venerdì, settembre 30, 2011

Comunisti



Se sei uno con idee da sinistra, centro sinistra o anche solo con una visione diversa dal centro destra, almeno una volta nella vita ti avranno dato del comunista. E non te l'avranno certo detto con tono amichevole, ma con aria spregevole, come se ti avessero detto puzzone, pedofilo, evasore, insomma qualsiasi termine dispregiativo.

Ma da dove nasce questo intercalare, perché se hai idee non di destra, ti si dà del comunista come se fossi un ladro? La colpa va data agli Stati Uniti - tanto per cambiare - e alla guerra fredda con la Russia. Gli USA intrapresero una politica anti comunista. Ricordate il Maccartismo? La paura che nel governo e nelle attività statunitense ci potesse essere l'influenza comunista e quindi della Russia, portò ad indagini e processi a varie persone, soprattutto nel mondo dello spettacolo. Lasciamo poi perdere quello che fecero i servizi segreti nei vari stati comunisti sudamericani. Vi cito questa frase di Henry Kissinger, segretario di stato durante la presidenza di Nixon e Ford.

Non vedo perché dovremmo restare con le mani in mano a guardare mentre un Paese diventa comunista a causa dell'irresponsabilità del suo popolo. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli.

e difatti nel 1973 quel "buon'uomo" di Pinochet fece il famoso colpo di Stato.

E in Italia?Ovvio che una guerra fredda di tale misura non può che portare ad un'ifluenza in tutta Europa e tutta Italia. Ricorderete le parola di Marshall del 1948: niente soldi nel caso avessero vinto le sinistre in Italia. Questa coltura in tutto il mondo a distanza di anni resiste ancora. A me fa sorridere quando oggi si pensa ancora che chi non è d'accordo con un governo di destra, chi ha ideologie non di destra è considerato comunista, come fosse un mangia bambini o come se volesse mettere Stalin in Italia. Ovvio che poi di contro parte, mi dà da pensare notare come ci siano ancora persone di sinistra rimaste agli anni 50: Stalin è morto da un po', si è pure scoperto che ha ucciso un botto di persone solo perché non la pensavano come lui. La seconda guerra mondiale è finita da un pezzo, oggi non ci sono solo gli operai, ma anche il terziario; non esiste il padrone, ma i proprietari dell'azienda.

Insomma, ragazzi siamo nel 2011 ma qualcuno pensa di essere ancora negli anni 50.

giovedì, settembre 29, 2011

Una catena di stupidità


Ciao, io sono una catena e il mio scopo è convincere stupidi come te ad aumentare la mia lunghezza fregando dei polli come te. Per prima cosa cerco di spaventarti: lo sai che ci sono uomini cattivi pronti a rubarti l'auto colpendoti con uova collose? E mentre ciò avviene, sappi che un alieno passa sopra la testa. Se riuscirai a scampare questo, all'autogrill aiuterai un signore di un Paese lontano che in cambio ti dirà di non prendere metro e aerei un tale giorno.

Torni a casa e quasi piangi leggendo di quella ragazza che ha fatto un incidente e poi è stata due ore a raccontare ad un giornalista che passava lì per caso tutta la sua vita: poco importa se nel frattempo il suo cuore era già fermo da mezzora. Non contento scopri che un bambino ha bisogno di sangue del gruppo D!! Che cavolo, di tutti i gruppi, il D che ce l'hanno 4 persone sulla terra, di cui 3 che hanno una fobia degli aghi.

Eh già cari ingenuotti, è grazie a voi che io vivo ahahah. Vi chiedete come mai vengo creata? Mah me lo chiedo anche io: forse mancanza di affetto, forse è caduto dal seggiolone da piccolo ed è rimasto scemo. Bhé non è normale uno che mi crea, ma d'altra parte io ci sono ed il mio compito è di aumentare gli anelli con fessacchiotti come voi che crederebbero all'asino volante, se solo ve lo dicesse una mail. C'è un solo modo per fermarmi: accendete il cervello. E semmai usate una catena di ferro per legarvi le mani se siete tentati di mandare simili stronzate.

Foto di tr3regine, Flickr.

mercoledì, settembre 28, 2011

Scusate il ritardo

Vorrei scusarmi con tutti se ieri sono arrivato a Milano tardi. Sapete, ero a Rieti, poi leggo una fantastica notizia: un tunnel dal Gran sasso alla Svizzera. Ho detto "Possibile, ma chi lo dice?" La Gelmini, niente popodimeno. Cavolo, magari ci vado in auto, pago il casello e poi non dico che vado come un neutrino ed arrivo in Svizzera in un lampo, poi da lì basta seguire i cartelli per l'Italia, poi l'autostrada dei laghi ed eccomi nella città meneghina.

Eccomi nel Gran Sasso e subito chiedo "Scusi, per il tunnel?" E quello "Il traforo del Gran Sasso". Ed io "Macché traforo, quello sta sull'A24, io dico quello per la Svizzera". Quello ride e se ne va. Che stron.zo penso io e subito chiedo ad un altro. Sono pure andato all'istituto di fisica, ma nulla. E così mi è toccato prendere l'A24 e poi l'autostrada adriatica e tornare come tutti i mortali a casa.

Secondo me gli abruzzesi lo tengono nascosto per non trovare traffico, non trovo altre spiegazioni. Qualcuno parla di gaffe della Gelmini, ma che dite??? Un ministro della cultura non commette questi errori, sicuramente il tunnel esiste. Ci sarà la corsia neutrini, la corsia per le auto e quella per le ferrovie.

Ministra non si arrabbi, commettiamo tutti gaffe, l'importante è avere anche il senso dell'umorismo e l'umiltà di ammettere la cantonata.

martedì, settembre 27, 2011

Giornalisti o macchine da soldi

L'altro giorno leggendo su essere niente un intervento dedicato a Paolo Barnard, si è cominciato a parlare nei commenti di giornalisti che pare cerchino di cavalcare l'onda degli indignati a solo scopo di vendere libri o far soldi con articoli o quant'altro.

Ecco io mi sono chiesto allora: ma qual è il confine tra giornalista e macchina da soldi? Quando un giornalista può essere considerato un vero paladino della verità e quando invece va definito avvoltoio che finge di essere indignato, di parlare di scandali al solo scopo di vendere di più?

Partiamo dal presupposto che il giornalista è una vocazione ma è anche un mestiere e come tutti i mestieri, c'è un aspetto economico. Diciamocelo, non si vive di verità, la spesa va fatta, una vita va vissuta. A volte quindi di leggono cose che mi fanno sorridere - non sto parlando di essere niente, ma di altri siti in genere -. Commenti tipo "Ah guarda, Saviano - il primo che mi viene in mente - denuncia le cose ma poi scrive libri". Ragazzi, è uno scrittore, di qualcosa deve campare. I suoi libri non costano un occhio della testa. Lo stesso dicasi per un po' tutti questi personaggi. In passato difendevo Grillo e mi incazzavo quando dicevano "Parla parla, ma è milionario". Buon per lui, sa vendersi bene, d'altra parte mica può fare il paladino che fa tutto gratis.

Ma poi si deve fare un altro ragionamento: a volte leggo articoli o sento parlare di libri che cavalcano l'onda del momento. L'anti politica va per la maggiore, in questo periodo sbucano persone che si indignano e tirano fuori cifre. Ora, qui arriva il difficile: a volte mi pare si dicano cose scontate che già immagino io, a volte si nomina solo la casta, perché aumentano gli introiti e poche volte si va oltre e si tirano fuori gli scandali veri, quelli davvero grossi. Ecco qui diventa dura allora capire: si deve saper capire quando un giornalista va in fondo al problema per la passione del suo lavoro e quando si accontenta di raccontarti qualcosa. Come se un cuoco ti descrivesse un'arancia guardando solo il guscio e senza assaggiarla.

lunedì, settembre 26, 2011

Milano, abemus bus notturni


Già più volte avevo chiesto che fossero messi e finalmente anche Milano da sabato scorso ha le linee di bus notturne. Intanto si parte con 11 linee - vedi dettagli - che circoleranno nei weekend. 4 linee seguiranno il percorso della metro: per la linea 1 ci saranno due linee, essendoci due diramanzioni; la linea 2 è limitata alla Gobba. Le altre linee seguiranno i percorsi dei principali bus tattici che portano dal centro alla periferia ed infine ci saranno le sempre presenti 90 e 91: queste due sono le uniche linee a circolare tutti i giorni.

Speriamo che l'iniziativa prenda piede perché se farà successo chissa che non vedremo estesa l'iniziativa anche agli altri giorni della settimana. Una città che offre una grossa movida notturna deve avere dei collegamenti notturni, anche per sensibilizzare le persone a non mettersi al volante con tasso alcolico elevato.

Foto presa dal sito ATM.

venerdì, settembre 23, 2011

La legge è uguale per tutti - meno alcuni -

A caldo, dopo aver letto dell'ennesimo politico assolto, dico che si sta andando davvero oltre. Ora, i politici sono cittadini italiani? Sì, sono anch'essi italiani ed anch'essi devono rispettare le leggi e sottoporsi a tutti i doveri di qualunque cittadino italiano, giacché da italiani godono di diritti.

Se io domani fossi indagato, successivamente è probabile che subirei un processo dove mi dovrei difendere. Per quale assurda ragione un politico, persona che per primo deve dare il buon esempio, può fuggire dal processo? Perché può godere di immunità parlamentare? E chi vota per la sua immunità e per non farlo processare, non è forse complice? Sentendo le dichiarazioni, chi vota a favore per l'immunità di un parlamentare si appella a scuse tipo "Tanto è innocente", "E' colpa dei giudici".

Benissimo, se è innocente non avrà problemi a dimostrare la propria innocenza davanti ad un tribunale. Invece questo è l'atteggiamneto di chi non ha la coscienza pulita e vuole evitare di essere giudicato. Ma quale paura? Se fosse innocente, non dovrebbe temere nulla.

Allora, ripetiamo tutti insieme ad alta voce: La legge è uguale per gli tutti, a parte i politici e cricche di amici vari. E così in una settimana è il secondo sfogo politico che scrivo, ottimo.

giovedì, settembre 22, 2011

Vasco, stavolta non vai al massimo

 Tremate se parlo di un cantante ma non nel Doremi Fan, ma qua sul Paòlolog: significa che non si parla della sua carriera, ma di qualcosa di extra musicale. Ebbene, oggi parliamo di Vasco Rossi.

Riguardo al precedente intervento, non ho ritenuto opportuno rispondere, anche perché aveva parzialmente ragione: la cannabis non uccide e fa meno male delle sigarette, su questo mi ero espresso anche io prima di Vasco. Ho soprasseduto sulla sua soluzione al cancro: è vero che non tutti possono andare ai Caraibi, ma lì ha espresso cosa farebbe lui, che i soldi li ha. Forse per qualche malato "povero" appare come beffa, ma tant'è che ha detto la sua opinione.

Ma stavolta, io che in queste pagine del blog mi batto spesso contro pirateria e guida in stato d'ebbrezza, non posso accettare le parole di Vasco Rossi. Lui ha dichiarato che gli incidenti sono una fatalità, in parte è vero, ma questo vale quando non ci sono cause esterne negative. E' vero che il tasso di 0,5 è bassino ma quando uno si mette alla guida con tasso superiore a 2 e provoca un incidente, non si può parlare di fatalità. Ora lui dice che non è una buona idea guidare "alticci", ma allo stesso tempo dice che "le disgrazie non hanno nessun motivo razionale, sono parte costitutiva della vita, inclusi nel pacchetto dell’esistenza: accadono e basta!".

Come  interpretano i fan di Vasco, soprattutto i più giovani? Non vorrei ritrovarmi giovani che dicono "Bevo e poi guido, se il destino vuole arrivo a casa". Forse il Vasco potrebbe invece puntare sul vero problema, che forse lui conosce bene: ci sono locali, discoteche, persino feste e sagre dove non è semplice arrivare e tocca usare l'auto. Allora forse Vasco dovrebbe sensibilizzare all'introduzione di mezzi pubblici o a incentivare l'introduzione di volontari che ti accompagnano a casa - all'estero esistono -.

mercoledì, settembre 21, 2011

Ah la cucina

Ormai da qualche mese vivo da solo. Il bilancio? Sto cominciando ad ottimizzare il tempo e a ritagliarmi tempo per rilassarmi, fare le mie cose. SIamo all'inizio, a volte ritengo che servirebbero 12 ore in più.

Ogni tanto toccano anche le faccende domestiche, mica posso lasciar vincere la polvere, insomma una volta a settimana si cerca di far sparire il grosso. Poi il bucato, uff, pesa quando devo mettere via la roba. Per ora me la cavo senza stirare, anche perché fa caldissimo, sbarellerei se dovessi pure stirare.

Ma su una cosa sono messo decisamente: la cucina. Non sono ancora un cuoco perfetto, debbo migliorare. Ma se le altre le vedo come faccenda, mangiare per me non è un fatto di mera sopravvivenza: per me mangiare bene è molto importante, devo rimanere soddisfatto.

Siccome poi odio mangiare sempre le stesse cose, sto cercando di imparare molti piatti, grazie soprattutto ai consigli di Mò, poi ogni tanto si va di fantasia. Pasta, carne, ma anche pesce o anche altri piatti. Tipo stasera ho provato un buon gateau di patate, o meglio a base di purè di patate. Siccome il purè economico ha meno sapore dell'acqua distillata, Mò mi ha suggerito di farlo come gateau.

I miei piatti forti sono di certo la pasta con zucchine, zafferano e pancetta a cubetti. Altro piatto forte è il pollo al curry. E che dire di un buon couscous con pomodorini, mozzarella e tonno. Man mano imparo altri piatti, non mi sento ancora pronto a far da mangiare per altri, più che altro perché devo ancora fare i conti con le porzioni, ma man mano imparerò anche questo.

martedì, settembre 20, 2011

Torniamo al baratto

Oggi la Merkel dice che se l'Euro muore, muore l'Euro. La Grecia continua a dare problemi e tuta l'Europa trema. E noi? Noi come siamo messi.

Da qualche giorno stiamo pagando l'Iva al 21 %: nei supermercati dove ho fatto la spesa non ho visto ancora gli accorgimenti dei prezzi, per ora l'1% se lo accollano ora - per quanto?? -. Invece i petrolieri non se lo sono fatto dire due volte e la benzina è salita ancora, fa niente se c'è già un ricarico vergognoso: dobbiamo continuare a pagare la loro vita da pascià. Altre norme della finanziaria sono entrate in vigore, ma gli effetti sono rossi come il rosso di piazza affari di oggi: -3,17, la peggiore dell'Europa. Stiamo pagando una finanziaria per nulla perché la borsa non migliora e nemmeno la situazione.

E' una finanziaria fatta di soli tagli, non vedo investimenti che renderanno i soldi nel futuro. E' come se un albero fa meno frutti e tu invece di piantarne uno in più dici alla famiglia "Da oggi si mangia meno". Solo che l'albero secondo me farà sempre meno frutti finché un giorno il capo famiglia dirà "Da oggi non mangiate più". E già perché lui si mangia le sue tre mele, a prescindere della crisi. Nella finanziaria sono sparite come miraggi di un deserto le norme con i tagli dei politici. Però c'è il contributo di solidarietà per chi guadagna più di 300 mila euro. Ma quanti guadagnano tale cifra? Forse 10 mila persone su 60 milioni, bella media. Nemmeno Castelli guadagna tale cifra, lui si è definito povero con i suoi miseri 150 mila euro all'anno di stipendio.

E chi dovrebbe fare opposizione che fa? Chiede le dimissioni del capo di governo ma non per la crisi cui siamo arrivati, non perché in anni di governo non ha mai pensato di tagliare per tempo rami secchi e spese inutili, ma per le storie di vallettopoli e giri di donne. Ora, non è il massimo della vita - se dimostrato dai giudici -, si parla di grossi favori in cambio di festini e sesso. Ma la crisi è ancora più grave. D'altra parte, ditemi sinistra e destra quando mai hanno avuto il coraggio di fare grossi tagli o di cominciare a prendere per le corna l'evasione.

Allora facciamo così: alle prossime elezioni votiamo il Paòloblog, anche se non esiste - non mi sto candidando, non pensate male - e torniamo al baratto o ai ciottoli, chenneso. So solo che ho votato per anni, in tutte le elezioni, 12 anni di voto. Ho provato a destra, poi ho provato a sinistra, il centro lo rifiuto perché chi sta in mezzo non mi piace. Ora mi trovo in difficoltà: o mi porto un dado e affido alla cabala il mio voto, oppure troviamo il modo di riprendere in mano l'Italia e governare noi.

Anche se non so ancora come, intanto tifo per Gaetano.

E scusate per lo sfogo.

lunedì, settembre 19, 2011

Basilicata e petrolio


La Basilicata ha il petrolio, per chi non lo sapesse. Distruzione, rifiuti tossici, acque inquinate, sono state 
parecchie le denunce per il territorio distrutto dai petroliferi. Per una produzione di greggio che, secondo alcuni dati fornisce metà del fabbisogno italiano; per altri invece copre appena il 6 %, pochissimo.

Petrolieri che alla Basilicata mollano appena il 7% dei guadagni: altri Stati all'estero prendono cifre nettamente maggiori. L'unica magra consolazione del povero abitante di questa regione - secondo le statistiche una delle più povere d'Italia - sarebbe stato intascare 90 Euro mensili da usare in carburante. Uno zuccherino, oltretutto soldi che tanto ritornano nelle casse degli stessi petrolieri, chiamali scemi. Però per chi magari non ha soldi, in una regione dove il mezzo pubblico non è il massimo. 

Nessun treno FS a Matera, c'è la stazione ma senza binari, solita presa in giro all'italiana. Sul tirreno passa la Napoli Reggio Calabria, sullo Ionio passa la linea diesel Taranto Reggio Calabria, l'unica ferrovia che taglia la regione parte da Metaponto per dirigersi verso Potenza e poi prosegue fino a Battipaglia. Chi abita in mezzo è fottuto, deve affidarsi ai bus, tenendo conto che l'unica autostrada è la Salerno Reggio Calabria. Il resto sono statali e provinciali varie. Questo per farvi capire come in una regione in cui il trasporto non è semplice di suo e l'auto spesso non è una scelta, ma un obbligo, 90 euro di carburante si accettano anche se sono una presa in giro in confronto ai guadagni dei petrolieri.

Ma purtroppo piove sul bagnato: la regione Veneto sostiene che i proventi dei petrolieri siano da dividere anche con loro, perché in Veneto hanno uno stabilimento che lavora anche il petrolio della Basilicata. Ricordo che il presidente del Veneto fa parte di un partito che si batte per il federalismo, però i soldi dei "terroni" della Basilicata vanno bene. Ottimo, evviva la coerenza, intanto il Tar ha dato ragione al Veneto. Quindi i soldi rimangono fermi, chissà per quanto tempo, conoscendo le tempistiche italiane per gestire queste beghe. Oltre al danno - ecologico -, la beffa - economica -. L'unica cosa positiva è l'occupazione generata dai giacimenti ivi posti.

venerdì, settembre 16, 2011

Ancora riguardo al post di ieri

Eccomi qua, vorrei mettere alcuni puntini sulle i sul post di ieri: non mi sono abbattuto al punto di pensare che nulla si possa fare ed è inutile muovere un dito. Il mio è un invito a scuotersi e muoversi, non è un invito a non tentare di fare niente.

Io sono una persona ottimista, rimango male sentendo che ormai l'Italia non va bene e parlamentari pensano a loro, fanno manovre sui nostri soldi e loro non si toccano nulla. Invidioso? No, non è l'invidia che parla, ma il fatto che si vuole affrontare di problemi dell'Italia senza mettersi nei panni dell'italiano.

In tutto ciò, se leggo fatti di cronaca, vedo come oggi c'è il valore del cellulare, il valore dell'auto potente. A volte anche negli hobby noto come le persone diventano troppo fanatici: quasi non si saluterebbe un amico per una foto, quasi ci si manderebbe a quel paese per una scemata.

Ma, ma questo non deve abbatterci, si deve aver il coraggio di dare il peso giusto alle cose. Un'amicizia vale tantissimo, un oggetto ha un valore economico. Giusto a volte lasciarsi andare con qualche piccola spesuccia per qualcosa che piace, basta capire che si sta comprando un oggetto, non uno status simbol, non un qualcuno che ti fa innalzare nella classifica della società. Quanto alla politica, noi abbiamo la libertà di pensiero: scriviamo e quando possiamo, manifestiamo, con insistenza ma senza mai armare il braccio.

Non sto rimangiandomi la parola detta ieri, penso che la nostra generazione non è preparata perché è distratta da mille sirene ed è abbattuta da troppe cose che non vanno come si vorrebbero. Però sono fiducioso sul fatto che con la forza di volontà, forse si riesce a motivare chi non ci crede più.

giovedì, settembre 15, 2011

"Dio è morto", cos'è cambiato dal 1965



Ricorderete la celebre canzone scritta da Guccini e cantata dai nomadi: ebbene oggi vorrei parlare di questa canzone. Voi penserete che abbia sbagliato blog, ebbene no, non voglio parlarne musicalmente, quindi non va bene il doremifan; citerò i versi della canzone cercando di capire quanto di quel che è scritto è ancora attuale.

Ho visto la gente della mia età andare via lungo le strade che non portano mai a niente, cercare il sogno che conduce alla pazzia nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate, dentro alle stanze da pastiglie trasformate, lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città, essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà 

Purtroppo attualissimo questo problema. Persone che inseguono il sogno della notorietà, il sogno di avere soldi,  di essere qualcuno. Pochissimi ce la fanno, gli altri rimangono al palo e non sempre tutti hanno la forza di riprendersi. Il fenomeno dell'alcol e delle droghe era forte già nel 1965, oggi lo è ancor di più e l'età per iniziare a bere e ad assumere droghe pesanti tende ad abbassarsi pericolosamente.

Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede in ciò che spesso han mascherato con la fede, nei miti eterni della patria o dell' eroe

Difficile credere alla chiesa come guida del cristianesimo, tra i dogmi ormai antichi che ancora resistono, quando la Chiesa stessa non ha ancora chiarito e risolto il problema della pedofilia. 

 perchè è venuto ormai il momento di negare tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,

Paura non so, ma abitudine sì, si è perso il vero messaggio del Vangelo, ci si limita ad andare a messa. In certe parti del mondo invece, c'è anche la paura.

una politica che è solo far carriera,

Oh bhé, si sfonda una porta aperta. Che dite, la politica è ancora far carriera? Mannò, nell'ultima finanziaria si sono pure tagliati stipendi, see come no. Forse oggi questa frase è ancor più attuale che nel 1965.

 il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto  

Attuale anche questo.

Ma penso che questa mia generazione è preparata a un mondo nuovo e a una speranza appena nata, ad un futuro che ha già in mano, a una rivolta senza armi, perchè noi tutti ormai sappiamo che se dio muore è per tre giorni e poi risorge.

Forse questa speranza è oggi un punto poco attuale. Guccini era fiducioso, io lo sono meno. Le persone della mia età forse sono quelle che potrebbero far qualcosa, ma purtroppo superati i 30, ci si comincia a sedere, rimanendo al massimo a pensare "Non è giusto", ma senza la voglia di far qualcosa. Io non mi sento superiore, quando si ha un lavoro, si pensa a tenerselo stretto, il massimo che riesco a fare è scrivere. Ma scrivere non basta, servirebbe appunto una rivolta senza armi, come dice il testo.

Forse i giovani, forse. A dicembre scorso, ci fu una mega manifestazione colorata e pacifica - dopo una prima manifestazione finita in modo violento -, ma io critico il modus operandi, come facevo già quando io ero studente. Serve a poco la singola manifestazione folkloristica, spettacolare, che però la sera finisce e poi nulla per una o due settimane. Si dovrebbe manifestare ad oltranza per sperare in qualcosa.
Oltretutto molti giovani reagiscono in modo negativo, ignorando la politica e quello che avviene. E' giustificabile, non si fa molto per dare speranza a chi domani entrerà nel mondo del lavoro, però forse la protesta deve cominciare dalla conoscenza, sapere quello che accade in Italia e nel mondo.

mercoledì, settembre 14, 2011

Ustica, sentenza storica


Quanto ha decretato la sentenza su Ustica ha un valore storico. I ministeri della Difesa e dei Trasporti condannati a risarcire i parenti delle vittime per 100 milioni di Euro. La motivazione per cui i ministeri sono ritenuti responsabili è il non aver garantito la sicurezza dei cieli italiani all'Itavia, compagnia aerea il cui DC-9 precipitò in mare quella notte. In più i ministeri sono ritenuti responsabili di aver occultato la verità su questa vicenda.

Ci sono voluti 31 anni, ma finalmente è stata decretata la responsabilità dello Stato. Non sapremo mai a causa dei depistaggi cosa avvenne quella notte: si ipotizza un missile lanciato da un aereo francese o statunitense, durante uno scontro con aerei libici. A questo punto, dopo la condanna, sarebbe giusto cominciare a rivelare la verità, anche se questo è impossibile che avvenga: i responsabili saranno coperti per sempre, magari alcune persone che sapevano sono morte col loro segreto.

Io consiglio a tutti una bella rinfrescata su questa vicenda. Ritengo che l'articolo di Wikipedia sia il più esauriente, leggetevi il tutto.

Foto di blugalu, Flickr.

martedì, settembre 13, 2011

Mi hai tradito

Ti ho conosciuto per caso, eri parte di un sistema più complesso. Subito mi sono fidato, ti ho affidato quanto più caro avessi, ho detto "Mi fido di te, vorrei che tu custodessi i miei ricordi, i miei progressi, i miei successi e le mie prove."

In cambio ti ho portato in giro, insieme abbiamo visto l'Italia, dal Brennero fino a spingerci fino alla romagna, volevo portarti anche in Puglia, al mare. E poi saremmo dovuti andare anche in Olanda, sempre insieme.

Mi sono preso cura di te, ho fatto sempre in modo che tu non soffrissi il caldo e il freddo. Io ci tenevo alla tua salute, quindi ogni tanto ti facevo controllare dai migliori esperti, perché so che sei forte ma anche fragile e basta un niente per farti ammalare. Non ti ho mai chiesto di ricordarti cose brutte, non ti ho mai stressato, ti ho insomma trattato coi guanti.

MA TU MI HAI TRADITO. Come hai potuto? Ti volevo portare a prendere il fresco, al Brennero, quando ad un certo punto tu hai smesso di parlarmi. Un controllo e cosa scopro?





Il BIOS non ti vede, harddisk di minchia, nemmeno 3 anni di vita avevi e già ti sei fottuto? Ed io pirla a lanciare benchmark e deframmentarti. Vai a quel paese, fai come ti pare, tanto da domani conoscerò un altro harddisk, verrà lui con me in Olanda, dato che tu hai tradito la mia fiducia. Almeno ridammi più dati possibili, te lo chiedo come ultimo favore, in onore dei bei tempi passati insieme.

lunedì, settembre 12, 2011

Se lo sport diventa scontro politico

Non sono leghista, di solito quando sento certe iniziative extrapolitiche della lega mi vien da sorridere, lasciano il tempo che trovano. Miss padania, le partite della nazionale padana e il giro di padania. Già quel giro che sta creando scompiglio.

Capisco bene che le ultime dal mondo politico fanno arrabbiare: una finanziaria dove sono spariti i tagli alla classe politica, la lega poi non si è fatta molti amici, anzi. Ma arrivare a protestare in quel modo, bloccando una gara mi pare esagerato. Ancora ancora striscioni, manifestare ai lati della corsa, ma interromperla, menare addirittura i ciclisti, è segno di poca intelligenza.

I ciclisti corrono per lavoro, perché in queste corse si prendono dei soldi, insomma fanno il loro lavoro. Chi pensa che il ciclista che corre il giro di padania sia per forza leghista o comunque appoggia a priori le idee della Lega, non ha capito molto.

Vogliono sfogare la rabbia per questa classe politica? In questi giorni si votava per una finanziaria fatta di tagli per i soliti, meglio andare lì a sfogare una ben comprensibile delusione per la classe politica.

domenica, settembre 11, 2011

10 11 settembri

Ho sempre denigrato sul blog gli anniversari su brutti avvenimenti, compreso questo. Ma in un anno con la cifra tonda, ho deciso di rompere gli indugi, ma non parlerò dell'11 settembre in sé: tanti e tanti e ancora tanti parleranno in tutte le salse. Questo è un blog, uno spazio personale, quindi racconterò l'11 settembre come l'ho vissuto io.

Erano le 15, ero in ufficio e ricordo che allarmato arriva un mio collega che a gran voce dice "E' scoppiata la terza guerra mondiale." Quel ricordo ce l'ho impresso oggi come se fosse successo ieri. Ricordo anche la difficoltà a capire cosa fosse successo nel dettaglio, internet era bloccata. Ad un certo punto, sulla pagina di Tiscali, comparve l'immagine di una delle due torri che fumava, era piccola ma già lasciava agghiacciati. Era frustrante oltretutto cercare info e non trovarle, con il web bloccato dalle troppe richieste. Considerate che, con tutte le persone al lavoro e con la rete che non era potente come oggi, tutti i siti risultavano difficili da raggiungere.

Alla fine uscii dall'ufficio sapendo solo che due aerei avevano colpito le twin tower e che una era parzialmente crollata. Quando arrivai in palestra, dove avevo la visita medica, cominciai a vedere le immagini e rimasi sconvolto, finora non mi ero del tutto reso conto di quel che mi stava accadendo. Pensate, non mi ero nemmeno reso conto che fossero morte persone nel palazzo, pensavo che giusto quelli dell'aereo fossero morte. Non immaginavo che i palazzi fossero crollati, insomma scoprii tutto insieme e la stessa cosa successe a tutte le persone che, tornate da lavoro, accesero i tg.

Da quel giorno siamo tutti cambiati, abbiamo molte più paure, paura che possa succedere anche noi. Se gli USA possono venire attaccati così al cuore, figuriamoci se non può succedere ad altri. Ricordo anche la paura che si visse a Milano quando un aeroplano colpì il palazzo Pirelli. Nell'incidente morirono 3 persone - tra cui il pilota -, ma il panico del momento fece temere degli attacchi di ben più alta portata. La metro fu chiusa per timore di altri atti. Questo è solo un esempio di come da allora siamo cambiati.

Negli Usa è tutto blindato ora, mi hanno raccontato che per vedere i principali monumenti vieni controllato come se fossi in aeroporto.

Oggi a distanza di così tanti anni, quei ricordi dei palazzi fumanti e delle macerie che crollano sembrano ancora incredibilmente freschi. Non sembrano passati 10 anni, al massimo 2 o 3. Nelle famiglie delle vittime rimarrà indelebile il ricordo, il dolore e la rabbia per quanto successo.

Oltretutto nelle nostre teste c'è confusione: perché davvero è stato fatto questo? Ci hanno raccontato tutto? Da una parte ci sono i TG che raccontano le cose come vogliono, dall'altra i complottisti che parlano di teorie che a volte sembrano fattibili, a volte sembrano al limite del fantasioso. Insomma tutti si fanno prendere la mano per raccontare le varie versioni dei fatti, ma intanto la realtà è una e troppe persone sono morte per una guerra non loro.

Certo, ci siamo fatti shoccare da questo fatto, ma esistono anche altre realtà di cui la tv non parla o ne parla distrattamente. Nessuno rimane di sasso quando senti di un bus che salta in aria in Israele o di una bomba in Iraq. Quanti hanno pianto per le carneficine in Africa? Ma d'altra parte l'uomo non è un animale perfetto, non è così abile a soppesare gli avvenimenti. Alla fine, in qualunque Stato succedono certe cose, non sono mai good news, ma sad news. Il mio augurio è che prima o poi questo mondo troverà la pace.


Foto di ЕленАндреа, Flickr.

venerdì, settembre 09, 2011

Pietre

Ricordate la canzone che diceva "Se sei brutto ti tirano le pietre, se sei bello ti tirano le pietre". Ecco alcuni esempi della canzone in chiave moderna.

Se non hai un'auto sei uno sfigato.
Se ce l'hai inquini.

Se compri casa sei ricco
Se non la compri e vivi coi tuoi sei bamboccione.

Se ti impegni al lavoro sei stakanovista
Se non ti impegni sei lavativo.

Se non chiami le persone sei asociale.
Se le chiami sei oppressivo.

Se mangi carne sei un mostro senza cuore.
Se non la mangi sei strano e non capisci niente di cucina.

Se ti vesti male sei una strega
Se ti vesti bene sei una puttana.

Se ti vesti male sei sfigato
Se ti vesti bene sei uno che vuole apparire.

Se scioperi sei comunista
Se non scioperi sei un fascista.

Se sei serio sei noioso
Se sei scherzoso sei frivolo.

giovedì, settembre 08, 2011

Se si perde la fidelity card

Quante sono oggi le aziende che fanno fidelity card? Le varie carte che promettono punti, sconti e vantaggi a chi aderisce e a chi acquista i prodotti di tale azienda. I primi a proporle furono i supermercati, poi si passò ai negozi di elettronica ed oggi ormai in qualunque settore, moltissimi negozi hanno carte varie. Servirebbe un porta carte di credito per ospitarle tutte.

E' fin troppo facile aderire a queste fidelity card, basta una semplice iscrizione, fornisci qualche tuo dato ed è fatta. Ma se perdi la carta? Capita che un fottuto ladro ti fotta il portafoglio: tu se lo avessi davanti quante gliene diresti - e quante gliene daresti -, ma intanto sei senza soldi, documenti e carte. Per i soldi te la pigli in biiip, per i documenti è un dito in biiip ma in mezza giornata sistemi la cosa. Ma le carte? Con i punti sopra?

A me non hanno rubato il portafoglio - tocco ferro e gli zebedei affinché non avvenga mai -, però da oggi parlerò delle varie carte fedeltà e spiegherò come fare per poterle riavere, dando anche un giudizio in base alla semplicità e alla correttezza dell'azienda. I giudizi saranno banalmente promosso, laddove il tutto sia fatto in modo corretto e semplice; rimandato nel caso in cui ci sia una burocrazia troppo complessa o nel caso l'azienda se ne approfitti, chiedendo soldi o mettendo troppi paletti; bocciato, laddove tra paletti burocratici e condizioni assurde, fai prima a rifare la tessera a nome di un parente.

CartaFreccia: è la carta di Trenitalia, si guadagnano punti viaggiando sui treni e attraverso offerte con altre aziende partner di Trenitalia. In caso di smarrimento si deve accedere all'area riservata della cartafreccia e trovare il link dove farsi rispedire la carta. La rispedizione viene fatta solo dopo aver viaggiato su un treno delle frecce, intanto si può usare la carta provvisoria stampandola dall'area riservata. Nessun costo, nessuna perdita di punti, scoccia il fatto di dover viaggiare su una freccia, ma per lo meno offrono la possibilità di stampare la carta provvisoria in modo rapido: promosso.

Carta Bottega verde. Con la carta si accumulano punti e si ricevono sconti ed offerte riservate a chi possiede la carta. Per poterla riavere, si deve chiedere in negozio, però se non si ricorda il numero della carta, il negoziante deve risalire a tale numero chiedendo alla sede centrale di Bottega Verde. Se si ha meno di 200 punti, la carta non viene duplicata, si perdono i punti e si è costretti a rifarla da capo. Troppo complessa la procedura e piuttosto ristrette le condizioni: come dire che se non spendi non hai diritto a riavere la carta e devi ricominciare da capo. rimandato.

Nectar. E' la carta per raccogliere punti con varie aziende partner: supermercato, negozi vari, carburante. In caso di smarrimento basta andare sul sito e chiedere la sostituzione. Automaticamente la vecchia carta sarà disattivata, il numero conto cambierà ma nessun punto andrà perso. Procedura semplice e ben spiegata, promosso.

La rubrica proseguirà, segnalate magari qualche carta di cui vorreste sapere le condizioni per riavere il duplicato, in caso di smarrimento, vedo se riesco a trovare qualcosa. Non è semplice perché non tutte le aziende forniscono info sul proprio sito.

mercoledì, settembre 07, 2011

Morto che parla


Ho sentito in radio questa notizia. Una persona sudafricana, scambiata per morta viene portata in obitorio e messa nella cella frigorifera. In sudafrica non si usa chiamare il medico, forse per loro è inutile. Se non sentono il polso, è morto.

E' vero che a volte il cuore smette di battere per qualche minuto o batte così piano che quasi non si sente. Magari usando le strumentazioni di routine se ne sarebbe accorto un medico, ma i familiari hanno subito chiamato l'obitorio. Anche le persone dell'obitorio hanno sentito il polso e via tanti saluti.

Ma lui resuscita - diciamo così - e giustamente la prima cosa che fa è urlare per farsi sentire. E qui è il colpo di scena: le persone che lavorano in obitorio, che ormai dovrebbero essere abituate a stare tra i morti, si prendono un colpo. Capisco che non è un evento normale sentire un corpo protestare dal frigorifero, però scappare dicendo "ci sono i fantasmi" mi pare un comportamento poco professionale. Fatto sta che poi si sono fatti coraggio - e magari dopo aver chiamato gli acchiappafantasmi -, tornano e finalmente tirano fuori l'uomo dalla cella frigorifera, prima che morisse una seconda volta.

Certo, prima di tirarlo fuori sono scappati, hanno pure chiamato la polizia armata. Ma non lo sanno che se spari ai fantasmi non gli fai un baffo? La prossima volta chiamino subito i Ghostbuster. Quanto all'uomo, se io fossi il lui, intimerei ai miei familiari di chiamare un medico prima di spedirmin obitorio, altrimenti quando diventerà davvero un fantasma li tormenterà :-D

martedì, settembre 06, 2011

Maleducazione spiazzante



Ultimamente ho avuto modo di assistere a scene di ordinaria maleducazione, in vari luoghi pubblici. Il posto per eccellenza rimane l'auto, la strada sembra un ring dove conta essere sfrontato, chissenefrega del codice stradale. Il parcheggio, la rotonda, l'incrocio, ecco i luoghi più tipici, ma anche mentre guidi tranquillo puoi trovarti il maleducato. Non è solo questione di non rispettare il codice della strada, è anche il modo come reagiscono alle eventuali proteste.

Esempio 1. Auto ferma in modo che non puoi entrare in una strada. Dopo aver apostrofato per un minuto in modo colorito al guidatore che aveva lasciato il veicolo lì, ecco una donna che guarda me è Mò e chiede se dà fastidio. Al nostro sì, va a spostarla sbuffando, come se fossimo noi in torto. La prossima volta te la faccio saltare in aria, così non ti devi scomodare.

Esempio 2. Bloccato nel parcheggio, alla richiesta di spostarsi, la persona in doppia fila ti manda a quel paese. Scusa se ti ho rotto le scatole, la prossima volta userò i miei razzetti che tengo in auto per aprirmi la strada.

Esempio 3. Fermo al semaforo, attendo ben un centesimo di secondo e già quello dietro si appoggia al clacson per mezzora. Scusa se non sono partito con lo scatto di Alonso, se vuoi scendo e ti do un calcio in culo per farti arrivare a destinazione istantaneamente.

La maleducazione si verifica anche in molti ambiti, forse in auto certe persone tirano fuori il peggio di loro. Per quelli il galateo non serve, sono spacciati. Pensate invece a mettere in auto spuntoni e bombe a mano, saranno più efficaci con i bellimbusti a 4 ruote.

lunedì, settembre 05, 2011

Presidio di Montecitorio



Forse non lo sapete perché il 99 % dei media si è "scordata" di dirlo, ma dal 4 giugno, davanti a Montecitorio, esiste un gruppo di persone che presidia davanti a Montecitorio. Persone di diverse idee politiche, ma unite da un unico obiettivo, persone che sventolano l'unica vera bandiera, il tricolore, senza simboli politici.

Cosa vogliono? Copio e incollo dal loro sito


Riduzione dei compensi di parlamentari e amministratori pubblici di almeno il 50% (i soggetti interessati sono circa 500.000 e non 900 come sbandierano dicendo che non si risolve niente. Questo provvedimento da solo porterebbe ad un risparmio annuo di 12 MILIARDI DI EURO!!!) Riforma elettorale con elezione diretta del candidato (l’attuale legge elettorale è anticostituzionale, FUORI LEGGE) in base all’Art. 56 della Costituzione Italiana “La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e DIRETTO” Scioglimento delle Camere (in quanto all’interno delle attuali Camere sono venuti a mancare i requisiti previsti dagli Art. 54 della Costituzione Italiana) “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge” (e dall’Art. 66 della Costituzione Italiana) “Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità.”

Una persona da oltre 90 giorni sta scioperando per la fame: Gaetano Ferrieri dal 4 giugno ha smesso di mangiare in sostegno della causa. Televisioni di tutto il mondo si stanno occupando del caso, a cominciare dalla CNN e da varie tv di vari stati, come le vicine Austria, Svizzera, Germania; anche le tv di Cina, Brasile e Corea si stanno interessandosi. Ovviamente fa scalpore che in Italia non ne ha parlato quasi nessuno, tranne lo Zoo di 105, unica trasmissione telefonica che ha più volte menzionato questa protesta, appoggiandola e promuovendola. Ho letto articoli nei siti di Vanity Fair, Repubblica, Il Fatto Quotidiano e qualche giornale locale. Tenete conto che ora che sono stati superati i tre mesi sta iniziando a parlare timidamente qualche giornale, in tv non ho sentito nulla. E la classe politica come ha reagito? Leggo sul sito ufficiale della protesta che i politici mediamente hanno sempre tirato dritto.

Nemmeno i vari Bersani e Di Pietro, sempre pronti in Parlamento a fare la voce grossa e a riempirsi di belle parole, non hanno degnato di attenzione il presidio. Chissà se Pannella andrà a trovare Gaetano quando quest'ultimo supererà il record di 96 giorni di sciopero della fame, stabilito proprio dal politico dei radicali. Chissà se Vendola, sempre pronto anche lui a pubblicizzare una politica migliore, lascerà un giorno la sua Puglia per andare a trovare il presidio.

Forza Gaetano, io non vivo a Roma, altrimenti sarei certo venuto a stringerti la mano e a dare coraggio al gruppo che manifesta da 3 mesi.

venerdì, settembre 02, 2011

Schiaffo al figlio, arrestato


Capita di dover arrivare a dare una pappina, uno schiaffo insomma, a fini educativi. Ma ad un padre italiano, in vacanza in Svezia, è andata male: è stato arrestato e condannati a tre giorni di carcere, convertiti poi in obbligo di firma fino al 6 settembre. In Svezia è vietata ogni forma di violenza contro i figli, ritenendo non educativo.

Senza iniziare a parlare di genitori che picchiano ripetutamente i figli, senza voler parlare di abusi o violenze che sono ben altra cosa, voi cosa pensate rispetto allo schiaffo educativo? Se vostro figlio commettesse un fatto che per voi non è educativo, di cui magari avete già espresso il vostro dissenso, ma lui prosegue? Ad esempio se attraversa la strada senza guardare, se spintona un passante, se fa troppi capricci.

Io ero contrario allo schiaffo, lo ritenevo diseducativo, oltretutto una mossa umiliante. Ma oggi vedo genitori che stanno tenendo la briglia troppo sciolta, con il risultato che tra i giovani aumenta la maleducazione e il poco senso per i valori. D'altra parte molti genitori hanno sostituito lo schiaffo con l'urlo, che è totalmente inutile a parer mio. Altri si limitano a dire "Non si fa", senza però tenere il giusto polso per non farsi mettere i piedi in testa.

E allora forse un buffetto ogni tanto, da tenere in caso d'emergenza, può essere utile? In fin dei conti i nostri genitori sono cresciuti così ed anche molti di noi. Insomma oggi mi pare che se dai uno schiaffo, il figlio si deprime. Se va male a scuola si deprime, l'insegnante quasi non può richiamare verbalmente un alunno che scoppia un caso - come è successo a volte -, con genitori che dicono "Poverino" del figlio che va male a scuola, invece che costringerlo a studiare. Forse il problema è la troppa fragilità di questi ragazzini e bambini che si abbattono davanti al più piccolo sasso.

giovedì, settembre 01, 2011

Giappone VS L'Aquila


Guardate le immagini dopo 3 mesi - tre - di cosa è stato fatto in Giappone.

 Non dico che sia tutto tirato a lucido, ma mi pare che molto si sia fatto, molti detriti sono stati rimossi. Insomma come a L'Aquila, no? Lì gli abitanti hanno protestato a lungo per rimuovere le macerie, molti sono ancora gli sfollati: sono passati 2 anni e mezzo dal sisma abruzzese.

Pensate che i politici giapponesi si siano bullati della rapidità? Non proprio, anzi il premier ha dovuto dare le dimissioni per le polemiche in seguito al terremoto e alle troppe incertezze nella gestione dell'emergenza. In Italia lo avrebbero accolto come un eroe, con tempi di ricostruzione così rapidi. Sì ha fatto qualche pastrocchio con la gestione delle centrali dopo lo Tsunami ma noi italiani possiamo accontentarci, tanto anche da noi si fanno degli errori con munnezza o altre emergenze :-D

Foto presa da Giapponizzati.

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