Il primo passo per la nuova legge sul testamento biologico si è fatto oggi, quando la camera ha approvato il disegno. Tra i vari punti, spunta il no allo stop dell'alimentazione finché l'individuo è vivo. Quindi oggi con una legge del genere, Eluana non avrebbe ottenuto il diritto a morire.
Non mi convince molto questo aspetto, vivere attaccati alle macchine non è vivere, mi sono più volte espresso su questo punto. Ben venga, se esiste ancora una possibilità, il non arrendersi. Ma in casi come quelli della Englaro, in cui una persona sopravvive grazie ad una macchina, perché fare accanimento terapeutico? E' semplicemente crudele per la persona e per i parenti.
Tra l'altro, secondo gli anestesisti, il testo non è applicabile a livello pratico. Insomma, mi puzza di legge fatta senza le giuste competenze e senza la sensibilità verso chi vive questo dramma di essere attaccato ad una macchina - o di chi assiste persone in questo stato -.
16 commenti:
di fatto, se ho capito bene, questa legge viene contestata - anche dallo stesso Englaro - in quanto comunque rimette al medico la decisione finale. quindi io la definirei la solia presa in giro, fatta per farci stare buoni, ma come dici assolutamente senza le dovute competenze e sensibilità
Una legge veramente vergognosa.Saluti a presto
ennesimo liberticidio.
Perfettamente d'accordo in ogni parola, il solo fatto che abbiano anche detto che il mondo cattolico è soddisfatto della legge a me la fa puzzare per principio, sarò prevenuta ma, non sono pure contraddittori? Non dovrebbe secondo il loro credo essere Dio a decidere quando dare e quando levare la vita? Difatti il suicidio è un peccato tale da merritarsi l'inferno e allora per lo stesso principio non lo è pure prolungare una vita più del suo corso naturale.
In ogni caso io attaccata ad una macchina non ci vorrei stare mai, sopratutto se nel frattempo gente che può essere salvata con i miei organi muore mentre io sto li tipo vegetale solo perchè qualcino è così egoista da non volermi lasciar andare!
Da credente, non posso che darti ragione, difatti solo Dio deve disporre della vita dell'uomo: stare attaccato ad una macchina in stato vegetale è una costrizione alla sopravvivenza. Un conto è stare attaccato alla macchina per un periodo - il tempo di riprendere in autonomia le proprie attività in autonomia -, un conto è starci per sempre senza la possibilità di parlare, fare, vivere insomma.
E' che di solito, che manovra la Chiesa parla perchè ha interessi, tu sarai anche credente ma penso che ti rendo benissimo conto di tutti le cavolate e le contraddizioni (io poi parlo in terza persona plurale ma non che sia proprio proprio atea). In questo caso però non capisco cosa gliene viene...
Certo che me ne rendo conto, dicono sciempiaggini senza sapere veramente le cose. Non so perché dicono queste cose, forse per controllare le menti dei fedeli, magari per altri interessi, boh.
Di questo passo torneremo all'illegalizzazione dell'aborto...
O magari vieteranno il divorzio, chi lo sa di sti tempi.
E' la volta buona che dicido di non sposarmi mai!
Bhé per il matrimonio volendo esiste il comune :-D
Sì ma il divorzio è una questione più legale che religiosa. Se lo dovessero vietare o vieterebbero anche per le unioni civili ho paura...
Comunque a me sembra fantascienza, sono troppo ottimista?
Voglio essere ottimista anche io :-D
Questo è un argomento molto delicato,che l'uomo con le sue imperfezioni,non può certo legiferare.Dico solo una cosa,comunque,non vorrei trovarmi in una situazione del genere e dover decidere per un'altra persona,spero che sia l'universo a decidere per me.Buona giornata Paolo
Hai ragione, non è facile come argomento, per nulla.
Io, al di là di tutto, non so se avrei il coraggio di staccare la spina a qualcuno.
perciò sarebbe una buona cosa che ognuno potesse decidere per sè - quando è ancora in grado di farlo - lasciando scritto da qualche "parte" cosa intenderebbe fare della SUA vita in tali casi...in modo da sollevare altri da tale respondabilità
Posta un commento