Non mi piace parlare di politica, ma essendo un argomento - come si dice in politichese - bipartisan, penso di potermi esprimere senza temere discussioni da barsport.
Penso che a nessuno piacciano quei politici che prima stanno con una fazione, poi improvvisamente cambiano idea e passano con un'altra fazione. Di questi episodi ne abbiamo visti tanti ultimamente. Spesso questi cambi di "sponda" non sono nemmeno menzionati, ma alcuni piuttosto palesi hanno sollevato polveroni non da poco. Pensate solo a Fini che a luglio cambiò idea e voltò le spalle a Berlusconi. Bhé potrebbe anche averlo fatto per motivi validi, anche se mi vien da dirgli questo: sapevi che alleandoti con lui, quali idee avesse lui.
Fatto il suo gruppo, tra un litigio, una vicenda privata di una casa esasperata fin troppo, fra un dire una cosa e farne un'altra, ecco che martedì si arriva alla fiducia. Cosa fanno 3 politici facenti parti del gruppo di Fini? Votano a favore della fiducia del governo. Ma allora, la coerenza è una parola sconosciuta: questi 3 prima lasciano Berlusconi e poi il giorno della fiducia vanno contro il gruppo di Fini per rischierarsi con Berlusconi?
Al di là degli schieramenti politici, non lo trovate fastidioso? Queste persone sono state votate da noi italiani e guardate come si comportano: non hanno ideali, sembrano bandiere che sventolano da un lato o dall'altro, a seconda del vento. Già la mia fiducia per la politica e i politici era sotto le scarpe, figuratevi ora. Alle prossime elezioni andrò a votare, solo per rispetto di chi ha dato la vita e ha combattutto per il suffragio nel nostro Paese.
Voi cosa consigliate? Per votare tiro una moneta o è meglio il dado? Considerato quanti partiti ci saranno, forse è meglio un dado a 20 facce, eccolo qui che ce l'ho in mano mentre scrivo questo post. Mmm, aspettate un attimo, ma questo dado somiglia, somiglia, ehm, eh sì somiglia proprio ai nostri politici, salvo che le loro 20 facce non hanno i numeri disegnati.
2 commenti:
La situazione nel nostro Paese è completamente fuori controllo. Che dire? Non so, davvero mi mancano le parole per commentare. Anch'io andrò a votare, quando sarà il momento, ma confesso che se dovessi farlo ora non saprei a chi dare la mia preferenza.
Interessante articolo.
Riflettiamo su dove siamo e come possiamo fare per cambiare.
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