

Qual è l'elemento comune di questi luoghi? L'attesa, tutti dietro ad aspettare pazientemente - o meno pazientemente - il proprio turno. Alzi la mano a chi non sia successo però di uscire alle 7 della mattina, andare dove fanno i prelievi di sangue, magari entri dicendo "Chi vuoi che ci sia alle 7 della mattina". Nemmeno finisci la frase ed ecco 50 persone, mannòòò. E poi osservando bene, ti accorgi che metà di loro hanno capelli bianchi o il bastone o molte rughe. Sono loro, i pensionati, che pur avendo una giornata a disposizione, te li ritrovi lì, perché tanto loro non hanno il sonno nostro e quindi si sono alzati mezzora prima di te. E così ti siedi sconsolato, tu dovrai correre poi, loro con calma andranno a fare la spesa e poi torneranno a casa, con tutta una giornata da utilizzare.
Oppure devi andare in banca, che già apre alle 8.30 e quindi sai che è importante fare in fretta per non tardare in ufficio. Dici "Mi presento 10 minuti prima", ma quando arrivi, almeno 4 5 anziani sono già lì. Potrebbero venire alle 10 ed invece no, sono lì dalle 8. E tu aspetti anche lì sconsolato. Mercoledì addirittura si è creato il panico per entrare. Lì c'è la porta che chiede le impronte per poter accedere alla banca, ma se la sciura va coi guanti, può stare tutto il giorno che la porta mai ti aprirà.

Ovviamente il numero di anziani e la lentezza di questi è proporzionale alla fretta che avete. Fate un test, andate al supermercato un giorno che non avete fretta e potreste stare anche due ore lì: lo troverete vuoto, sentirete pure l'eco per quanto non c'è nessuno.

Allora, ogni volta che mi succede, io sentenzio ciò: quando sarò capo supremo del mondo, uno dei primi provvedimenti sarà inserire gli orari riservati a chi lavora o studia, gli altri, specialmente i pensionati avranno accesso ad uffici vari e supermercati dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 17. Oltre questi orari, non saranno ricevuti :-D E dopo avervi allietato - spero - la giornata con questo nuovo teorema, vi auguro buona settimana e occhio alle code :-D

Foto di macfacinar, Flickr.

sabato, novembre 27, 2010

Video della settimana - Beautiful e politica




Dopo il video di Beautiful, ecco il video che racconta in 5 minuti 20 anni di sinistra. Secondo me certi intrecci nemmeno gli autori di Beautiful li avrebbero mai pensati: mi è risultato più semplice capire la soap :-D

Ma quelli di destra ridano poco, ce n'è uno anche su 17 anni di Fini e Berlusconi.

Il bello è che ridi, poi ti accorgi che non è una soap, ma è l'Italia; in quel momento smetti di ridere.

venerdì, novembre 26, 2010

La fontana



C'era una volta una fontana, che forniva acqua a tutta una città. Buttava litri e litri d'acqua, veniva usata per abbeverarsi, per lavare, insomma per tutti gli usi che si possono fare con l'acqua. L'acqua arriva alla fontana tramite un tubo, collegato al ruscello.

Un giorno successe che da un tubo fu fatta una diramazione verso una casa privata. I cittadini non capivano, perché quella persona poteva avere una diramazione della fontana direttamente in casa sua? Ma così non verrà utilizzata troppa acqua del ruscello? Insomma, tutti i cittadini si fermarono a dialogare su questa novità che ha lasciato spiazzato tutti.

Difatti, dopo alcuni giorni, l'acqua del ruscello diminuì, la fontana ora stava prendendo molta più acqua. Il rischio che il ruscello alla lunga si proscugasse era davvero concerto. "Si deve fare qualcosa", disse il "Capo" della città, che così prese una decisione.

Al mattino, la massaia portando i panni a lavare alla fontana, si accorse che il flusso verso la fontana è diminuito. Ma perché? Cos'è successo? Chiese ad un  anziano, appena arrivato per abbeverarsi. Subito si formò uno stuolo di persone che parlottò su questa novità. Uno di loro prese un giornale sotto al braccio: è il quotidiano di riferimento di quella città, che fornisce tutte le notizie. Il signore mise gli occhiali e lesse questo titolo

Ruscello a rischio, tagli al flusso alla fontana

I commenti non mancarono. "E' colpa di quella diramazione del tubo". "Ma di chi è?". "Bhé, anche lui ora avrà il taglio". Invece no, il taglio lui non lo subì perché il rubinetto stava dopo la diramazione, quindi lui accedeva a tutta l'acqua proveniente dal ruscello. Difatti il problema del ruscello si ripropose e la stampa locale cominciò a teorizzare di un nuovo taglio. Ma la gente comincia a non starci più.

Molti cominciarono a chiedere spiegazioni ufficiali su quel tubo aggiuntivo che ha in un certo senso rotto l'equilibrio, ma non arrivò alcuna risposta se non solite scuse tipo "Non è un piccolo tubo a fare la differenza", "Il problema siete voi che consumate troppo" o altre frasi tipiche per depistare il tutto. Un signore, panettiere, un giorno organizzò una manifestazione e mostrò alla gente foto con il rubinetto del misfatto, quello che ha fatto diminuire il flusso alla fontana. Ebbene la gente sgranò gli occhi nel notare come il tubo aggiuntivo fosse stato messo prima del rubinetto. E' un'ingiustizia tuonò la folla, domani vedrai che casino verrà fuori.

Ma il giorno dopo il giornale locale cacciò ben altro titolo.

Pane avariato, panettiere sotto accusa

La città si spaccò in due, c'erano persone che sostenevano che il panettiere è un poco di buono, sicuramente sarà stata un falso la foto del rubinetto mostrata, vai a fidarti di chi ti vuol vendere il pane avariato. Ma c'era anche chi lo difendeva, sostenendo che fosse solo un modo per incastrarlo. L'ambiente si cominciò a surriscaldare tra le due fazioni, al punto che la polizia dovette dividere le parti. In tutto questo clima di marasma, il problema del ruscello continuava a peggiorare, è come se quella casa privata, approfittando della distrazione di tutti, cominciò a pompare più acqua ancora. E così, mentre la gente era ancora distratta dallo scandalo del pane, si decise di diminuire ancor di più il flusso d'acqua verso la fontana.

Il giorno dopo si ritrovò la città ad osservare davanti alla fontana, gli effetti dell'ennesimo taglio. Come laverò i miei panni, chiese una massaia, con così poca acqua. Mi ci vorrà il triplo del tempo a riempire le bottiglie, commentò un altro. In tutto ciò però, anche se con un problema comune, la città ormai era divisa. Qualcuno addirittura cominciava a difendere la scelta, accusando a destra e a manca. "Tu per i panni usi troppa acqua", "Ma va, sei tu che per lavarti usi 20 litri d'acqua e tanto puzzi più di prima". Il quotidiano, ormai palesemente schierato col capo della città pubblicò un ipotetico studio sui consumi esagerati di certe persone, ovviamente senza citare i consumi della casa privata, che continuava ad attingere col suo tubo a se stante come nulla fosse.

Quando le persone arrivano al limite cominciano a perdere la calma, così un gruppo di ragazzi, fortemente decisi a voler sistemare le cose, cercarono si accedere al rubinetto, ma trovarono la polizia, finora tranquilla, in assetto antisommossa, che respinse senza troppi complimenti i giovani. Il solito quotidiano scrisse un articolo al vetriolo contro i manifestanti

Attacco alla fontana da parte di giovani, il loro è stato un atto violento e sconsiderato. In fin dei conti il capo della città ha tagliato l'acqua per salvare il ruscello e questo è il ringraziamento. La prossima volta la polizia manganelli più forte, se lo meritano.

La fine della storia per ora non ce l'ho, portate pazienza perché mi serve ancora l'ispirazione - se così la posso chiamare - per scoprire come proseguirà la storia e se la città riavrà la sua acqua. Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale. La foto è puramente figurativa, non c'è riferimento alcuno al luogo della foto.

Foto di Wolfango, Flickr.

giovedì, novembre 25, 2010

Fermiamo questo sciacallaggio giornalistico

Siamo a novembre, quella povera stella di Sarah è da molto tempo in un mondo migliore. In 2 mesi nulla è cambiato per i giornalisti, ormai ovunque ti giri, tutti parlano della vicenda di Avetrana come se fosse il bar sport. Non si guarda in faccia a niente, ci sono scoop improbabili, interviste con tutto il paese e quanto di più può fare scena.

Alzi la mano chi vuole ancora assistere a questo spettacolo, vedo tutte le mani abbassate, ottimo. Tra l'altro, quanti minuti preziosi sprecati per questa vicenda, con così tante notizie importanti che meriterebbero più attenzione.

Io pensavo ad una lettera a nome di chi sarebbe interessato, da inviare alle principali redazioni dei giornali, per chiedere di finirla con questo sciacallaggio giornalistico, tanto non interessa nessuno. Allora, chi ci sta? Prepariamo un testo insieme.

mercoledì, novembre 24, 2010

Il Papa apre al preservativo

Si prevedono nevicate oltre il metro in Sicilia, questa notizia farà venire la neve anche d'estate. Il Papa apre al preservativo, seppur in un singolo caso, ovvero per le prostitute.

Forse ha deciso di aprire proprio col caso più spinoso, perché così pare che stia anche giustificando la prostituzione, insomma qualcuno potrebbe interpretare male questa, che pure è un'apertura storica. Io avrei aperto all'uso del "goldone" in primis contro malattie come l'AIDS, considerando quante persone ancora si ammalano di questa malattie, specie in zone dove c'è poca informazione a riguardo. Ritengo più importante che una coppia sposata possa fare l'amore senza temere l'AIDS, piuttosto che venire incontro a persone che fanno sesso con una donna, pagandola.

Spero che questo sia solo il primo di una serie di passi avanti, anche se purtroppo prevedo tempi ancor più lunghi. C'è da dire che qualche anno fa il Cardinal Martini apri al profilattico per combattere l'AIDS: se il suo "capo" lo sentisse :-D

Successivamente è arrivata una nota che spiega che il Papa non giustifica "l'esercizio disordinato della sessualità" - in parole povere la prostituzione :-D -, ma è un fatto morale per evitare contagi di malattie. Questa frase non calma le mi obiezioni, anzi le accentua. Perché una "professionista del sesso" può farlo usare, mentre moglie e marito no? Non capisco davvero la discriminante.

Colpo di scena però arriva il giorno dopo. Eeeeh, sembrava strano, difatti c'è un errore di traduzione. Il Papa ha parlato non di prostitute, ma di prostituti; nelle traduzioni, si è perso l'aspetto del maschile. Comincio a capirci sempre meno, ma perché i prostituti sì e le prostitute no? Insomma, Pontefice, ci illumini.

martedì, novembre 23, 2010

Vieni via con me, terza puntata



Anche ieri una puntata molto interessante. Questi alcuni pensieri sparsi scritti mentre guardavo la puntata.

Nel monologo Saviano ha spiegato che, al contrario di quanto detto, il problema rifiuti in Campania non è stato mai risolto, addirittura ci vorrebbero più di 50 anni per smaltire una montagna di rifiuti alta più dell'Everest. La cosa più incredibile è che, al contrario di quanto si pensa, ci sono rifiuti di aziende del nord, altamente tossici. E la gente pensa che sono sporchi, non sanno raccogliere i rifiuti, li buttano dalla finestra, mamma mia quante se ne dicono. Di certo i quintali di copertoni, materiali radioattivi e quant'altro non li producono nella case dei napoletani. Le aziende portano tutto lì e poi magari dicono "Guarda, non sanno risolvere il problema rifiuti".

Giusto ricordare che a distanza di così tanti anni, la strage di Brescia non ha ancora un colpevole, intanto però sono morte delle persone.

Arriva il momento di Maroni, che legge l'elenco dei successi contro la mafia. Cito questa cosa solo per la cronaca.

Gran brutto caso quello di Cucchi e chissà quanti casi simili ancora non sappiamo. Ecco altri elenchi, letti da uno degli operai saliti sulla gru a Brescia e da un rifugiato politico del Congo; quello sulle carceri è un bollettino di guerra.

Dopo due risate con Guzzanti - grande Corrado :-D -, ecco la Bonino che legge un elenco sulle donne, molto interessante. Tra le tante cose, sono rimasto sorpreso di scoprire che il delitto d'onore è stato tolto nel 1981: a voi ogni commento. Altro elenco di Susanna Camusso: pensieri delle donne che lavorano. Tra i tanti, mi è rimasto impresso Ho firmato un foglio di dimissioni in bianco. Previene la gravidanza oppure sarò carina per quel lavoro?. L'8 marzo donne - ed anche gli uomini - facciano una mega manifestazione, invece che andare al ristorante o in discoteca. E poi la ripetano il 9, il 10, l'11 finché qualcosa non cambia davvero.

E' il momento di David Anzalone, comico portatore di handicap. Riesce a dare messaggi seri, strappandoti un sorriso, davvero un grande.

Secondo monologo, Saviano parla dell'iniziativa di Don Giacomo, fondatore del "Progetto Sud", per portatori di handicap. Avevo sentito parlare di questo progetto, come sempre Roberto Saviano mi ha spiegato tantissimi aspetti che non conoscevo.

Ed ecco il finale, questa mi ha toccato nel vivo

Vado via perché questo paese ha perso una città come l'aquila
Resto quiperché voglio fare di nuovo una passeggiata al centro dell'Aquila 

lunedì, novembre 22, 2010

Ho guardato Striscia



L'altro giorno ero a casa di Mò e stavamo guardando Striscia. Ultimamente boicotto programmi come Striscia e le Iene perché mi fanno imbestialire quando sento certe storie all'italiana. Poi mi dà fastidio che oggi se vuoi sperare di essere ascoltato, non devi rivolgerti alla polizia, nemmeno al comune o altri uffici pubblici. Chiama Striscia e le Iene, fai prima con loro. Potresti provare anche con altri programmi, ma ci sono certi che più che dire non è giusto, non è giusto, non fanno. Che una cosa non sia giusta, lo so da solo, senza bisogno di qualcuno che me lo confermi.

Ma torniamo a noi - sono troppo prolisso -, tra i filmati di ogni tipo ed imitatori bravi misti ad improbabili comici che da anni fanno la stessa gag, ecco un servizio che mi ha colpito. Una signora a Padova ha la casa vicino ai binari, il paese è dall'altra parte. La cosa tragicomica è che pure il cancello della casa con la cassetta delle lettere è dall'altra parte. Ecco, il ponte pedonale gliel'hanno chiuso, quindi o si fa 2 3 chilometri, oppure attende che la nuova strada sia finita. O magari, le sia sistemato il ponte.

Poi ecco arrivare la Polfer. Oooh penso io, adesso si sbatteranno. Macché, fanno storie per la telecamera ed in piena risposta, mettono le catene al cancello dove sta la posta, così che alla signora non venga in mente di attraversare il cancello. Evito di dire cosa penso di tutto ciò, mi limito a fare una domanda retorica, dalla risposta scontata. In Italia si pensa più a pararsi il sedere o ad aiutare l'utenza? No dai, non perdete nemmeno il tempo a rispondermi.

Ecco, lo sapevo che non dovevo vedere Striscia, ora ho la vena della rabbia che pulsa. Se volete arrabbiarvi con me, ecco il video del servizio. In alto invece, uno stralcio di Banana Joe. Quante volte ci sentiamo in situazioni simili? :-D
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_11_more13.flv

sabato, novembre 20, 2010

Video della settimana - Cartoni animati



Sempre sospinto dalla malinconia dei cartoni dell'infanzia, oggi farò venire la malinconia anche a voi :-D

venerdì, novembre 19, 2010

Ah maledetti ricordi - I cartoni



Facebook oggi mi ha fatto salire la malinconia, per l'iniziativa che sta girando di far mettere ad ognuno di noi, al posto della foto, un'immagine dei cartoni preferiti. E così i miei amici improvvisamente sono diventati delle icone dei miei "eroi di cartoni". Io in questo momento, ad esempio sono Lupin III.

Già Lupin, forse i più piccoli non sanno che una volta non era su Italia 1, ma Italia 7 - o Odeon, non ricordo - e la sigla non era Lupin Lupin, l'incorreggibile, ma "Chi lo sa che faccia ha, chissà chi è, tutti sanno che si chiama Lupin". Una delle mie prime fisse, insieme ad Holly e Benji. Oggi si scherza sul campo che era lungo svariati chilometri e sembrava sorgere su una collina, ma al tempo guardavo le partite di Holly e  con la stessa foga con cui ho seguito l'Italia ai Mondiali 90. Rimanendo in tema sportivo, che dire della nuova giocatrice, Mila il suo nome è, e talento ne ha per tre. Quella palla che prendeva certe schiacciate da farla diventare ovale, chi cercava di prenderla rimaneva tramortito per un'ora buona.

Vogliamo parlare di Conan? Ma che barbaro, dico Conan il ragazzo del futuro, che facevano su Italia7. O ancora Capitan Harlock? Potrei andare avanti oltre per chissà quanto. Invece oggi girano certi mostri giapponesi che si danno colpi proibili, bambini che combattono i mostri o sonori combattimenti fatti a colpi di carte. Allora meglio vedermi il Texas Hold Em, almeno quelle carte sono più interessanti. Questa è la roba che si sbambano i bambini di oggi, sempre che non sbaglino canale e si ritrovano con telefilm adolescenziali, programmi d'intrattenimento per massaie o chissà che altro. Che tristezza.

giovedì, novembre 18, 2010

Imparare dal passato

Oggi vi racconto una storia, ben descritta su informareXresistere, la storia di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, condannati nel 1927 alla sedia elettrica per rapina ed omicidio, mai commessi. La condanna dei due fu viziata da un pesante pregiudizio degli statunitensi verso gli italiani. Negli anni 20 gli italiani emigranti erano visti come oggi magari noi vediamo i rumeni.

La cosa più schifosa di quella vicenda fu che il giudice stava candidandosi come governatore del Massachussetts, quindi voleva guadagnare voti cavalcando l'odio degli statunitensi contro gli italiani. Ovviamente negli USA hanno la condanna a morte facile e così Nicola e Bartolomeo pagarono con la vita il clima di razzismo che c'era intorno agli italiani.

Oggi siamo nel 2010, cosa possiamo imparare da quel fatto triste? Innanzitutto è l'ora di capire che la pena di morte è una soluzione: lo Stato non può permettersi di vendicare - perché questa è vendetta, non giustizia -un omicidio con un altro omicidio, lo Stato deve essere sopra le parti. Inoltre, i casi di errore sono parecchi, insomma ritengo da Paese incivile adottare tuttoggi la pena di morte. Anche quando sento di mostri che uccidono persone indifese, non chiedo mai la pena di morte, ma l'ergastolo, anche perché il carcere a vita è peggio di una condanna capitale. Chi commette reati brutti, deve avere il rimorso di tutta la vita, stando in una cella di pochi metriquadri. E se domani si scopre che è innocente, potrà almeno uscire, un condannato a morte purtroppo non può tornare in vita.

Ancora oltre, l'altro fatto che fa riflettere è la questione stranieri. Io sono sostenitore della legalità: chi ruba o uccide deve essere rimandato allo Stato d'origine. Tutte le persone pericolose dovrebbero essere messe al confine. Ma chi è in Italia per lavorare deve essere accolto. La si pianti di dire che rubano lavoro perché gli extracomunitari fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare.

L'altro giorno sentivo al TG di quei lavoratori a Brescia - ma anche in altre città -che sono saliti sulla gru per avere il permesso di soggiorno, tenendo conto che al tempo loro hanno pagato una sanatoria ed ora sono trattati come clandestini. Chissà cosa direbbero oggi Nicola e Bartolomeo, assistendo a questi avvenimenti.

martedì, novembre 16, 2010

Arenaways, la concorrenza arriva sui binari


Trenitalia finora ha trovato ben poca concorrenza, fatto salvo per poche linee regionali. Spesso le piccole aziende private lavorano insieme a Trenitalia: quest'ultima difatti le cede la gestione di alcuni suoi servizi regionali.

Arenaways invece è la prima società che farà concorrenza vera, sulle linee Milano Torino via Novara - Vercelli e Milano Torino via Alessandria - Pavia. Gagliarda l'idea di andare da Milano a Torino, utilizzando una linea alternativa, di sicuro permette di raccogliere un bacino clienti buono. Per i dettagli vi rimando comunque ad un articolo esplicativo su Trainsimhobby.

Quindi, dopo l'attesa un po' più lunga del previsto, alcune polemiche tra Arenaways e RFI, finalmente lunedì il servizio è partito. Io sono ben sperante per questa nuova compagnia perché la concorrenza può solo fare bene. Finché un'azienda gestisce da sola il servizio, non deve troppo badare ai prezzi, alle offerte e alla qualità del servizio. Insomma, come tra le compagnie aeree c'è la lotta alla tariffa più bassa e al servizio migliore, è giusto che anche per i treni ci sia questa cosa.

Peccato solo per il giallo delle fermate, questa storia che ora possono fare Milano Torino senza fermate intermedie, per una questione di contratto regionale, mi fa strano, io spero che presto si possa cominciare il servizio pieno dell'anello.

In bocca al lupo Arenaways.

Foto di Andrea De Berti (trea2008), Trainsimhobby.

lunedì, novembre 15, 2010

Vieni via con me, la puntata di oggi



La seconda puntata di oggi è bella come la precedente. Tra i temi toccati, mi ha molto colpito quello sulla Englaro e Welby. Ho potuto risentire la lettera di Piero Welby, molto toccante.

I loro casi sono stati strumentalizzati, trasformati in meri casi politici. Non voglio dire oltre, Saviano è stato bravissimo ad affrontare l'argomento, come sempre. Ho molto apprezzato anche il suo monologo sulla mafia, bravissimo.

Tipi da treno





Se per i primi 22 anni di vita, contavo sulle dita di una mano i viaggi in treno, dopo è totalmente cambiata la tendenza. E così ora faccio almeno un viaggio al mese di lunga durata - circa 5 6 ore - per motivi amorosi. Poi ogni tanto ci scappa anche il viaggio extra, tra il fatto che sono pure appassionato di treni e tra il fatto che ogni tanto faccio qualche raduno con le persone di Trainsimhobby. Viaggiando quindi con una certa frequennza, ho avuto modo di osservare le persone e fare dei profili tipici da treno.

C'è l'attacca bottone, un classico. Da una scemata tipo "Chissà se arriva in orario", "Che brutto tempo" o affini, attacca parlarti della sua vita, da quando stava nel grembo della madre fino a due minuti prima di salire sul treno. E non è un dialogo, perché in un dialogo si parla in due, mentre qua appena tenti un commento o una risposta, già lui sta sparando altre migliaia di parole. Ocio, a me piace quando la gente attacca bottone, purché ci sia il senso della misura.

C'è invece l'irritabile. Anche solo respirando, comincia a guardarti con quell'aria che quasi vorrebbe dire "Non puoi respirare più piano?" Figuriamoci se ti alzi, lì sei schedato. Non ti azzardare poi a parlare al telefono o tirar fuori qualcosa, arriva a sbuffare peggio di una locomotiva a vapore.

Quello che ti vuole offrire biscotti e affini. O che carino, sembra un tipo positivo, ma attenzione perché ci sono quelli che, se osi rifiutare, insistono e minacciano di offendersi a morte se non prendi almeno un biscotto, fa niente se sei a dieta o se sei allergico: zitto e mangia.

Cellulare. Ci sta che un telefono suoni, anche se sarebbe meglio se la suoneria fosse bassa. Ci sta parlare al telefono, ma magari con un tono adeguato. Ecco invece troverai quello con la suoneria più truzza del mondo che quando parla, pare abbia ingoiato un megafono per quanto parli forte. E tu, anche se non vuoi, scopri un quarto della sua vita e gli affari suoi e di tutta la sua famiglia, cugini compresi.

Cellulare 2. C'è chi invece non usa il cellulare per telefonare, ma si mette con gli amici ad organizzare il campionato nazionale di suoneria truzza, in cui tutti insieme fanno sentire l'ultimo tunz tunz scaricato ieri, il tutto accompagnato da risa e urla.

Ma cos'è sto rumore disumano? Stanno sventrando un bambino? No, è solo l'ennesimo "pargolo" che piange per chissà quale capriccio e i genitori o non reagiscono, o urlano più di lui senza nulla ottenere.

Già ma parlo degli altri, ed io come sono? Io sono quello che si siede, legge il suo giornale, gioca al Nintendo, ascolta musica e vede filmati - tutto con le cuffiette -. Se ho fame prendo gli spuntini, se ho sete bevo. Insomma, il mio zainetto e tipo quello dell'ispettore Gadget, non mi manca nulla :-D

sabato, novembre 13, 2010

Video della settimana - Elaborazione di Renault 4



Ecco come elaborare e trasformare una Renault 4, che lavoro da certosino :-D

venerdì, novembre 12, 2010

Una voce fuori dal coro



In questo periodo la Chiesa è al centro di molte polemiche, tra dichiarazioni da medioevo sulla famiglia e sui gay, accuse di  pedofilia e chi più ne ha più ne metta. Però oggi ho letto di un'iniziativa del cardinale di Milano Tettamanzi, che è una voce fuori dal coro.

Lui già tempo fa istituì una sorta di fondo in sostegno delle famiglie senza lavoro. Oggi ho letto sul corriere che il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha deciso di vendere dei libri antici e delle icone, per raccogliere soldi da mettere in questo fondo. Penso sia una pecora nera, uno dei pochissimi che ha capito il senso vero del ruolo che ricopre.

Magari anche il Papa potrebbe cominciare a vendere cimeli ed aprire i forzieri, per aiutare concretamente chi ha bisogno: al tempo Gesù, Pietro e Paolo non vivevano nell'oro. Intanto mi complimento con questo cardinale, che già stimavo per altre iniziative concrete.

Foto di town called malice, Flickr.

giovedì, novembre 11, 2010

Teorema della precisione

Dopo il successo del teorema dell'ascensore, oggi vi illustro il teorema della precisione. Se fai una cosa alla cavolo, senza impegno, svogliato, nessuno ti dirà niente, magari qualche piccola osservazione ma niente di più. Anzi beccherai persone che ti faranno i complimenti, dicendo che di meglio loro non avrebbero potuto fare. Insomma un successo con poco sbattimento.

Invece se fai le cose precise, con un impegno pazzesco, un piano studiato giorni e giorni, una precisione che manco gli svizzeri hanno e una pignoleria tale che persino un tedesco direbbe "Ma daiii", ecco che allora uno stuolo di persone inizierà a fare a gara a trovarti i difetti anche laddove non ci sono.

Ma quella cosa non potevi farla un minimo minimo così? Sì bello, però c'è un qualcosa che si potrebbe migliorare. Critiche vaghe senza andare sul concreto, oppure richieste bislacche impossibili.

mercoledì, novembre 10, 2010

Dallo shock dei numeri negativi alla riforma scolastica



Arrivi a scuola, come tutti i giorni, fai le elementari. Un giorno la maestra scrive alla lavagna

5 - 7 =

Bambini, quanto fa? Il bimbo che deve sempre essere in mostra, si alza e con orgoglio dice "Non si può maestra". Io penso che è esatto, così ci hanno detto un anno fa. E qui invece, colpo di scena, la maestra scrive -2. Come -2? Allora ci hai preso per il c--- per un anno???

Questo è il primo shock che prende un bambino, cui ne seguiranno altri, di cui l'ultimo lo prendi alle superiori, quando scopri che 10 : 0 non fa impossibile, scritto magari in rosso,  ma +infinito, con tanto di grafico.

Chi di voi non ha ricordi di esperienze del genere? Io capisco che sono cose complesse a volte, ma cavolo dimmi che è argomento del prossimo anno, dammi un accenno veloce, ma non mi confondere le idee. Da quel momento, ogni volta che un prof torna su una materia per rispiegartelo, tu sei lì che pensi "Che succede ora, un altro mito da sfatare?" Poi certe cose le rifai 3 volte (Elementari, medie e superiori). Tra l'altro perché ripetere certi concetti 3 volte? 2 penso siano più così sufficienti, altrimenti rischio che oggi una persona sa benissimo i 7 re di Roma, ma se gli chiedi chi è stato il primo presidente della repubblica italiana, magari fa scena muta.

E allora rivoluzione della scuola. Le elementari le lasci così, salvo che non mi prendi in giro dicendo in prima e seconda una cosa e poi cambiando spiegazione in quarta. Le medie le farei di 5 anni, fregando due anni delle superiori, per fare un programma di cultura generale a menadito. Le superiori - di lunghezza variabile - devono essere propedeutiche alla professione o all'università. Vuoi vedere che così ottieni

1 chi esce dalla scuola sa fare un mestiere
2 chi va all'università è più preparato
3 mi sa dire il primo presidente della Repubblica e non mi sbaglia il congiuntivo :-D

Allora mi fate ministro dell'istruzione? :-D

Foto di Iguana Jo, Flickr.

martedì, novembre 09, 2010

Ancora su Saviano in Vieni via con me




Ecco uno spezzone dedicato a Falcone.


Per il resto ecco una frase bellisisma


...resto perchè sono Italiano!!

... resto perchè voglio vedere lo Stato conquistare il Sud!!

... resto perchè voglio vedere il Tricolore conquistare il Nord!!

Le gomme invernali e Milano



Innanzitutto, per chi non fosse di Milano, premetto che da un giorno con l'altro è spuntata una legge che obbliga a montare gomme invernali per spostarsi sulle arterie extraurbane, tipo Cassanese, Padana superiore e tante altre. In alternativa alle gomme, si deve tenere in auto le catene da neve.

Questa decisione ha portato molte file di automobilisti dai gommisti, che penso abbiano fatto un salto di gioia alto come il palazzo Pirelli; ho visto nelle persone un volto pieno di dubbi degni dell'Amleto. Gomme invernali o catene, questo è il problema. Qualcuno ha anche borbottato, dicendo "Magari potevate dirlo con un pelo di anticipo". Domenica arriva la notizia che la provincia ora tentenna su questo provvedimento, facile pensarci dopo che quasi tutti si sono dotati di gomme. Tra l'altro 02blog solleva dubbi sulle sanzioni. Difatti lunedì ecco che arriva il dietrofront ufficiale. A Varese invece il provvedimento rimane, ma se c'è sole niente multe. Vedo già vigili discutere con gli automobilisti: "C'è il sole", "No, ci sono un po' di nubi".

Le gomme invernali - che molti chiamano erroneamente da neve - danno una miglior aderenza d'inverno, non sono utili solo quando nevica, ma anche in generale con temperature basse. Fatta questa premessa, debbo dire che come solito le cose sono state fatte un po' alla carlona. Perché non pensarci prima, magari a settembre, a fare un provvedimento del genere? Magari ci metti un incentivo, forse chiedo troppo, ma almeno un preavviso maggiore sarebbe stato gradito.

Foto di Lullaby71, Flickr.

lunedì, novembre 08, 2010

Guardate Saviano e Fazio, altro che GF




Stasera faccio imbestialire qualcuno, ma non mi tange. Accendete il cervello, spegnete il Grande Fratello e guardate Vieni via con me di Saviano e Fazio. Potrete per una sera vedere un programma intelligente, fatto da persone intelligenti. La tv per una sera avrà la serata di gloria trasmettendo immagini degne. Si riflette, si spiega, ma si ride anche, con Benigni.

Io lo sto guardando or ora, debbo dire mi ha molto impressionato il monologo di Saviano, che ha parlato anche di Falcone. Una persona molto di cultura, io non capisco a volte come mai sia così criticato.

Oggi c'è la prima puntata; se non lo censurano andrà in onda ancora per altre tre puntate. Io consiglio a tutti di guardarlo con gli occhi, le orecchie, ma anche col cervello, perché questo non è un salottino dove parlare di ovvietà, di boiate a caso. Quindi questa volta il cervello è richiesto, ricordatevi di accenderlo.

Wifi libero, alleluja



Voglio inni di gioia e squilli di tromba. Finalmente forse anche in Italia riusciremo ad avere una rete Wifi come si deve. Non pretendo di avere una roba in stile Stati Uniti, che pure mentre aspetti il bus o sei in un bagno pubblico puoi usare il WiFi. Ma almeno quando andrò in un hotel con Wifi gratuito, non dovrò più registrarmi.

Una volta sola ho provato ad usare il Wifi in albergo, disaster. Vado alla reception e già la sciura della reception va in panico, caccia fuori delle specie di card - con una croppa di polvere - da grattare, tipo le ricariche telefoniche. Peccato che c'era una vernice dura come pece, ne ha dovuto grattare 3 prima riuscire ad usarla.Altre volte per usare degli hotspot liberi, dovevi accettare un regolamento in cui giuravi di non fare attività illegali. Insomma, alla fine preso dallo sconforto, ho sempre usato il cellulare, anche perché a quel punto le aziende che si fidavano a mettere gli hotspot erano davvero poco.

Ora tutto ciò - spero - sta per finire, grazie alla liberalizzazione del Wifi. Basta registrazioni e basta responsabilità per chi condivide una rete wireless. Ora il prossimo passo dev'essere promuovere gli hotspot, così da creare una rete fissa. Vediamo se entro la fine del prossimo anno riuscirò ad andare in un parco e navigare in internet senza dovermi dotare di chiavetta o cellulare, con buona pace degli operatori mobili.

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