mercoledì, settembre 07, 2011

Morto che parla


Ho sentito in radio questa notizia. Una persona sudafricana, scambiata per morta viene portata in obitorio e messa nella cella frigorifera. In sudafrica non si usa chiamare il medico, forse per loro è inutile. Se non sentono il polso, è morto.

E' vero che a volte il cuore smette di battere per qualche minuto o batte così piano che quasi non si sente. Magari usando le strumentazioni di routine se ne sarebbe accorto un medico, ma i familiari hanno subito chiamato l'obitorio. Anche le persone dell'obitorio hanno sentito il polso e via tanti saluti.

Ma lui resuscita - diciamo così - e giustamente la prima cosa che fa è urlare per farsi sentire. E qui è il colpo di scena: le persone che lavorano in obitorio, che ormai dovrebbero essere abituate a stare tra i morti, si prendono un colpo. Capisco che non è un evento normale sentire un corpo protestare dal frigorifero, però scappare dicendo "ci sono i fantasmi" mi pare un comportamento poco professionale. Fatto sta che poi si sono fatti coraggio - e magari dopo aver chiamato gli acchiappafantasmi -, tornano e finalmente tirano fuori l'uomo dalla cella frigorifera, prima che morisse una seconda volta.

Certo, prima di tirarlo fuori sono scappati, hanno pure chiamato la polizia armata. Ma non lo sanno che se spari ai fantasmi non gli fai un baffo? La prossima volta chiamino subito i Ghostbuster. Quanto all'uomo, se io fossi il lui, intimerei ai miei familiari di chiamare un medico prima di spedirmin obitorio, altrimenti quando diventerà davvero un fantasma li tormenterà :-D

1 commenti:

on 07/09/11, 11:48 ha detto...

ma poveretto. che brutta avventura!!

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