lunedì, gennaio 28, 2013

Commentiamo le iene

Eh vabbé io vedo la tv, anche se soprattutto sul satellite. Ma per le iene faccio un'eccezione e per una sera torno sulla tv "tradizionale". Tra i vari servizi, ce ne sono alcuni abbastanza pesanti per gli argomenti che toccano, allora mi piacerebbe commentarli con chi guarda come me il programma e per chi non lo ha visto ma magari potrebbe trovare spunti interessanti. Tanto ci sono i video in internet per rivederli.

Ieri è andata in onda la terza puntata, ho apprezzato molto Casciari che ha sgamato l'ennesima truffa delle finte donazioni. Questi sono infimi perché poi le persone a quel punto non credono in nessuno, nemmeno nelle VERE onlus e le vere organizzazioni no profit. Ormai le finte organizzazioni studiano bene il sistema, con tanto di finte ricevute e finte sedi legali.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/369980/casciari-falsa-beneficienza-per-i-bambini.html

Altro servizio tosto, si parla di promesse di fare la modella dietro prestazioni sessuali ed inducendo le ragazze a bere rum e tirare di coca. L'aggravante è che queste ragazze sono minorenni. La iena Gauthier sgama uno di questi, ma quanti continuano indisturbati. Per me non dovrebbero esistere modelli minorenni, so che a molti sembra un pensiero utopistico e temo che purtroppo lo sia. Ma quando si è minorenni si deve pensare a studiare, giocare, divertirsi, fare tutto meno che lavorare nella moda e finire in strani giri. Non che le maggiorenni siano esenti da queste truffe. Io poi odio la moda ed odio tutto quello che c'è dietro. Pagare un botto di soldi degli abiti solo perché c'è un cazzo di logo. E intanto giovani sfilano, le firme della moda buttano il mito della bellezza e della magrezza.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/369985/gauthier-manager-coca-e-rhum.html

Già magrezza, ecco il secondo servizio dedicato ad una ragazza anoressica:  Toffa si è dedicata al caso, intervistando e conoscendo meglio Sara, ragazza purtroppo portata via dall'anoressia. Vi consiglio anche il video trasmesso la settimana prima dedicata alla sua storia.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/370000/toffa-capire-lanoressia.html

Lucci, un mito perché sa prendere in giro le persone senza che queste se ne rende conto. Ma capace anche di parlare di questioni serie, come ad esempio i suicidi degli imprenditori. Tante storie: l'imprenditore che tra pagare le tasse e pagare gli stipendi, sceglie la seconda. L'altro imprenditore invece ha scelto di pagare i fornitori. Una scelta umana e comprensibile: non lasciare la gente sulla strada. Ma le cartelle fioccano e loro cadono nella disperazione e putroppo arrivano anche al suicidio, come estremo gesto di chi non sa più cosa fare. Intanto i veri evasori, quelli da milioni di euro sembra sempre che abbiano una marcia in più, che sappiano raggirare la legge.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/369997/lucci-i-suicidi-degli-imprenditori.html

Ah già, dimenticavo, che dire del genio del procuratore di Bergamo: la sera è meglio che le ragazze non escano da sole. E certo, non si vuole risolvere il problema, meglio raggirarlo, giusto? Ma come si fa a dire simili cazzate e crederci pure??? Il procuratore di Bergamo ha ribadito alla Nobili che per mancanza di soldi è impossibile proteggere le donne H24. Forse anche perché la legge fa poco per gli aggressori, ma non possiamo chiudere la questione qui.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/370006/nobile-violenza-sulle-donne.html

Questo è quanto per questa settimana, non mancherò di commentare la prossima puntata.

domenica, gennaio 27, 2013

32

Voi non avete idea di quante cose si trovino cercando 32, davvero.

32, che cifra, è come dire 2 elevato alla quarta, non è come il 31, numero primo.

32, è stato pure un anno, era l'anno 32. Wikipedia sa pure qualcosa a riguardo: sono nati Ban Gu, Ban Chao e Otone. Invece con gli zeri davanti, diventa il prefisso internazionale per chiamare il Belgio. C'è un locale, Procaccini32. Anzi c'era, mi sa: il loro sito sembra non andare.

Anche se nessun gruppo se lo fila, esiste l'articolo 32:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Infine è il numero di anni di un noto blogger - noto, insomma - che oggi vuol condividere con voi una torta - virtuale - per festeggiare con voi :-D

venerdì, gennaio 25, 2013

Un nuovo progetto, ma serve il vostro aiuto


Vorrei avviare sul DoremiFan un nuovo progetto, in cui il lettore è finalmente coinvolto in sondaggi e votazione, a tema musicale ovviamente.

Ad esempio vorrei inserire, in relazione alla classifica, la coccarda del lettore, in cui ogni lettore può votare la canzone preferita della settimana in classifica. Ma questa è solo una delle iniziative cui ho pensato.

Ma per fare tutto ciò, servono i lettori. Io vorrei affidarmi al voto nei commenti del blog, ma questo può non essere sufficiente. Allora ecco l'idea di affidarmi ai social network, che offrono l'immediatezza di scelta: basta un mi piace, un tweet, un messaggino di google plus.

Il primo social su cui vorrei iniziare è Facebook, perché è quello che conosco meglio. Ma se l'iniziativa prende piede, non mancherò di inserirla anche in Twitter e Google+.

Ma veniamo al punto: per potermi aiutare avete bisogno di fare queste cose:

1 possedere un account Facebook: non posso chiedere a chi non ce l'ha di farlo apposta, ma chi è iscritto, si consideri arruolato alla causa

2 diventare fan della pagina DoremiFan - scritta come l'ho scritta io -. Opzionalmente potete pure chiedermi l'amicizia su Facebook, se vi va.

3 diffondere in maniera virale la mia pagina: segnalatela agli amici "musicosi" e a chiunque ha un lettore mp3, fischietta motivetti sotto la doccia, ascolta la radio, insomma a chi ha una minima idea di musica.

Oggi ho pochissimi mi piace, la pagina è lì ma non l'ho mai filata: adesso inizierò a seguirla meglio e punto ad avere qualche centinaio di fan effettivamente attivi. Bene io ho lanciato la mia idea, ora serve il vostro aiuto :-D

mercoledì, gennaio 23, 2013

Non fare domande

Paolo posso farti una domanda? Come no, chiedi. Io ho da chiederti un consiglio, secondo te quella certa cosa, si può fare? No guarda, così non va bene. Eh ma non è giusto, io ritengo giusto fare così.

Quante volte avete vissuto questa scena? E quante volte avete detto semplicemente Ok, ma avreste dovuto dire "Che cazzo chiedi aiuto, se vuoi solo sentirti dire quello che vuoi tu? La prossima volta non mi chiedere nulla e fai". A volte poi non te lo chiede un amico, ma un collega, un conoscente o un cliente. E lì è ancor più snervante, perché devi fare la faccia di tolla e un sorriso di circostanza, inghiottendo il rospo.

Ma le domande inutili non finiscono qui: ci sono quelle buffe e divertenti, come quando ti chiamano a casa e ti chiedono "Sei a casa?" "No, ho 5 km di cavo telefonico che mi porto in giro quando esco, ecco perché mi hai trovato sul fisso."  Purtroppo a volte le domande sono meno carine: che dite delle domande commerciali? Tipo "Non desidera altro?" in un negozio. O ancora "Vuol provare tal prodotto?".

Insomma, domande che potrebbero essere risparmiate. Capisco che a volte la gente non si senta sicura, ma non puoi nemmeno chiedere cose assurde. E soprattutto accettate le risposte che vengono date.

Pallavolo, che fatica

Sì, avevo parlato della mia ripresa di pallavolo. Ora, chiariamo un fatto: tutte le iniziative partono con una grande punta di ottimismo, la novità piace, diverte, che forza. Poi arriva un normale calo, a quel punto o ci sono nuove motivazioni, o si rischia di far calare l'interesse.

Pochi miei hobby hanno resistito a questa curva, alcuni non sono mai iniziati, per quanto presto sia arrivata la curva. Ora, nella pallavolo sono nella fase in cui sto flettendo, ma l'interesse è ancora in leggero positivo. Ora sta a me andare contro il mio modo solito di fare e per una volta far riprendere l'ascesa di interesse.

Il fatto è che mi son ritrovato più scadente di quanto immaginassi, anni fa non ero così. Il problema non è tanto fisico, tecnico o altro. Il problema è psicologico. Mediamente faccio l'allenamento decentemente, poi magari in partita parto con determinazione, ma dopo un'ora di gioco inizio a rilassarmi e inizio a fare più vaccate del solito.

A quel punto vedi occhi maligni che ti guardano come dire "Ma noo, questa non puoi sbagliarla". Ed io logoro sul mio errore e più dico "Ora basta, mi riprendo", più invece sbaglio. Alla fine sbuffo, perché io mi scazzo se non faccio le cose bene. Oltretutto mi scoccia perché non faccio belle figure quando sbaglio.

Potrei sbattermene di tutto, ma in un gioco di squadra non posso dire "Chissene, io faccio quel che voglio e zitti tutti". Al massimo torno nei miei sport solitari, in cui se rallento a pedalare, non devo rendere conto a nessuno. Che poi pedalo pure forte.

Ah, dimenticavo, la mia tipica gaffe è saltare sempre per prenderla, facendo una brutta finta a chi sta dietro che a quel punto pensa che la prendo. Ecco, non è facile non seguire l'istinto di saltare sempre a prenderla: il mio passato di portiere impone di seguire sempre la palla che va oltre la traversa, non si cancellano anni in porta così dall'oggi al domani :-D Voi direte "E torna a fare il portiere". Ecco un'altra parabola ascendente che parte, farò in tempo ad iniziare prima del calo? Però in battuta ho ripreso a tirare qualche legna.

Intanto questi i miei prossimi sport

Calcetto - in porta appunto -
Atletica: mi ispira e poi così torno allo sport dove si conta su se stessi
Rally: mmm qua la vedo dura, nel breve tempo
Invento io uno sport, oppure passo ad altri hobby. Ecco alcuni dei propositi che ho detto che avrei fatto

Suonare la chitarra - non ho più voglia -
Fotografia artistica - ci credo ancora, lo farò -.
Dominio del mondo - ecco, devo ancora lavorarci -.

venerdì, gennaio 18, 2013

Ancora domeniche a piedi nel 2013 a Milano




Ieri ho letto il calendario delle domeniche a piedi. Premessa, io prima ero in parte concorde, in parte no. Educative ma inutili sotto l'aspetto dell'inquinamento. Tra l'altro hanno iniziato a starmi un po' sulle balle, quando hanno colpito anche me.

Eh sì perché si dice che finché le cose non ti "tangono", dici chissene, poi appena toccano il tuo giardino, ahia. Io ero partito venerdì per un weekend con la mia Mò e ho scoperto poi che la domenica c'era lo stop auto. Io non potevo tornare a casa per poche centinaia di metri, essendo al confine con un altro comune che non aderiva al blocco.

Potevo anche rischiarmela, tanto so più o meno dove si appostano i vigili, ma ho fatto il regolare e per prendere tempo ci siamo pure fermati all'outlet. Ma la visita è durata meno del previsto, siamo arrivati pure ad entrare al supermercato, ma eravamo ancora in anticipo. Allora ecco la decisione di tornare in autostrada ad una velocità così lenta che pure i Tir quasi mi passavano. Persino i moschini non si schiantavano sul vetro ma riuscivano agilmente a schivarlo, tanto per dire. Poi alle 17.55 eccomi a Milano e ho detto - se un vigile mi ferma 5 minuti prima me lo magno -. Ed ecco che un paio di auto iniziano a venirmi dietro, come se io avessi dato il via alla ripartenza; era tutta gente ferma davanti al cartello della città attendendo le fatidiche 18.

La seconda volta invece avevo il pass, dovevo andare ad una cresima. E lì mi sentivo come se la strada fosse mia, ero quasi solo. Però dovevo andare piano perché c'erano i ciclisti che uscivano da ogni dove. Facciamo una premessa: da ciclista quando vedo un'auto circolare durante il blocco, lancio la doppia occhiata come dire" E tu perché circoli? Stai al tuo posto, oggi la città non è tua". Ma quel giorno, da automobilista, lanciavo la mia occhiata all'uomo in bici dicendo "Zitto ciclista, ho il pass e la strada è mia.". Chissà che bella discussione verrebbe fuori tra il "me automobilista" e il "me ciclista".

Comunque, per fortuna che Pisapia non fa come la Moratti, che poco mancava che annunciasse il sabato sera il blocco di domenica. Ecco quindi il calendario 2013.

17 marzo, festa della primavera. Ste cose in marzo portano sfiga, ci sarà pioggia come sempre e il sole tornerà lunedì.

7 aprile, Milano City Marathon. Così invece di deviare il traffico, chiudiamo tutto e buonanotte.

12 maggio, giornata mondiale della bicicletta. Sapete dove me la metto la giornata mondiale, se intanto molte zone sono ancora senza ciclabile?

9 giugno, scuole e bambini.

14 luglio, arte di strada. 

8 settembre, settimana della mobilità europea. Tutte le festeggiamo di settimane internazionali. Oltre a festeggiare, applicate nella pratica.

13 ottobre, seconda giornata nazionale del camminare e corsa Deejay Ten. Camminare sul marciapiede no?

17 novembre, avvio della settimana "siamo nati per camminare". Anche per guidare, o no? :-D

mercoledì, gennaio 16, 2013

Famiglia spara spara



Qualche tempo fa vi avevo parlato di un programma dove alcuni sciroppati apocalittici preparavano bunker, tesoreggiavano conserve e quant'altro. Tra l'altro forse dopo il 21 dicembre ha iniziato a darsi del coglione guardandosi nello specchio del bunker - è la mia speranza -.

Invece recentemente vedo lo spot di una simpatica famiglia. Oh che bello vedere una famigliola che va d'accordo. Il padre che fa vedere alla figlia una pistola, piccolina. E lei dice proprio "Oh my gooood" con quel tono, come se lui avesse regalato a lei un collier. E quella pistola, piccola come una mano spara e demolisce un blocco di ghiaccio, manco ci fosse il tritolo nei proiettili.

Poi vediamo una madre "premurosa", come dice lo spot. E la mammina ha nelle mani un simpatico fucile lungo più di lei e spara in aria. Infine il figlio che non so cosa facesse al Pc, ma alla fine si incazza e prende a pugni la tastiera. Io avrei sparato al Pc quasi quasi.

E' la reclame di un programma di una famiglia di "geni" - sì, del male - che ha fatto delle armi una fede. E chissà quanti coglioni come loro ci sono? Adesso la mia domanda è: vi sorprendete ancora quando sentite uno sparare a raffica nella scuola? E ancora, questi programmi possono aiutare ad arginare il fenomeno?

Secondo qualcuno sì, perché spiega quale arma usare per fermare un pazzo criminale. E molti idioti che al posto del cervello hanno un proiettile, si incazzano verso chi dice che forse - ma dico forse - si è esagerati con le armi. Ma non sperate che cambierà qualcosa, troppo potere ma anche troppo modo di pensare all'americana, per sperare che cambi qualcosa. Sarebbe come chiedere a noi italiani di non essere più furbi.

lunedì, gennaio 14, 2013

Si fa presto a dire Buon Natale



No, non è un post fuori tempo e nemmeno un errore con la pianificazione. Semplicemente pensavo che si fa presto a dire Buon Natale, mettere l'albero, le decorazioni, fare regali e disturbare pastori, Babbo Natale e Befane varie.

Vi siete mai chiesti che fine fa tutto questo, cosa fanno i personaggi natalizi finita la festa? Mica spariscono, mica non fanno nulla, di qualcosa devono pur vivere.

Cominciamo con i pastori del presepio. Bhé ce ne sono di due tipi: quelli belli abbronzati perfetti non sono davvero pastori: per averli così perfetti di solito si tende ad affidarsi alle agenzie che manda i modelli. Quindi magari alcuni di loro li potete poi vedere nelle sfilate di moda o nelle pubblicità. Loro di solito non fanno nulla di che nel presepio: non hanno particolari capacità e sono pure schizzinosi. Non portano pecore, non mungono mucche, non pescano, non fanno un cazzo e stanno solo lì in posizione per andare verso la mangiatoia.

 Quelli invece un po' più scavati dalla fatica, che invece portano animali o fanno varie attività, loro sono pastori veri e durante l'anno tornano alla loro attività di sempre. Alcuni dicono che fanno come lavoro il presepe perché con i problemi delle quote latte, della siccità e della miseria che guadagnano, col presepe tirano a campare.

Le pecore del presepe sono quelle sarde - e dove sennò -, ma non è raro che la richiesta di ovini sia maggiore della disponibilità: in tal caso prendono dei cani e li truccano un po'. Quelle sono le pecore che magari prendete dai cinesi - tipico -: ora sapete perché costano meno. Il bue e l'asinello durante l'anno lavorano in un'azienda che installa climatizzatori: difatti ultimamente loro fanno la presenza solo simbolica, ma il bambinello viene scaldato da un loro impianto.

E Babbo Natale? Lui è quello che si fa il culo più di tutti perché finita la festa deve perdere un po' di pancetta. Lui si ostina a dire che la pancia vera rende meglio che un cuscino, così da ottobre si dà alla pazza gioia per entrare nel vestito rosso. Ma poi a gennaio deve rimettersi sul tapis roulant e tornare alla sua silouette solita. La fabbrica di giocattoli ovviamente viene convertita in fabbrica di uova: ebbene sì, lui in qualche modo gestisce anche la Pasqua. Le sorprese delle uova sono giocattoli avanzati del Natale.

La befana invece non è un'anziana signora come in molti pensano: miracoli del trucco, lei è una 
35enne in gran forma cui piace travestirsi da anziana, meglio ancora che strega. Fa lo spot di un famoso medicinale - dove la vedere volare sulla scopa -, ha fatto la controfigura nella serie tv Streghe, insomma è sempre rimasta nel ramo.

martedì, gennaio 08, 2013

Si riparte

Oggi è l'ultimo giorno di vacanze, da domani riprendo a lavorare. Sì, ho tirato un paio di giorni in più, considerando che quando ho modo di andare da Mò cerco di stare il più possibile.

A proposito, la novità è che stavolta sono andato in auto, provando il primo viaggio lungo. Debbo dire, a parte la schiena un po' incriccata, un po' di confusione in testa, l'esperimento non è stato male. Economicamente non è il massimo però anche meno peggio di quanto temessi: ho speso più o meno quanto mi costa un viaggio a prezzo pieno in alta velocità - senza promozioni quindi -.

Pensavo di beccare gente che guida malissimo, invece a parte qualche solito pilota dei poveri - e stronzo aggiungo -, tutto sommato ho incrociato persone diligenti. La vera menata sono i camion, specie sull'appennino, dove ci sono due corsie e curve non sempre così larghe. Però ho iniziato a farmi le ossa e l'esperienza con un viaggio lungo.

Non penso che andrò sempre in auto, preferendo il treno per quando mi sposto per i weekend. Non essendo abituato, un viaggio lungo oggi come oggi lo farei solo quando sto diversi giorni o quando porto diversi bagagli - come a sto giro -.

Ora si torna a lavorare, carichi, dopo i giorni di riposo. Mi scuso se in sti giorni non ho filato molto i vostri blog, da oggi riprendo a leggere :-D

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