mercoledì, marzo 27, 2013

Un saluto a tutti

Questa settimana e parte della prossima sono super scasinato. Ma intanto vengo a salutare tutti i miei amici blogger, anche se non ho modo di leggere i vostri scritti.

Poi con calma vi racconterò cosa sto combinando in questo periodo, promesso :-D

giovedì, marzo 21, 2013

Mennea, la freccia del sud



Ci sono persone che vanno ricordate perché ci hanno reso orgogliosi di essere italiani. Un grande campione, quando la tecnologia e le scarpe non aiutavano come oggi. Io non ero nato, ma la sua fama è arrivata anche ai miei occhi e alle mie orecchie.

martedì, marzo 19, 2013

Festa del papà e famiglie moderne

Va bene, mi sono sempre espresso con scetticismo con le giornate, le feste comandate e quant'altro. Ma quando sento certe notizie, mi viene da difendere queste feste, se si tratta di difenderle dall'idiozia umana.

Oggi era la festa del papà, altra occasione per far vendere cioccalitini, rasoi, profumi, pantofole e far sembrare che oggi il papà è importante, è un figo, un eroe. Tanto domani tutto torna come prima. Però è bello che almeno i bambini possano sfruttare questa festa per conoscere, per apprezzare e per ricordarsi di uno dei due genitori. Sperando che poi una buona educazione faccia capire che un abbraccio al proprio papà si può dare tutti i giorni.

Ebbene, ormai le famiglie sono più variopinte e può capitare che ci sia una famiglia con due mamme e nessun papà. La genialata delle maestre, per non far sentire a disagio la bambina di un asilo, che appunto ha due madri al posto di una madre ed un padre, è di sostituire la festa del papà con una festa della famiglia.

Peccato che giustamente, altri genitori abbiano fatto notare che per non mettere a disagio una bimba, si mettono a disagio tanti altri piccoli. Inoltre la festa della famiglia esiste già, che io sappia. La verità è che queste idee servono solo a coprire la realtà, a mettere la bimba in oggetto in una campana di vetro. Invece sarebbe stato meglio spiegare la verità, che lei fa parte di una famiglia in cui non c'è un papà da festeggiare, ma a maggio avrà due mamme da festeggiare.

Tanto i bambini non sono stupidi come qualcuno pensa e la bimba in questione ci arriva a capire che la sua famiglia ha una piccola differenza: ma non per quella piccola differenza poi ci devono essere vere differenze perché le due madri possono voler bene alla figlia esattamente come succede nelle normali famiglie; lo stesso dicasi per una famiglia composta da due padri ed un figlio.

Ritengo che certe idee invece di creare ponti, poi portano solo ad alzare muri; invece di creare integrazione, rischia di provocare problemi di sopportazione tra le parti. Ci può essere integrazione quando c'è rispetto delle culture e non imposizioni o cambi. Io ho un padre, faccio gli auguri a mio padre. Tu hai due mamme? Nessun problema, a maggio farai doppi auguri, mentre io ne farò uno solo. Dov'è il problema? Per me non sussiste.

mercoledì, marzo 13, 2013

Habemus papam "tango"

E quindi, da pochi minuti sappiamo che il nuovo Pontefice, Francesco I, è Jorge Mario Bergoglio, classe 1936.

Non lo invidio, prende la guida del Vaticano in un periodo piuttosto difficile, spero bene che cambi totalmente certe brutte pieghe prese da tempo immemore dal Vaticano - salvo pochissime eccezioni -. Oltretutto il nome, Francesco, è un nome pesante, proprio perché invoca il frate francescano.

Eppure, uscendo sul balcone è sembrata una persona umile, un personaggio adatto a stare lì e che forse può dare la sterzata che io aspetto da tempo. Poi si sa, si vedrà col tempo se la prima impressione è quella buona.

Intanto, ripensavo a quante cose sono cambiate tra un habemus papam e l'altro. Lasciando perdere le questioni religiose, vediamo uno spaccato della società.

2013: crisi economica, crisi politica, i social impazzano. Addirittura possiamo dire che è il primo Papa annunciato e commentato tramite tweet, messaggi su FB o Google+. Immagino quante foto avremo con smartphone di chi era lì presente. E' il papa social quindi in un senso tempo.

2005: E' il primo Papa della comunicazione: internet è già una grossa realtà, i canali televisivi sono molti, ancor più le radio. Molti blogger scrivono, sui forum si parla e si commenta.

1978 Attentati vari, rapimento Aldo Moro. Ehm, non essendo nato, diventa dura capire cosa usavano allora. Internet c'era? Mmm non per la popolazione.

Comunque staremo a vedere come si comporterà il nuovo pontefice.

giovedì, marzo 07, 2013

Parco Adriano, un quartiere che non esiste

Da due anni vivo in un quartiere, sorto sulle ceneri dell'area Marelli. Ho comprato casa su bellissime piantine verdi che promettevano ogni cosa: io ho acquistato casa sulla carta insomma, perché era edilizia convenzionata, altrimenti non ce l'avrei fatta. Dopo anni di attese, rinvii, scuse e quant'altro, entro nella casa e il cerchio sembra chiuso.

Ma un nuovo cerchio si è subito aperto, il nuovo quartiere, denominato Parco Adriano, è solo un agglomerato di palazzi senza servizi. Questo succede a causa del solito vizietto: prima si fanno le case e poi con calma si pensa ai servizi, quei servizi tanto promessi e mostrati nelle mappe. Il parco? Per ora è una distesa di terra dove ruspe spostano terra qua e là. Ogni tanto arriva un rinvio a causa della mancanza di terra. Già, quella terra dovrebbe arrivare dagli scavi di un supermercato, che permetterebbe a noi residenti di comprare il latte senza dover usare l'auto. Ma anche quello è in ritardo per noie tra privato e comune.

Voi direte: non usare l'auto, usa il bus. Il supermercato più vicino non è raggiungibile così agilmente con i bus. La verità è che i bus da noi sono una ciofeca. Capisco che la promessa di proseguire il tram - linea 7 - che ferma a due passi dal quartiere fosse fin troppo una bomba. Un po' come promettere ad un bambino che domani glielo compriamo il giocattolo. Ma almeno sui bus, ci vorrebbe maggior capillarità. Invece, l'autobus - linea 86 - non può attraversare il quartiere perché un coglione - come chiamarlo altrimenti - ha progettato male un incrocio, con altri ritardi per sistemare tale incrocio. Altro mezzo, la 51, lo perdiamo per darlo a Precotto, dove probabilmente non bastava avere già la M1, l'86 e il 7: diamo loro anche la 51. Ora per fare 2 km di strada devo prendere due mezzi o fare un giro del cazzo per prendere la 51. Allora questo è il loro modo di promuovere il mezzo pubblico?

E pensare che il sindaco attuale di Milano era venuto nel nostro quartiere, aprendo la ruota come un pavone, facendo la faccia di chi si preoccupa: solite facce di tolla da campagna elettorale. Una volta è passato un assessore dalle nostre parti: hanno parlato solo loro, ogni domanda veniva respinta con risposte più evasive. Per dirvene una: abbiamo portato una proposta per far fare un percorso ai mezzi che possa accontentare tutti, ma loro ci hanno risposto "Ormai gli orari sono stati stampati." Ma santo cielo, volete sentire il nostro parere? Tanto chi fa gli orari sta bello sulla sua mercedes, non gliene fotte un cazzo.

Io ho tentato la via del dialogo, ma ormai è una presa in giro. Allora iniziamo a sputtanare la verità, che la leggano tutti. Se qualche giornalista vuole, mi contatti che qua ho scritto solo una minima parte. Ho ancora qualche bomba da tirare fuori: ad esempio parliamo della piscina che si è trasformata in edilizia privata? Del fatto che certe zone stanno diventando discarica pubblica, dell'illuminazione stradale ripristinata in "soli" 10 giorni, il traliccio della discordia, le case tagliate fuori. Insomma potrei parlare per ore. E se riesco, organizzo pure una manifestazione, anche se a volte per svegliare la gente dal torpore non bastano manco i cannoni.

lunedì, marzo 04, 2013

Corsa, ci ricredo


L'ho provata, ho resistito, ho migliorato, ho faticato, ho sudato e, dopo il trasloco, ho dimenticato. Già, l'ormai famoso cambio di casa mi ha cambiato i ritmi e non ho più trovato la volontà di proseguire.

Ma ora ho deciso di riprendere. Scarpe nuove da corsa, un pantalone per la stagione ancora freschina, cuffie nelle orecchie e si riparte. A sto giro devo evitare gli errori del passato: i giorni sono fissi salvo che torni dal lavoro ad orari molto ignobili, il meteo va ignorato, salvo diluvi universali - potrei sempre nuotare a quel punto -. Inoltre, rispetto alla scorsa volta, stavolta l'allenamento non è un parti e improvvisa: sto intanto seguendo una tabella per novizi perché preferisco non bruciare le tappe.

Finita questa prima fase - due mesetti - farò il test di Cooper e poi sarò pronto a partire con gli allenamenti veri. Per ora mi pongo solo l'obiettivo a raggiungere di nuovo la forma del 2011, poi vediamo se riesco a migliorare. La mia vera lotta non sarà contro la fatica, ma contro la noia: un'ora di corsa può diventare noioso e quello pesa più di un muscolo affaticato; sarà la musica ad aiutarmi, insieme alla variazione di percorsi.

Se adesso vi ho incuriosito o messo la voglia, eccovi questo sito, dicorsa, dove ho trovato qualche info utile per riprendere.

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