venerdì, luglio 29, 2011

Il blog va in vacanza



Eh già oggi chiudo la saracinesca e mando il blog in vacanza. Sono un po invidioso per lui perché lui si fa un mese pieno - riapre a settembre - ed io invece lavoro ancora un po' di giorni. Perché lui fa più ferie di me, non è giusto, voglio fare anche io un bel mesetto di vacanze.

Già ma io vedo Mò domani - per una settimanina - e lui no :-P comunque ogni tanto potrei rialzare i battenti per un breve intervento. Ecco comunque qualche appunto che lascio i follower.

1 Soprattutto nel primo periodo, quando sono ancora in città farò dei blitz sui vostri blog per commenti vari. Quando parto, blogger esisterà mooolto poco. Perderò post, non mi vedrete, come se non esisto.

Poi a settembre, con la velocità con cui sparisco ricomparirò. Quando ormai penserete di esservi liberato di me, puff rieccomi riapparire.

Purtroppo quest'anno dovrò per la prima volta attivare la moderazione dei commenti perché ci sono dei cazz di spammer che buttano commenti su pillole o altre boiate. Finora Blogger li ha respinti senza problemi, ma vatti a fidare, quindi lucchetto tutto, poi quando avrò tempo approverò i commenti - o li respingo senza pietà XD -.

Detto questo buone vacanze a chi parte, buon lavoro o buona permanenza a chi resta. E fate i bravi.

giovedì, luglio 28, 2011

Incitare all'alcol


Spesso sento dichiarazioni di politici o perbenisti secondo cui i giovani provano alcol sempre prima. Nemmeno tra gli adulti siamo messi benissimo, i problemi ci sono anche lì e spesso più avamza l'età più il problema si ingrandisce, diventa sempre più insostenibile.

D'altra parte ultimamente, giusto per parlare di alcol, ultimamente ci sono molti cocktail considerati soft drink, che però non sono succhi d'arancia. Poi a volte vedo spot pubblicitari che sembrano degli incitamenti a bere, perché quel particolare alcolico è il migliore al mondo, se lo bevi sei il migliore, insomma come avviene in tanti ambiti il prodotto diventa uno status symbol.

I più giovani, che devono seguire le mode ed inseguire il tormentone del momento, sono le prime vittime di questi post. Com'è possibile che le campagne degli alcolici siano fatte come se ti vendessero l'elisir dell'eterna giovinezza? Io non dico che non debbano farsi pubblicità, ma forse ci vorrebbe maggior controllo su come sono fatte le reclame.

mercoledì, luglio 27, 2011

Lo scazzo


Sapete quelle volte che vi piglia lo scazzo? Non sempre ha una motivazione visibile:a volte è l'inconscio che ti fa scazzare, tu non capisci il motivo ma c'è. A volte è solo un fatto di stanchezza, capita.

Lo scazzo può capitare per varie motivazioni: a volte ci si mette il lavoro, a volte è colpa di alcune interazioni tra persone. A volte appunto viene e basta: si è stanchi e non ce la si fa. A volte invece può starci un bel cocktail che contiene tutto. Mischiamo un terzo di lavoro: il solito illuso che crede nei propri valori. Ci prova a dire "Tanto ste cose non cambiano mai", "fatti una ragione", ma certi modi di fare continueranno a dare fastidio. Va bene far buon viso a cattivo gioco, ma a furia di fare buoni visi, poi vengono le paresi.

Una spruzzatina di rapporti interpersonali ci sta bene. A volte ci si ritrova a discutere con persone che si considerano amiche per cazzate, per delle cose per le quali non varrebbe la pena salire sul ring coi guantoni. Però pare che dall'altra parte si tarda sempre ad abbassare la guardia, rispondere dispiace, specie dopo anni di conoscenza. Però nemmeno fare da sacco tirapugni va bene, quindi ad un certo punto il gancio sinistro parte - per modo di dire -, giusto per tenere le distanze.

Infine è luglio: a luglio la spia rossa è accesa, tra un po' pure quella si spegne perché si è a zero. La benzina sta per finire ed le attività cominciano ad essere ridotte al minimo indispensabile, come la modalità provvisoria di Windows, che avvia quei pochi programmi necessari. Poi però arrivano le vacanze e finalmente le pile si ricaricano.

In questo periodo non so cos'è che mi scazzi, forse è proprio un cocktail di tutto. Sono pure costretto a scrivere con scazzo questo post sullo scazzo, altro non mi viene in mente, ho la testa vuota. L'importante è arrivare integri alla sera: corsetta rigenerante e pizzamento davanti al computer, come fossi un gatto.

Si ringrazia il modello Birillo per aver posato per questo blog :-D

martedì, luglio 26, 2011

Luglio strano


Che questo luglio non fosse del tutto normale l'ho capito quando mi sono reso conto che solo una manciata giorni ho sofferto il gran caldo: il ventilatore sta prendendo polvere quest'anno.

Meglio per me, così rosico meno per coloro che fanno le vacanze a luglio, magari quest'anno trovo io il calduccio - ma niente umidità per favore - quando vado in ferie. Però, ad un certo punto va bene sperare in giornate fresche, ma 16 gradi al mattimo mi paiono un po' pochini. Solito meteo, chiedi un aiutino e lui esagera.

Ma io, che non capisco il concetto di coprirmi a luglio, ho perseguitato ad uscire la mattina in pieno stile estivo, bello smanicato. A casa, finestre aperte. E il corpo a quel punto si è bello incazzato. Da venerdì notte ho la testa che sembra scoppiare da un momento all'altro, ogni tanto qualche linea di febbre.

E vabbé, non mi sono ammalato questo inverno - a parte un maledetto mal di pancia nei giorni del mio compleanno -, quindi devo pagare dazio adesso :-D Prometto che non sfotterò più quelli che si ammalano d'estate :-P

Comunque stamattina c'è ancora un meteo degno della primavera avanzata, quasi mi scordo che siamo in estate.


lunedì, luglio 25, 2011

Ancora su Spider Truman, mia teoria alternativa

Venerdì spero di avervi strappato un sorriso con la mia parodia di Spider Abarth - che tornerà, non temete -. Oggi invece mi faccio serio e faccio un attimo il punto della situazione.

Di solito quando qualcuno scrive cose scomode non viene filato dai telegiornali e dai quotidiani. Non vedremo mai un servizio su Paòloblog o un articolo su Eliotropo. Nemmeno un trafiletto su A prova di crash. E uno speciale sull'Islanda, che prende spunto da Essere niente, o ancora, un'intervista a Cavaliere del web? Questo giusto per citare qualcuno dei blog.

Invece di lui ne parlano. Voi direte - eh ma lui ha molti visitatori -. Vero, ma ci sono tanti altri blog con tantissime visite, dei blog che sono punti fermi del web ma che in tv sono sconosciuti. Come mai Spider Truman sì e altri blog scomodi no?

Dopo che questo blog di Spider Truman è diventato famoso, ho notato - non solo io, anche altri blog -, che giornali filopolitici attaccavano la casta. Tutti i direttori di giornali puntano il dito contro i propri "beniamini" politici: ragazzi che succede? Aprono tutti gli occhi? Mmm, qua in realtà gatta ci cova.

Infine quella proposta di abbassare i costi della politica: meno parlamentari, basta col bicameralismo perfetto ed altre norme costituzionali. Che velocità, in un giorno i politici decidono di accontentare Spider Truman e decidono di tagliare le spese pubbliche. Non ci sono riusciti altri prima di lui, arriva questo blogger e ci riesce, in un sol giorno va che riforma costituzionale hanno realizzato i politici. E' troppo dettaglialta, come se, ecco, come se fosse già pronta.

Allora, non è che Spider Truman al posto di danneggiare, volontariamente o - spero - involontariamente ha fornito un assist d'oro per cacciar fuori una riforma costituzionale già pronta nel cassetto? Poi, io alle coincidenze non ho mai creduto: arriva un personaggio misterioso che lancia attacchi su cose che già sappiamo o immaginiamo: guarda caso il giorno dopo arriva sta riforma. Ripeto, qua gatta ci cova.

sabato, luglio 23, 2011

Video della settimana - La febbra



Ringraziando il Cesco per la segnalazione, guardate il trailer di questo simpatico film :-D
E non contenti hanno fatto anche il seguito ahahah

venerdì, luglio 22, 2011

Spider Abarth vi svela tutti i segreti

Basta, dimenticatevi del mio nome, da oggi agisco in icognito. Da oggi mi chiamo Spider Abarth - 2.0 Turbo benzina per gli amici -. Vi svelo subito segreti di ogni tipo, di ogni casta, di ogni persona, animale od oggetto che si approfitta di noi.

Già perché là fuori c'è un mondo, un mondo di merce da mostrare, tanti loschi individui al bancone del bar pieni di whisky e champagne, per brindare ad un incontro. Insomma ne ho così tante da dire che ho perso le parole. Cavolo, eppure ce le avevo qua un attimo fa.

Comincio subito col primo scandalo. Sapete il semaforo? Diventa rosso proprio quando avete fretta, quando dite "Cacchio, se perdo un solo minuto sono fottuto." Ebbene, ho scoperto che non è un caso,  lo fa apposta. Non mi credete?

Foto di Blude, Flickr.

Questo è uno dei tanti semafori che ci prende gusto a diventare rosso quando si ha fretta. Ebbene, pare lui stesso abbia ammesso che lo fa di proposito, difatti nella foto lo si vede chiaramente sghignazzare, ridere del povero marito che quella sera aveva la cena dei 10 anni con la moglie, ma ha avuto ritardo per colpa del lavoro. Lui è solo una delle tante vittime della lobby dei semafori.

Invece c'era un semaforo che si era opposto al sistema, aveva detto "Se vedo uno che ha fretta, cerco di favorirlo, di aiutarlo". Un semaforo che si voleva opporre alle regole della casta. Voi non mi crederete, ma guarda caso quel semaforo è stato spento. Incredibile, la casta dei semafori ha colpito ancora, chi si oppone viene spento e sostituito con rotonde, così da ingrassare le lobby delle rotonde: ma questa è un'altra storia.

Ebbene, io sputtano tutto in pubblico, lo so che da oggi i semafori li beccherò rossi, che sarò costretto ad optare per strade dove loro non ci sono. Peccato che Milano è una delle basi strategiche di questa casta. Ma la gente deve sapere.

Arrivederci a presto, con un'altra casta da sputtanare, un altro caso da mettere a nudo.


giovedì, luglio 21, 2011

Papa sì,Tedesco no


E così alla fine si è conclusa 1-1, anche se nell'ambiente pesa molto più l'arresto di Papa rispetto alla grazia fatta a Tedesco. La Lega quindi è stata di parola, nonostante qualcuno temesse che la bocciatura della norma sui rifiuti fosse uno scambio per mediare con Bossi, in un disperato tentativo di non far votare la lega per l'arresto di Papa.

Quello che a me fa specie è perché un parlamentare debba essere protetto dal parlamento: se è accusato di qualcosa e deve essere processato, si proceda come fosse un qualunque cittadino. Se è innocente, sarà assolto, se è colpevole sarà condannato. E tra l'altro, se si teme l'inquinamento di prove o si teme che il suo ruolo sia incompatibile con l'accusa fattagli, gli sia tolto il posto da parlamentare.

Quando si comincerà a pensare che i politici in Italia sono prima cittadini e poi figure pubbliche? Invece purtroppo nel Bel Paese - magari anche all'estero, non lo so -, pare che queste persone prima siano politici, poi se non ci sono legittimi impedimenti o voti di copertura, allora forse si diventa anche cittadini, altrimenti nisba.

Intanto il grande polverone su questa vicenda ha fatto passare in secondo piano la bocciatura della norma sui rifiuti di Napoli: una bocciatura molto pericolosa per Napoli e i napoletani.

mercoledì, luglio 20, 2011

Gli scioperi dei treni


Ah che odio gli scioperi dei treni, specie se per quel giorno hai organizzato un viaggio da tempo. Ma io non me la prendo con i dipendenti che scioperano, perché qua il problema è un altro.

Mediamente giornali e telegiornali avvisano degli scioperi pochi giorni prima. Ma soprattutto il sito di Trenitalia informa sullo sciopero e sui treni garantiti solo 3 4 giorni prima dell'avvenimento. Però questi scioperi sono stabiliti almeno un mesetto prima - max 2 3 settimane prima - e sono visibili sul sito del ministero dei trasporti.

Ad esempio nel momento in cui scrivo, c'è uno sciopero dalle 21 del 21 luglio alle 21 del 22 luglio. Se cercate questo sciopero sul sito di Trenitalia, non lo trovate. Come mai? Il motivo dovrebbe essere legato a come sono organizzati i turni dei macchinisti: un macchinista - e relativo personale di bordo - sa quale treno condurrà solo qualche giorno prima, quindi solo dopo aver stabilito i turni si può capire quali treni si riescono a garantire e quali no.

La conseguenza è che finché Trenitalia non pubblica i treni garantiti, non ci si può organizzare per cambiare viaggio e per avere rimborso dei biglietti - specie se ha fatto dei biglietti con tariffe scontate -. A parer mio, il sistema va cambiato perché attualmente le persone sarebbero costrette o a rischiare - per scoprire magari all'ultimo che il treno non c'è - oppure cambiare data, scoprendo poi che il proprio treno in realtà c'era.

Ultima cosa: esistono anche scioperi dei compartimenti regionali: quegli scioperi non sono segnati sul ministero dei trasporti e si scoprono scorrendo le news di Trenitalia - sempre pochi giorni prima -. Le news sono dei trafiletti spesso, ma se non si controlla, si rischia di restare a piedi. Il sistema va cambiato, il disagio maggiore non lo dà il dipendente che sciopera ma la società che informa male su questi scioperi.

martedì, luglio 19, 2011

SpiderTruman: analizziamo la questione

Sta facendo successo sulla rete, c'è da ammetterselo. Un personaggio che si firma come SpiderTruman sta diffondendo i vantaggi dei politici. Lui è un ex dipendente che ha lavorato a Montecitorio per 15 anni, prima di essere licenziato. E da allora ha iniziato a diffondere su Facebook e sul blog la sua indignazione. La gente si schiera con lui, più di 250 mila fan, più di 5000 che seguono il suo blog. Ma è tutto oro che luccica? E' un cavaliere senza macchia che ci vuole aprire gli occhi o è qualcuno che sfrutta l'indignazione da finanziaria per scopi suoi - viral marketing, pubblicità con adsense, qualcos'altro -. Vediamo le opinioni delle due fazioni.

I pro SpiderTruman. Per loro lui sta facendo vedere tutte le porcherie della casta, tutte le agevolazioni possibili. Ci spiega argomenti che magari potevamo immaginare, ma non fino a che punto. Ce n'è per tutti i gusti, dalle tariffe dei cellulari agevolate, ai poliziotti che accompagnano a fare la spesa le mogli di alcuni parlamentari. Qualcuno lo definisce nel suo piccolo l'Assange italiano.

I contro SpiderTruman. Come mai ha attivato Adsense sul suo blog? Per denunciare non servono i soldi della pubblicità. Dice cose che già si sanno e ha aspettato il varo della finanziaria per cavalcare l'onda di indignazione.

Ed io con chi mi schiero? Le mie esperienze lette in giro mi portano a stare neutrale per ora. Da un lato temo che i contro SpiderTruman stiano muovendo - volontariamete o involontariamente - la macchina del fango di cui ha spesso parlato Saviano. Ricordate come agisce: tende a dire "Sei sporco anche tu, non sei cristallino, non agisci nel bene".

Di contro, debbo ammettere che sul web si beccano tanti pronti a cavalcare l'onda per avere tanti contatti, da sfruttare per il viral market. Sono nati altri pseudo blog che promettevano di denunciare vari argomenti, ma poi si sono rivelati poveri di contenuti - e con alle spalle qualche azienda.

A chi credere? Io per ora non mi schiero con nessuno, rimango neutrale: osserverò con occhio clinico i messaggi e cercherò di capire se le intenzioni sono pure o se c'è sotto qualcosa. Certo, al di là delle intenzioni di questa persona, agevolazioni e stipendi alti non mancano a questi parlamentari: la finanziaria non ha scalfitto nulla di queste, a parte il contentino sullo stipendio dei ministri.

lunedì, luglio 18, 2011

Islanda, quando il popolo sconfigge l'economia globale

Oggi vi posto un articolo tratto dal blog Eliotropo. Come mai dell'Islanda non ne parla nessuno? Nessun telegiornale, nemmeno un trafiletto sui giornali, nulla. 

L'hanno definita una 'rivoluzione silenziosa' quella che ha portato l'Islanda alla riappropriazione dei propri diritti. Sconfitti gli interessi economici di Inghilterra ed Olanda e le pressioni dell'intero sistema finanziario internazionale, gli islandesi hanno nazionalizzato le banche e avviato un processo di democrazia diretta e partecipata che ha portato a stilare una nuova Costituzione.

fonte: Il Cambiamento

di Andrea Degl'Innocenti 

Oggi vogliamo raccontarvi una storia, il perché lo si capirà dopo. Di quelle storie che nessuno racconta a gran voce, che vengono piuttosto sussurrate di bocca in orecchio, al massimo narrate davanti ad una tavola imbandita o inviate per e-mail ai propri amici. È la storia di una delle nazioni più ricche al mondo, che ha affrontato la crisi peggiore mai piombata addosso ad un paese industrializzato e ne è uscita nel migliore dei modi.

L'Islanda. Già, proprio quel paese che in pochi sanno dove stia esattamente, noto alla cronaca per vulcani dai nomi impronunciabili che con i loro sbuffi bianchi sono in grado di congelare il traffico aereo di un intero emisfero, ha dato il via ad un'eruzione ben più significativa, seppur molto meno conosciuta. Un'esplosione democratica che terrorizza i poteri economici e le banche di tutto il mondo, che porta con se messaggi rivoluzionari: di democrazia diretta, autodeterminazione finanziaria, annullamento del sistema del debito.

Ma procediamo con ordine. L'Islanda è un'isola di sole di 320mila anime – il paese europeo meno popolato se si escludono i micro-stati – privo di esercito. Una città come Bari spalmata su un territorio vasto 100mila chilometri quadrati, un terzo dell'intera Italia, situato un poco a sud dell'immensa Groenlandia.
15 anni di crescita economica avevano fatto dell'Islanda uno dei paesi più ricchi del mondo. Ma su quali basi poggiava questa ricchezza? Il modello di 'neoliberismo puro' applicato nel paese che ne aveva consentito il rapido sviluppo avrebbe ben presto presentato il conto. Nel 2003 tutte le banche del paese erano state privatizzate completamente. Da allora esse avevano fatto di tutto per attirare gli investimenti stranieri, adottando la tecnica dei conti online, che riducevano al minimo i costi di gestione e permettevano di applicare tassi di interesse piuttosto alti. IceSave, si chiamava il conto, una sorta del nostrano Conto Arancio. Moltissimi stranieri, soprattutto inglesi e olandesi vi avevano depositato i propri risparmi.

Landsbanki

La Landsbanki fu la prima banca a crollare e ad essere nazionalizzata in seguito al tracollo del conto IceSave
Così, se da un lato crescevano gli investimenti, dall'altro aumentava il debito estero delle stesse banche. Nel 2003 era pari al 200 per cento del prodotto interno lordo islandese, quattro anni dopo, nel 2007, era arrivato al 900 per cento. A dare il colpo definitivo ci pensò la crisi dei mercati finanziari del 2008. Le tre principali banche del paese, la Landsbanki, la Kaupthing e la Glitnir, caddero in fallimento e vennero nazionalizzate; il crollo della corona sull'euro – che perse in breve l'85 per cento – non fece altro che decuplicare l'entità del loro debito insoluto. Alla fine dell'anno il paese venne dichiarato in bancarotta.
Il Primo Ministro conservatore Geir Haarde, alla guida della coalizione Social-Democratica che governava il paese, chiese l’aiuto del Fondo Monetario Internazionale, che accordò all'Islanda un prestito di 2 miliardi e 100 milioni di dollari, cui si aggiunsero altri 2 miliardi e mezzo da parte di alcuni Paesi nordici. Intanto, le proteste ed il malcontento della popolazione aumentavano.
A gennaio, un presidio prolungato davanti al parlamento portò alle dimissioni del governo. Nel frattempo i potentati finanziari internazionali spingevano perché fossero adottate misure drastiche. Il Fondo Monetario Internazionale e l'Unione Europea proponevano allo stato islandese di di farsi carico del debito insoluto delle banche, socializzandolo. Vale a dire spalmandolo sulla popolazione. Era l'unico modo, a detta loro, per riuscire a rimborsare il debito ai creditori, in particolar modo a Olanda ed Inghilterra, che già si erano fatti carico di rimborsare i propri cittadini.
Il nuovo governo, eletto con elezioni anticipate ad aprile 2009, era una coalizione di sinistra che, pur condannando il modello neoliberista fin lì prevalente, cedette da subito alle richieste della comunità economica internazionale: con una apposita manovra di salvataggio venne proposta la restituzione dei debiti attraverso il pagamento di 3 miliardi e mezzo di euro complessivi, suddivisi fra tutte le famiglie islandesi lungo un periodo di 15 anni e con un interesse del 5,5 per cento.
Proteste
I cittadini islandesi non erano disposti ad accettare le misure imposte per il pagamento del debito.
Si trattava di circa 100 euro al mese a persona, che ogni cittadino della nazione avrebbe dovuto pagare per 15 anni; un totale di 18mila euro a testa per risarcire un debito contratto da un privato nei confronti di altri privati. Einars Már Gudmundsson, un romanziere islandese, ha recentemente affermato che quando avvenne il crack, “gli utili [delle banche, ndr] sono stati privatizzati ma le perdite sono state nazionalizzate”. Per i cittadini d'Islanda era decisamente troppo.
Fu qui che qualcosa si ruppe. E qualcos'altro invece si riaggiustò. Si ruppe l'idea che il debito fosse un'entità sovrana, in nome della quale era sacrificabile un'intera nazione. Che i cittadini dovessero pagare per gli errori commessi da un manipoli di banchieri e finanzieri. Si riaggiustò d'un tratto il rapporto con le istituzioni, che di fronte alla protesta generalizzata decisero finalmente di stare dalla parte di coloro che erano tenuti a rappresentare.
Accadde che il capo dello Stato, Ólafur Ragnar Grímsson, si rifiutò di ratificare la legge che faceva ricadere tutto il peso della crisi sulle spalle dei cittadini e indisse, su richiesta di questi ultimi, un referendum, di modo che questi si potessero esprimere.
La comunità internazionale aumentò allora la propria pressione sullo stato islandese. Olanda ed Inghilterra minacciarono pesanti ritorsioni, arrivando a paventare l'isolamento dell'Islanda. I grandi banchieri di queste due nazioni usarono il loro potere ricattare il popolo che si apprestava a votare. Nel caso in cui il referendum fosse passato, si diceva, verrà impedito ogni aiuto da parte del Fmi, bloccato il prestito precedentemente concesso. Il governo inglese arrivò a dichiarare che avrebbe adottato contro l'Islanda le classiche misure antiterrorismo: il congelamento dei risparmi e dei conti in banca degli islandesi. “Ci è stato detto che se rifiutiamo le condizioni, saremo la Cuba del nord – ha continuato Grímsson nell'intervista - ma se accettiamo, saremo l’Haiti del nord”. 

Costituzione Islanda
I Cittadini islandesi hanno votato per eleggere i membri del Consiglio costituente
A marzo 2010, il referendum venne stravinto, con il 93 per cento delle preferenze, da chi sosteneva che il debito non dovesse essere pagato dai cittadini. Le ritorsioni non si fecero attendere: il Fmi congelò immediatamente il prestito concesso. Ma la rivoluzione non si fermò. Nel frattempo, infatti, il governo – incalzato dalla folla inferocita – si era mosso per indagare le responsabilità civili e penali del crollo finanziario. L'Interpool emise un ordine internazionale di arresto contro l’ex-Presidente della Kaupthing, Sigurdur Einarsson. Gli altri banchieri implicati nella vicenda abbandonarono in fretta l'Islanda.
In questo clima concitato si decise di creare ex novo una costituzione islandese, che sottraesse il paese allo strapotere dei banchieri internazionali e del denaro virtuale. Quella vecchia risaliva a quando il paese aveva ottenuto l'indipendenza dalla Danimarca, ed era praticamente identica a quella danese eccezion fatta per degli aggiustamenti marginali (come inserire la parola 'presidente' al posto di 're').
Per la nuova carta si scelse un metodo innovativo. Venne eletta un'assemblea costituente composta da 25 cittadini. Questi furono scelti, tramite regolari elezioni, da una base di 522 che avevano presentato la candidatura. Per candidarsi era necessario essere maggiorenni, avere l'appoggio di almeno 30 persone ed essere liberi dalla tessera di un qualsiasi partito.
Ma la vera novità è stato il modo in cui è stata redatta la magna charta. "Io credo - ha detto Thorvaldur Gylfason, un membro del Consiglio costituente - che questa sia la prima volta in cui una costituzione viene abbozzata principalmente in Internet".
Quarto Stato
L'Islanda ha riaffermato il principio per cui la volontà del popolo sovrano deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesa internazionale
Chiunque poteva seguire i progressi della costituzione davanti ai propri occhi. Le riunioni del Consiglio erano trasmesse in streaming online e chiunque poteva commentare le bozze e lanciare da casa le proprie proposte. Veniva così ribaltato il concetto per cui le basi di una nazione vanno poste in stanze buie e segrete, per mano di pochi saggi. La costituzione scaturita da questo processo partecipato di democrazia diretta verrà sottoposta al vaglio del parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni.
Ed eccoci così arrivati ad oggi. Con l'Islanda che si sta riprendendo dalla terribile crisi economica e lo sta facendo in modo del tutto opposto a quello che viene generalmente propagandato come inevitabile. Niente salvataggi da parte di Bce o Fmi, niente cessione della propria sovranità a nazioni straniere, ma piuttosto un percorso di riappropriazione dei diritti e della partecipazione.
Lo sappiano i cittadini greci, cui è stato detto che la svendita del settore pubblico era l'unica soluzione. E lo tengano a mente anche quelli portoghesi, spagnoli ed italiani. In Islanda è stato riaffermato un principio fondamentale: è la volontà del popolo sovrano a determinare le sorti di una nazione, e questa deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesa internazionale. Per questo nessuno racconta a gran voce la storia islandese. Cosa accadrebbe se lo scoprissero tutti?

sabato, luglio 16, 2011

Video della settimana - Fiat 127 supercar



Simpatico video dedicato alla Fiat 127, guardate che forza.

venerdì, luglio 15, 2011

Esami di maturità, l'orale

Ed eccoci al gran giorno, si avvicina quello che pensavo fosse il momento più tosto: l'agognato orale. Prima di arrivare a quel giorno, temevo il peggio anche perché io al tempo ero un gran timidone - non si direbbe ma è così - e quindi mi spaventava soprattutto parlare davanti a tutte quelle persone che mi puntavano gli occhi addosso e mi facevano domande.

Ma studiando e seguendo gli orali degli altri, tutta questa preoccupazione è sparita. Dopo il sorteggio, è scaturito che avrei dovuto "esibirmi" il secondo giorno, il quarto del gruppo. Il giorno prima seguii gli orali degli altri, ero tranquillo, dopo un po', stufo di sentire robe di scuole, mi ero messo pure a bighellonare avanti e indietro per la scuola. La sera sui libri con adrenalina pura? Macché, a bere la birretta con gli amici, sentivo che sarebbe stato di buon auspicio. Il giorno dopo mi presentai, attendendo che via via  gli altri facessero e toccasse a me.

Nemmeno la mia ex riuscì ad innervosirmi: lei voleva venire a vedermi, io non avevo problemi. Solo che poi io dovetti seguire l'esame di un compagno di scuola e arrivari con qualche minuto di ritardo alla porta della scuola, tra l'altro le dissi che anche il mio esame sarebbe iniziato tardi. Lei in tutta risposta mi fece una menata che avrei dovuto avvisarla, come se io posso prevedere che i prof hanno fatto più domande del previsto al mio compagno. Oltretutto nell'aula era tassativamente vietato l'uso dei cellulari.

Non so com'è, di solito vado in agitazione, ma quel giorno ero freddo come Schumacher e dopo questo rendez vous - e dopo che la sua decisione di non seguire più il mio orale -, io sono entrato ancor più determinato ed ho affrontato i prof. Domande su domande, non riuscirono mai a cogliermi in fallo. Uscii, salutai tutti i compagni e poi di corsa a mangiare, mi era venuta una fame bestia.

Dopo qualche giorno, finalmente i risultati. Mi aspettavo un voto intorno al 75, 80 già sarebbe stato buono. Il risultato mi lasciò sbigottito: 85, avevo preso il massimo all'orale. Oggi ancora parlo di quel voto come se fosse un 100, per il voto in sé - un paio di persone hanno rosicato non poco - e per come ho costruito il mio percorso che ha portato a questo risultato.

giovedì, luglio 14, 2011

Legge sul testamento biologico

Il primo passo per la nuova legge sul testamento biologico si è fatto oggi, quando la camera ha approvato il disegno. Tra i vari punti, spunta il no allo stop dell'alimentazione finché l'individuo è vivo. Quindi oggi con una legge del genere, Eluana non avrebbe ottenuto il diritto a morire.

Non mi convince molto questo aspetto, vivere attaccati alle macchine non è vivere, mi sono più volte espresso su questo punto. Ben venga, se esiste ancora una possibilità, il non arrendersi. Ma in casi come quelli della Englaro, in cui una persona sopravvive grazie ad una macchina, perché fare accanimento terapeutico? E' semplicemente crudele per la persona e per i parenti.

Tra l'altro, secondo gli anestesisti, il testo non è applicabile a livello pratico. Insomma, mi puzza di legge fatta senza le giuste competenze e senza la sensibilità verso chi vive questo dramma di essere attaccato ad una macchina - o di chi assiste persone in questo stato -.

mercoledì, luglio 13, 2011

Essere niente chiude

Ho appreso con dispiacere che I Am vuol chiudere i battenti di Essere niente. E' un blog molto interessante che mi ha informato su molte cose che nessun media italiano ha mai parlato. Avrei voluto commentare questo post, ma non riuscendo, rispondo tramite il Paòloblog.

Eh ma chiudere è un po' come arrendersi I Am, secondo me devi andare avanti nelle battaglie. Ogni persona che legge può conoscere una cosa nuova. Conoscere è già una prima vittoria.

Se non avessi letto il tuo blog non avrei saputo dell'Islanda. Invece leggendolo ho potuto informare i miei amici, ho visto un post su questa cosa, insomma qualche persona l'hai informata.

Il compito del blogger è informare, non può entrare nelle menti e dirgli "Tu hai un'idea errata". Può solo dire "Valuta questo punto di vista". Quando il mio blog aveva pochissime visite, io pensavo "Finché almeno una persona legge e riesco ad informare anche una persona, io vado avanti."

Valuta bene quindi questa decisione, ogni blog è una piccola fiamma che illumina intorno. Se sempre più fiamme sono accese, nemmeno una grossa stanza sarà buia pesta.

Arriva il gran caldo


Ebbene sì il gran caldo è arrivato, mentre vi scrivo sto facendo una bella cottura a vapore a casina. Anzi che sono attaccato alla finestra e così cerco in qualche modo di resistere. Ma sapete qual è la cosa bella dell'estate? Sono le notizie che danno certi TG.

Caldo caldissimo afoso. Eh ma dai? In fin dei conti siamo solo a luglio, ma loro l'annunciano come se fosse un evento impossibile. Tra l'altro poi partono i super consigli ovvi, ogni anno ne cacciano fuori di nuovi.

Bambini ed anziani non escano nelle ore più calde. Ma dai, le insolazioni fanno sempre bene, tengono svegli gli anziani e schiariscono i capelli ai più piccoli.

Non mangiate cibi pesanti. O cavolo e io che pensavo che per combattere il caldo ci volesse una bella lasagna grassa, il grasso non è un toccasana per il caldo?

Non bevete alcolici. Nemmeno se li prendo dal frigorifero? Almeno una vodka.

Non comprate frutta troppo matura. E se io volessi farmi una marmellata? Basta mettere un po' di pesche al sole, va che bella confettura vien fuori.

Detto questo ora inizio un training di autoconvincimento che non fa caldo. Sono al polo, sono al polo, ehi comincia a funzionare. Ah no è il frigo che ho aperto.

Buon caldo a tutti :-D

Foto di ibarakaldoFlickr.

martedì, luglio 12, 2011

Un bicchiere d'acqua della caraffa


 
Oggi brindiamo ad acqua, ma non quella che compri a pagamento dal supermercato, oggi vi offro un bel bicchierozzo di acqua della caraffa filtrante. Io bevo da più di un mese acqua filtrata e devo dire che la scelta si sta rivelando molto conveniente e non solo. L'acqua del rubinetto così com'è non mi piace molto. Vi garantisco che la differenza si sente eccome filtrandola nella caraffa, ad esempio quando lavo i denti con l'acqua del rubinetto mi accorgo subito che ha un sapore diverso.

Leggo che c'è stata un'accusa contro le caraffe, ree di impoverire l'acqua di calcio e magnesio. Peccato solo che l'accusa arrivi da Mineracqua, federazione composta dai venditori di acque minerali: a me paiono accuse un po' di parte, è come se i petrolieri denunciassero il metano o il solare perché è dannoso. Una delle società venditrici di caraffe dichiarano che l'acqua filtrata non dà problema: oltretutto è autorizzata da Austria e Germania, Paesi dove le caraffe sono già ben diffuse.

Io continuo a bere acqua filtrata, anche perché così non mi devo trasportare casse di acqua dal supermercato a casa, non contribuisco ad aumentare rifiuti di plastica; se poi vogliamo aggiungere le acque minerali arrivano col camion facendo chissà quanti km, mentre l'acqua mia non è trasportata su camion inquinanti.

Provatela anche voi, vedrete che vi troverete bene. Unico suggerimento che vi do è di non fidarvi delle istruzioni quando dicono che per usarla basta fare 3 riempimenti a vuoto quando si installa un filtro nuovo: io faccio 10 cicli prima di iniziare a bere l'acqua, altrimenti l'acqua all'inizio sa un po' di carbone.

Foto di Irontuna, Flickr.

lunedì, luglio 11, 2011

Denunciare il figlio per salvarlo dalla droga

Una madre, disperata nel constatare che suo figlio consuma droga e la detiene in casa, arriva ad un gesto forte pur di salvarlo. Di fronte alla merce trovata nella camera del figlio, decide di denunciarlo ai carabinieri. Lui viene arrestato e condannato a 10 mesi.

Ora non teme il confronto con lui, anzi spera di vederlo presto. Una madre dallo spirito forte, quante avrebbero avuto il coraggio di un gesto del genere. Questa notizia l'ho sentita stamattina in radio: ebbene quando una persona entra nel tunnel della droga, non entra solo lei, ma anche i parenti e gli amici - quelli veri -, che soffrono nel vedere questa persona che si inginocchia per la droga, che cambia nel fisico e soprattutto nella mente.

Mi ha sorpreso constatare come in radio, dove questa notizia è stata commentata, ci fosse chi criticava il gesto della madre. Secondo me non si amano i propri figli, assecondando i loro errori e proteggendoli sempre. E' giusto aiutare una persona cara in tutti i modi: se con le buone non funziona, bisogna valutare anche questi metodi, anche se è chiaro che queste cose non si fanno a cuor leggero.

sabato, luglio 09, 2011

Epic fails



Io adoro gli epic fail, specie i pirla che amano farsi del male da soli :-D

venerdì, luglio 08, 2011

Maxischermo hot


Immaginate un maxischermo nella piazza principale di un paese turistico sul Garda: trasmette video con informazioni turistiche. Tutto ad un tratto, in questo megaschermo appaiono video hard presi da un sito internet. La piazza si riempie, manco fosse arrivato una grossa star o ci fosse qualcuno che lancia soldi dall'elicottero.

Già immaginano le donne che leggono "Ah, soliti uomini, subito corrono a vedere": ma c'erano anche donne, magari guardavano con fini diversi, difatti si facevano 4 risate: di certo non è una scena usuale. Di certo, se vuoi attrarre turismo, tra le notizie dei prossimi eventi ed i suggerimenti per le scampagnate, infila qualche intermezzo ehm spinto, vedi che poi tutti ti daranno attenzione.

Il paese in questione è Lazise, in provincia di Verona. Certo che questo scherzetto magari si può rivelare un bello spot per il paese. E se il buongiorno si vede dal mattino e siamo all'inizio dell'estate, chissà se da qua ad agosto questi buontemponi faranno qualche altra simpatica burla :-D

giovedì, luglio 07, 2011

Esame di maturità: come l'ho preparato

La cosa che mi scocciava era stare tutto il giorno a studiare. Con quel caldo, guardare quel bel sole e stare in casa è impossibile, io poi sono uno cui piaceva - e piace tuttora - prendere la bici e fare interminabili giri avanti indietro. Poi avevo da fare le guide per la patente, a luglio avevo l'esame pratico, insomma qualcosa me lo dovevo inventare.

Allora decisi questa tattica: sveglia alle 8 e studio dalle 8.30 fino alle 12.30, poi mezzora per mangiare e poi altra oretta di studio. E poi? Pomeriggio libero, dopo 5 ore di studio direi che sono bello che a posto. E così, al pomeriggio mi facevo gli affari miei, poi la sera quando mi vedevo con gli amici, loro con faccia scura dicevano "Ho studiato tutto il giorno" ed io dicevo "Io dopo aver studiato, ho fatto lezione di guida, sono andato in bici, ecc".

Ho studiato una materia alla volta: una volta archiviato il programma della materia, si cambia. Per me studiare lo stesso giorno più materie, mi mandava in confusione, allora ho puntato questo sistema. Alla fine mi ero pure stufato, le cose le sapevo allo sfinimento, così gli ultimi giorni prima dell'orale nemmeno ho studiato. La sera prima dell'esame orale, mica ero sui libri - grosso errore farlo secondo me -, sono uscito con gli amici per una birretta.

Nell'ultima puntata parlerò del mio orale :-D

mercoledì, luglio 06, 2011

O cavolo mi è scappata la norma

Ragazzi, oggi parliamo di finanziaria. A questo giro è complessa, si è parlato di Iva, Irpef, aliquote, date: un piccola pillola adesso ed un pillolone grosso tra due anni, quando magari ci sarà un altro governo e poi si sa cosa succederà. Qualunque governo verrà nel 2013 si troverà un post-it di Tremonti con scritto "Ricordati della finanziaria 2011" e quello già perderà il sorriso e dirà "Cazzo, è vero ed ora come lo dico agli italiani?".

Già perché gli italiani nel 2013, ancora scossi dalla mancata fine del mondo del 2012 se lo ricorderanno? Altro che fine del mondo, gli italiani si saranno scordati di questa finanziaria per colpa del format cervello: che fa ogni anno il grande fratello sull'isola della talpa. Quindi chiunque verrà dopo - destra o sinistra - si ritroverà con due opzioni: uno rispettare la finanziaria e prendersi per il cattivo che aumenta le tasse - perché la colpa è sempre di chi sta al potere in quel momento -, oppure cambiare le carte in tavola e prendersi dell'incosciente che vuol portare l'Italia al baratro.

Sto divagando, io dovevo parlare di altro, allora dicevo, ehm, ah sì. In questa mega finanziaria ci saranno stati migliaia di fogli, foglietti, me l'immagino carte e carte che girano. Purtroppo in mezzo è finito un bozzetto di un tizio, proprietario di una piccola aziendina che ha ricevuto una multina. Mannaggia, lui l'aveva scritto così, com'è finito lì dentro? Si sarà incastrato con altre carte?

Fatto sta che non si sa come, ma da sola - e sottolineo da sola - è finita dentro questa norma secondo cui se hai un'azienda e ricevi una multa superiore da 20 milioni di Euro - bruscolini -, l'esecutività va subito bloccata dal giudice, in cambio di un'indennizzo - di 10 euro? -. Mi par giusto, io ad esempio ho un paio di aziende con delle multe alte: vi par normale che per colpa dei soliti giudici cattivi - e comunisti - io debba pagare questa multa cadendo nel baratro? E chissà quanti hanno questo problema.

Ma io la estenderei a tutte le multe: se prendo una multa per divieto di sosta, mica posso pagare 36 - trentasei - euro: il vigile deve subito bloccare l'esecutività e chiedermi tipo 30 centesimi di cauzione - che è pure troppo -. Ma i colpi di scena non finiscono, difatti in serata il presidente del consiglio ha tolto la norma. "Già oggi su Aprovadicrash hanno dato un assaggio, ci mancava che domani Paòloblog e Aprovadicrash dessero la stoccata finale.".

Ora però divento serio: in una finanziaria dove si devono recuperare soldi, si devono fare sacrifici, trovo oltremodo di cattivo gusto infilare - di nascosto - questa norma, un vero schiaffo alla miseria.

martedì, luglio 05, 2011

Delibera AGCOM copyright blog

In rete è già stata battezzata come delibera censura blog: si tratta di una delibera che regola il copyright di siti e blog. Se una persona si accorge che in un qualunque sito è presente un'opera di cui detiene il copyright, senza la dovuta autorizzazione, potrà richiedere all'autore del sito/blog di rimuovere tale opera entro 48 ore.

Ora, le immagini che io pubblico provengono da Flickr, i video sono presi da youtube, pubblicati da altri utenti. Certo, alcuni in effetti provengono da film, anche solo linkarli può costar caro. Comunque se questo li urta così tanto, mi scrivono ed io in 48 ore li tolgo pure, ma i contenuti restano.

Vedo che giustamente i blogger sono preoccupati ma io dico loro: usate Flickr - solo foto creative common - ed occhio ai video che postate. Se volete essere sicuri limitatevi a scrivere perché i contenuti scritti sono vostri. Forse questo è un tentativo per zittire qualcuno? Forse, in fin dei conti gran parte della pubblicità dei referendum a chi la si deve? Alla tv che parlava dei referendum la notte? Certo non dico che non parlava per nulla, ma il vero Tam Tam è stato tramite blog, siti, Facebook.

Ma vabbé, cerchiamo di resistere a questa legge e a non farci imbavagliare, ci hanno provato altre volte ma alla fine abbiamo resistito. Non facciamoci imbavagliare.

lunedì, luglio 04, 2011

Ve l'ho detto io che avevo ragione su Kahn

Questo non è un post ma è un'autocelebrazione per me stesso :-D Scherzi a parte io al tempo avevo espresso molti dubbi sulla storia dello stupro di Strauss-Kahn ai danni di una cameriera: ecco il post che scrissi. 

E difatti oggi saltano fuori dettagli che inchiodano la cameriera: intercettazioni - sì quelle che Silvietto vorrebbe togliere - in cui la cameriera parla con un detenuto sui vantaggi che si possono ottenere denunciando l'ex numero uno della FMI. Oltre a questo, altre dichiarazioni della donna non tornano e la polizia ha notato molte contraddizioni.

Ma in teoria un rapporto c'è stato in quella camera: se così è stato, a sto punto è consensuale - come appunto ho sostenuto al tempo -. Quindi Strauss-Kahn da violentatore diventa al più un traditore della moglie ma non un uomo che ottiene sesso con la violenza. Adesso attendiamo ulteriori sviluppi, di colpi di scena potrebbero essercene ancora.

sabato, luglio 02, 2011

Video della settimana - Vasco e i Teletubbies



Per tutti i fan ma anche per i non fan di Vasco, guardate che simpatico video ha fatto qualche buontempone. Fa strano vederlo cantare la sigla dei Teletubbies :-D

venerdì, luglio 01, 2011

Alberto Bonanni, vittima di questa Italia

Alberto Bonanni era o è un musicista in fin di vita? Cercando su google - il post lo sto scrivendo alle 9 del 30 giugno -, c'è chi scrive come di uno che è morto, altri giornali invece scrivono che non è morto ma è in fin di vita.

Come sempre in questa confusione si capisce quanto i giornalisti siano più avvoltoi di notizie, che informatori per i cittadini. Prima di scrivere notizie a casaccio, soprattutto in questo caso in cui ci sono diversi dubbi, cosa costa una telefonata all'ospedale chiedendo se perlomeno questo sfortunato ragazzo sia ancora in vita. Invece no, l'importante è scrivere il pezzo e se anche ieri la morte è stata smentita, fa più clamore scrivere che sia morto.

Tra l'altro oggi in radio sentivo che uno degli aggressori è rimasto sorpreso di essere stato arrestato. "Ho dato solo 2 pugni". Bhé due pugni, mica gli ha sparato, per lui forse i pugni sono carezze, sono pacche sulla spalla. Questo ennesimo caso di cronaca violenta è lo specchio del nostro Paese: giornalisti che puntano alla notizia stratosferica, infischiandosene della verità e persone che picchiano un uomo solo per gli schiamazzi, ritenendo di non aver fatto niente di che. Che tempi.

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