martedì, novembre 30, 2010

Vieni via con me, l'ultima puntata



Ed eccoci all'ultima puntata, anche oggi raccolgo una cronistoria dei miei pensieri sulle cose viste in questa quarta puntata.

Subito un elenco delle cose imparate da Fazio in questa trasmissione. Bravo Fabio, ha dimostrato grande serietà ed impegno, non è stato solo una spalla di Saviano, ma ha messo una grande professionalità. La figlia di Walter Tobagi, vittima delle BR, ha letto l'elenco delle cose lasciate dal padre. Molto patriottico l'elenco delle cose di cui si è fatta l'Italia.

Ora è il momento di Saviano: oggi sento molto il suo discorso, si parla di terremoti ed indovinate di quale in particolare. Questo terremoto lo sento così vicino e quando se ne parla, ho come un magone dentro che forse non si è ancora sfogato; di certo porto una ferita ancora aperta. Avrei di che dire riguardo le emozioni che tengo dentro, ma non è questo il post per farlo. Saviano è bravissimo a dipingere l'ansia provata dai parenti delle vittime e dei feriti.

Sottolineo le parole di Saviano: non sono vittime del terremoto coloro che sono morti nella casa dello studente, ma sono vittime dell'imperizia con cui è stato costruito il palazzo. Non c'è nulla che andava in quella casa, è una "bomba ad orologeria", come ha detto Roberto. Oggi quelle vittime meritano giustizia, altrimenti sono morte due volte. Ci sarebbe da dire sulla non gestione del terremoto di L'Aquila, comunque.

Cerco di scrollarmi il magone, il programma va oltre. Ecco le frasi più belle di Enzo Biagi sull'Italia. Dario Fo è di sicuro un ottimo personaggio teatrale, bravissimo a parlare di Machiavelli: quali consigli darebbe lui all'Italia.

L'elenco di quel che Francesco - di Save the Children - ha visto in Ruanda fa rabbrividire, nemmeno quel che si è visto a Bucarest scherza. Ma per vedere povertà a volte basta andare a Torino - o anche in altre città italiane. L'elenco prosegue, Kabul, dove si uccidono bambini e persone come fossero mosche. Ed ora è il momento di Milena Gabanelli.

Il suo elenco non può che essere l'elenco delle cause contro Report: ogni causa sono milioni di Euro di richieste danni, alcuni ne hanno chieste più di una.

Oh ci voleva Elio per un momento distensivo: la terra dei cachi è proprio la canzone che meglio sta in questo programma. Ha vinto Sanremo sta canzone ricordate? Ah no che scemo, all'ultimo secondo ha vinto Ron.

Ora torniamo ad argomenti d'attualità. Cavolo, accompagnare un figlio a scuola a Napoli è un delirio. Qua a Milano il tempo pieno e la maestra di sostegno sono scontati, là invece no. Altro elenco "Dicono che difendiamo i baroni, ma qua sul tetto non ce n'è nemmeno uno". Avrete capito che si parla dei problemi di una ricercatrice, che nel silenzio cercano di portare avanti il carrozzone Italia. A mio parere senza ricerca l'Italia si ferma. Carino anche l'elenco della scuola migliore e quella peggiore.

Cavolo, apprendo in diretta la morte di Mario Monicelli, registra di tanti film di Totò (Guardie e Ladri, i soliti ignoti per esempio), ma anche film come La grande guerra, il marchese del Grillo, ecc.

Dopo un intervento di Don Luigi Ciotti, un toccante elenco di Grasso, procuratore antimafia, che legge di cosa ha bisogno e di cosa non ha bisogno per combattere la mafia. Commovente e graffiante allo stesso tempo, lui e tutti quelli che combattono la mafia sono veri eroi, non certi fantocci della Tv troppo idolatrati.

Dopo Cornacchione, per una sana risata :-D torniamo seri con l'ultimo monologo di Saviano.  E' interessante l'invito di Saviano a svegliarsi, a partecipare, a non accontentarsi di quando si dice "Scegli uno di noi, tanto siamo tutti uguali". Addirittura caccia fuori il listino dei soldi pagati per votare una certa persona e quanto si paga invece per farsi votare. Non penso servano commenti aggiuntivi.

Tra i tanti ringraziamenti di Fazio, a fine trasmissione, uno è dedicato a chi NON ha sostenuto il programma, rendendolo ancor più bello. Ecco l'ultimo Vado via, resto qui. Ironia sul fatto che sanno che sarà quasi impossibile rivedere un'altra trasmissione come questa. E con l'immagine che sfuma, già mi manca quel briciolo di tv intelligente. Non ho mai visto così tanta tv in questo periodo, ora però ritorno alla mia solita media bassissima di minuti davanti la scatola d'immagini.

lunedì, novembre 29, 2010

Teorema della coda



Il lettore tipico del mio blog mediamente lavora, studia o cerca lavoro. Insomma, per un motivo o l'altro, la giornata va via per un'attività. Ma a volte succede che capiti l'occasione per fare un esame, o magari andare in posta o ancora in banca. Poi il supermercato è la seconda casa, bene o male spesso siamo lì.

Qual è l'elemento comune di questi luoghi? L'attesa, tutti dietro ad aspettare pazientemente - o meno pazientemente - il proprio turno. Alzi la mano a chi non sia successo però di uscire alle 7 della mattina, andare dove fanno i prelievi di sangue, magari entri dicendo "Chi vuoi che ci sia alle 7 della mattina". Nemmeno finisci la frase ed ecco 50 persone, mannòòò. E poi osservando bene, ti accorgi che metà di loro hanno capelli bianchi o il bastone o molte rughe. Sono loro, i pensionati, che pur avendo una giornata a disposizione, te li ritrovi lì, perché tanto loro non hanno il sonno nostro e quindi si sono alzati mezzora prima di te. E così ti siedi sconsolato, tu dovrai correre poi, loro con calma andranno a fare la spesa e poi torneranno a casa, con tutta una giornata da utilizzare.
Oppure devi andare in banca, che già apre alle 8.30 e quindi sai che è importante fare in fretta per non tardare in ufficio. Dici "Mi presento 10 minuti prima", ma quando arrivi, almeno 4 5 anziani sono già lì. Potrebbero venire alle 10 ed invece no, sono lì dalle 8. E tu aspetti anche lì sconsolato. Mercoledì addirittura si è creato il panico per entrare. Lì c'è la porta che chiede le impronte per poter accedere alla banca, ma se la sciura va coi guanti, può stare tutto il giorno che la porta mai ti aprirà.

Ovviamente il numero di anziani e la lentezza di questi è proporzionale alla fretta che avete. Fate un test, andate al supermercato un giorno che non avete fretta e potreste stare anche due ore lì: lo troverete vuoto, sentirete pure l'eco per quanto non c'è nessuno.

Allora, ogni volta che mi succede, io sentenzio ciò: quando sarò capo supremo del mondo, uno dei primi provvedimenti sarà inserire gli orari riservati a chi lavora o studia, gli altri, specialmente i pensionati avranno accesso ad uffici vari e supermercati dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 17. Oltre questi orari, non saranno ricevuti :-D E dopo avervi allietato - spero - la giornata con questo nuovo teorema, vi auguro buona settimana e occhio alle code :-D

Foto di macfacinar, Flickr.

sabato, novembre 27, 2010

Video della settimana - Beautiful e politica




Dopo il video di Beautiful, ecco il video che racconta in 5 minuti 20 anni di sinistra. Secondo me certi intrecci nemmeno gli autori di Beautiful li avrebbero mai pensati: mi è risultato più semplice capire la soap :-D

Ma quelli di destra ridano poco, ce n'è uno anche su 17 anni di Fini e Berlusconi.

Il bello è che ridi, poi ti accorgi che non è una soap, ma è l'Italia; in quel momento smetti di ridere.

venerdì, novembre 26, 2010

La fontana



C'era una volta una fontana, che forniva acqua a tutta una città. Buttava litri e litri d'acqua, veniva usata per abbeverarsi, per lavare, insomma per tutti gli usi che si possono fare con l'acqua. L'acqua arriva alla fontana tramite un tubo, collegato al ruscello.

Un giorno successe che da un tubo fu fatta una diramazione verso una casa privata. I cittadini non capivano, perché quella persona poteva avere una diramazione della fontana direttamente in casa sua? Ma così non verrà utilizzata troppa acqua del ruscello? Insomma, tutti i cittadini si fermarono a dialogare su questa novità che ha lasciato spiazzato tutti.

Difatti, dopo alcuni giorni, l'acqua del ruscello diminuì, la fontana ora stava prendendo molta più acqua. Il rischio che il ruscello alla lunga si proscugasse era davvero concerto. "Si deve fare qualcosa", disse il "Capo" della città, che così prese una decisione.

Al mattino, la massaia portando i panni a lavare alla fontana, si accorse che il flusso verso la fontana è diminuito. Ma perché? Cos'è successo? Chiese ad un  anziano, appena arrivato per abbeverarsi. Subito si formò uno stuolo di persone che parlottò su questa novità. Uno di loro prese un giornale sotto al braccio: è il quotidiano di riferimento di quella città, che fornisce tutte le notizie. Il signore mise gli occhiali e lesse questo titolo

Ruscello a rischio, tagli al flusso alla fontana

I commenti non mancarono. "E' colpa di quella diramazione del tubo". "Ma di chi è?". "Bhé, anche lui ora avrà il taglio". Invece no, il taglio lui non lo subì perché il rubinetto stava dopo la diramazione, quindi lui accedeva a tutta l'acqua proveniente dal ruscello. Difatti il problema del ruscello si ripropose e la stampa locale cominciò a teorizzare di un nuovo taglio. Ma la gente comincia a non starci più.

Molti cominciarono a chiedere spiegazioni ufficiali su quel tubo aggiuntivo che ha in un certo senso rotto l'equilibrio, ma non arrivò alcuna risposta se non solite scuse tipo "Non è un piccolo tubo a fare la differenza", "Il problema siete voi che consumate troppo" o altre frasi tipiche per depistare il tutto. Un signore, panettiere, un giorno organizzò una manifestazione e mostrò alla gente foto con il rubinetto del misfatto, quello che ha fatto diminuire il flusso alla fontana. Ebbene la gente sgranò gli occhi nel notare come il tubo aggiuntivo fosse stato messo prima del rubinetto. E' un'ingiustizia tuonò la folla, domani vedrai che casino verrà fuori.

Ma il giorno dopo il giornale locale cacciò ben altro titolo.

Pane avariato, panettiere sotto accusa

La città si spaccò in due, c'erano persone che sostenevano che il panettiere è un poco di buono, sicuramente sarà stata un falso la foto del rubinetto mostrata, vai a fidarti di chi ti vuol vendere il pane avariato. Ma c'era anche chi lo difendeva, sostenendo che fosse solo un modo per incastrarlo. L'ambiente si cominciò a surriscaldare tra le due fazioni, al punto che la polizia dovette dividere le parti. In tutto questo clima di marasma, il problema del ruscello continuava a peggiorare, è come se quella casa privata, approfittando della distrazione di tutti, cominciò a pompare più acqua ancora. E così, mentre la gente era ancora distratta dallo scandalo del pane, si decise di diminuire ancor di più il flusso d'acqua verso la fontana.

Il giorno dopo si ritrovò la città ad osservare davanti alla fontana, gli effetti dell'ennesimo taglio. Come laverò i miei panni, chiese una massaia, con così poca acqua. Mi ci vorrà il triplo del tempo a riempire le bottiglie, commentò un altro. In tutto ciò però, anche se con un problema comune, la città ormai era divisa. Qualcuno addirittura cominciava a difendere la scelta, accusando a destra e a manca. "Tu per i panni usi troppa acqua", "Ma va, sei tu che per lavarti usi 20 litri d'acqua e tanto puzzi più di prima". Il quotidiano, ormai palesemente schierato col capo della città pubblicò un ipotetico studio sui consumi esagerati di certe persone, ovviamente senza citare i consumi della casa privata, che continuava ad attingere col suo tubo a se stante come nulla fosse.

Quando le persone arrivano al limite cominciano a perdere la calma, così un gruppo di ragazzi, fortemente decisi a voler sistemare le cose, cercarono si accedere al rubinetto, ma trovarono la polizia, finora tranquilla, in assetto antisommossa, che respinse senza troppi complimenti i giovani. Il solito quotidiano scrisse un articolo al vetriolo contro i manifestanti

Attacco alla fontana da parte di giovani, il loro è stato un atto violento e sconsiderato. In fin dei conti il capo della città ha tagliato l'acqua per salvare il ruscello e questo è il ringraziamento. La prossima volta la polizia manganelli più forte, se lo meritano.

La fine della storia per ora non ce l'ho, portate pazienza perché mi serve ancora l'ispirazione - se così la posso chiamare - per scoprire come proseguirà la storia e se la città riavrà la sua acqua. Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale. La foto è puramente figurativa, non c'è riferimento alcuno al luogo della foto.

Foto di Wolfango, Flickr.

giovedì, novembre 25, 2010

Fermiamo questo sciacallaggio giornalistico

Siamo a novembre, quella povera stella di Sarah è da molto tempo in un mondo migliore. In 2 mesi nulla è cambiato per i giornalisti, ormai ovunque ti giri, tutti parlano della vicenda di Avetrana come se fosse il bar sport. Non si guarda in faccia a niente, ci sono scoop improbabili, interviste con tutto il paese e quanto di più può fare scena.

Alzi la mano chi vuole ancora assistere a questo spettacolo, vedo tutte le mani abbassate, ottimo. Tra l'altro, quanti minuti preziosi sprecati per questa vicenda, con così tante notizie importanti che meriterebbero più attenzione.

Io pensavo ad una lettera a nome di chi sarebbe interessato, da inviare alle principali redazioni dei giornali, per chiedere di finirla con questo sciacallaggio giornalistico, tanto non interessa nessuno. Allora, chi ci sta? Prepariamo un testo insieme.

mercoledì, novembre 24, 2010

Il Papa apre al preservativo

Si prevedono nevicate oltre il metro in Sicilia, questa notizia farà venire la neve anche d'estate. Il Papa apre al preservativo, seppur in un singolo caso, ovvero per le prostitute.

Forse ha deciso di aprire proprio col caso più spinoso, perché così pare che stia anche giustificando la prostituzione, insomma qualcuno potrebbe interpretare male questa, che pure è un'apertura storica. Io avrei aperto all'uso del "goldone" in primis contro malattie come l'AIDS, considerando quante persone ancora si ammalano di questa malattie, specie in zone dove c'è poca informazione a riguardo. Ritengo più importante che una coppia sposata possa fare l'amore senza temere l'AIDS, piuttosto che venire incontro a persone che fanno sesso con una donna, pagandola.

Spero che questo sia solo il primo di una serie di passi avanti, anche se purtroppo prevedo tempi ancor più lunghi. C'è da dire che qualche anno fa il Cardinal Martini apri al profilattico per combattere l'AIDS: se il suo "capo" lo sentisse :-D

Successivamente è arrivata una nota che spiega che il Papa non giustifica "l'esercizio disordinato della sessualità" - in parole povere la prostituzione :-D -, ma è un fatto morale per evitare contagi di malattie. Questa frase non calma le mi obiezioni, anzi le accentua. Perché una "professionista del sesso" può farlo usare, mentre moglie e marito no? Non capisco davvero la discriminante.

Colpo di scena però arriva il giorno dopo. Eeeeh, sembrava strano, difatti c'è un errore di traduzione. Il Papa ha parlato non di prostitute, ma di prostituti; nelle traduzioni, si è perso l'aspetto del maschile. Comincio a capirci sempre meno, ma perché i prostituti sì e le prostitute no? Insomma, Pontefice, ci illumini.

martedì, novembre 23, 2010

Vieni via con me, terza puntata



Anche ieri una puntata molto interessante. Questi alcuni pensieri sparsi scritti mentre guardavo la puntata.

Nel monologo Saviano ha spiegato che, al contrario di quanto detto, il problema rifiuti in Campania non è stato mai risolto, addirittura ci vorrebbero più di 50 anni per smaltire una montagna di rifiuti alta più dell'Everest. La cosa più incredibile è che, al contrario di quanto si pensa, ci sono rifiuti di aziende del nord, altamente tossici. E la gente pensa che sono sporchi, non sanno raccogliere i rifiuti, li buttano dalla finestra, mamma mia quante se ne dicono. Di certo i quintali di copertoni, materiali radioattivi e quant'altro non li producono nella case dei napoletani. Le aziende portano tutto lì e poi magari dicono "Guarda, non sanno risolvere il problema rifiuti".

Giusto ricordare che a distanza di così tanti anni, la strage di Brescia non ha ancora un colpevole, intanto però sono morte delle persone.

Arriva il momento di Maroni, che legge l'elenco dei successi contro la mafia. Cito questa cosa solo per la cronaca.

Gran brutto caso quello di Cucchi e chissà quanti casi simili ancora non sappiamo. Ecco altri elenchi, letti da uno degli operai saliti sulla gru a Brescia e da un rifugiato politico del Congo; quello sulle carceri è un bollettino di guerra.

Dopo due risate con Guzzanti - grande Corrado :-D -, ecco la Bonino che legge un elenco sulle donne, molto interessante. Tra le tante cose, sono rimasto sorpreso di scoprire che il delitto d'onore è stato tolto nel 1981: a voi ogni commento. Altro elenco di Susanna Camusso: pensieri delle donne che lavorano. Tra i tanti, mi è rimasto impresso Ho firmato un foglio di dimissioni in bianco. Previene la gravidanza oppure sarò carina per quel lavoro?. L'8 marzo donne - ed anche gli uomini - facciano una mega manifestazione, invece che andare al ristorante o in discoteca. E poi la ripetano il 9, il 10, l'11 finché qualcosa non cambia davvero.

E' il momento di David Anzalone, comico portatore di handicap. Riesce a dare messaggi seri, strappandoti un sorriso, davvero un grande.

Secondo monologo, Saviano parla dell'iniziativa di Don Giacomo, fondatore del "Progetto Sud", per portatori di handicap. Avevo sentito parlare di questo progetto, come sempre Roberto Saviano mi ha spiegato tantissimi aspetti che non conoscevo.

Ed ecco il finale, questa mi ha toccato nel vivo

Vado via perché questo paese ha perso una città come l'aquila
Resto quiperché voglio fare di nuovo una passeggiata al centro dell'Aquila 

lunedì, novembre 22, 2010

Ho guardato Striscia



L'altro giorno ero a casa di Mò e stavamo guardando Striscia. Ultimamente boicotto programmi come Striscia e le Iene perché mi fanno imbestialire quando sento certe storie all'italiana. Poi mi dà fastidio che oggi se vuoi sperare di essere ascoltato, non devi rivolgerti alla polizia, nemmeno al comune o altri uffici pubblici. Chiama Striscia e le Iene, fai prima con loro. Potresti provare anche con altri programmi, ma ci sono certi che più che dire non è giusto, non è giusto, non fanno. Che una cosa non sia giusta, lo so da solo, senza bisogno di qualcuno che me lo confermi.

Ma torniamo a noi - sono troppo prolisso -, tra i filmati di ogni tipo ed imitatori bravi misti ad improbabili comici che da anni fanno la stessa gag, ecco un servizio che mi ha colpito. Una signora a Padova ha la casa vicino ai binari, il paese è dall'altra parte. La cosa tragicomica è che pure il cancello della casa con la cassetta delle lettere è dall'altra parte. Ecco, il ponte pedonale gliel'hanno chiuso, quindi o si fa 2 3 chilometri, oppure attende che la nuova strada sia finita. O magari, le sia sistemato il ponte.

Poi ecco arrivare la Polfer. Oooh penso io, adesso si sbatteranno. Macché, fanno storie per la telecamera ed in piena risposta, mettono le catene al cancello dove sta la posta, così che alla signora non venga in mente di attraversare il cancello. Evito di dire cosa penso di tutto ciò, mi limito a fare una domanda retorica, dalla risposta scontata. In Italia si pensa più a pararsi il sedere o ad aiutare l'utenza? No dai, non perdete nemmeno il tempo a rispondermi.

Ecco, lo sapevo che non dovevo vedere Striscia, ora ho la vena della rabbia che pulsa. Se volete arrabbiarvi con me, ecco il video del servizio. In alto invece, uno stralcio di Banana Joe. Quante volte ci sentiamo in situazioni simili? :-D
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_11_more13.flv

sabato, novembre 20, 2010

Video della settimana - Cartoni animati



Sempre sospinto dalla malinconia dei cartoni dell'infanzia, oggi farò venire la malinconia anche a voi :-D

venerdì, novembre 19, 2010

Ah maledetti ricordi - I cartoni



Facebook oggi mi ha fatto salire la malinconia, per l'iniziativa che sta girando di far mettere ad ognuno di noi, al posto della foto, un'immagine dei cartoni preferiti. E così i miei amici improvvisamente sono diventati delle icone dei miei "eroi di cartoni". Io in questo momento, ad esempio sono Lupin III.

Già Lupin, forse i più piccoli non sanno che una volta non era su Italia 1, ma Italia 7 - o Odeon, non ricordo - e la sigla non era Lupin Lupin, l'incorreggibile, ma "Chi lo sa che faccia ha, chissà chi è, tutti sanno che si chiama Lupin". Una delle mie prime fisse, insieme ad Holly e Benji. Oggi si scherza sul campo che era lungo svariati chilometri e sembrava sorgere su una collina, ma al tempo guardavo le partite di Holly e  con la stessa foga con cui ho seguito l'Italia ai Mondiali 90. Rimanendo in tema sportivo, che dire della nuova giocatrice, Mila il suo nome è, e talento ne ha per tre. Quella palla che prendeva certe schiacciate da farla diventare ovale, chi cercava di prenderla rimaneva tramortito per un'ora buona.

Vogliamo parlare di Conan? Ma che barbaro, dico Conan il ragazzo del futuro, che facevano su Italia7. O ancora Capitan Harlock? Potrei andare avanti oltre per chissà quanto. Invece oggi girano certi mostri giapponesi che si danno colpi proibili, bambini che combattono i mostri o sonori combattimenti fatti a colpi di carte. Allora meglio vedermi il Texas Hold Em, almeno quelle carte sono più interessanti. Questa è la roba che si sbambano i bambini di oggi, sempre che non sbaglino canale e si ritrovano con telefilm adolescenziali, programmi d'intrattenimento per massaie o chissà che altro. Che tristezza.

giovedì, novembre 18, 2010

Imparare dal passato

Oggi vi racconto una storia, ben descritta su informareXresistere, la storia di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, condannati nel 1927 alla sedia elettrica per rapina ed omicidio, mai commessi. La condanna dei due fu viziata da un pesante pregiudizio degli statunitensi verso gli italiani. Negli anni 20 gli italiani emigranti erano visti come oggi magari noi vediamo i rumeni.

La cosa più schifosa di quella vicenda fu che il giudice stava candidandosi come governatore del Massachussetts, quindi voleva guadagnare voti cavalcando l'odio degli statunitensi contro gli italiani. Ovviamente negli USA hanno la condanna a morte facile e così Nicola e Bartolomeo pagarono con la vita il clima di razzismo che c'era intorno agli italiani.

Oggi siamo nel 2010, cosa possiamo imparare da quel fatto triste? Innanzitutto è l'ora di capire che la pena di morte è una soluzione: lo Stato non può permettersi di vendicare - perché questa è vendetta, non giustizia -un omicidio con un altro omicidio, lo Stato deve essere sopra le parti. Inoltre, i casi di errore sono parecchi, insomma ritengo da Paese incivile adottare tuttoggi la pena di morte. Anche quando sento di mostri che uccidono persone indifese, non chiedo mai la pena di morte, ma l'ergastolo, anche perché il carcere a vita è peggio di una condanna capitale. Chi commette reati brutti, deve avere il rimorso di tutta la vita, stando in una cella di pochi metriquadri. E se domani si scopre che è innocente, potrà almeno uscire, un condannato a morte purtroppo non può tornare in vita.

Ancora oltre, l'altro fatto che fa riflettere è la questione stranieri. Io sono sostenitore della legalità: chi ruba o uccide deve essere rimandato allo Stato d'origine. Tutte le persone pericolose dovrebbero essere messe al confine. Ma chi è in Italia per lavorare deve essere accolto. La si pianti di dire che rubano lavoro perché gli extracomunitari fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare.

L'altro giorno sentivo al TG di quei lavoratori a Brescia - ma anche in altre città -che sono saliti sulla gru per avere il permesso di soggiorno, tenendo conto che al tempo loro hanno pagato una sanatoria ed ora sono trattati come clandestini. Chissà cosa direbbero oggi Nicola e Bartolomeo, assistendo a questi avvenimenti.

martedì, novembre 16, 2010

Arenaways, la concorrenza arriva sui binari


Trenitalia finora ha trovato ben poca concorrenza, fatto salvo per poche linee regionali. Spesso le piccole aziende private lavorano insieme a Trenitalia: quest'ultima difatti le cede la gestione di alcuni suoi servizi regionali.

Arenaways invece è la prima società che farà concorrenza vera, sulle linee Milano Torino via Novara - Vercelli e Milano Torino via Alessandria - Pavia. Gagliarda l'idea di andare da Milano a Torino, utilizzando una linea alternativa, di sicuro permette di raccogliere un bacino clienti buono. Per i dettagli vi rimando comunque ad un articolo esplicativo su Trainsimhobby.

Quindi, dopo l'attesa un po' più lunga del previsto, alcune polemiche tra Arenaways e RFI, finalmente lunedì il servizio è partito. Io sono ben sperante per questa nuova compagnia perché la concorrenza può solo fare bene. Finché un'azienda gestisce da sola il servizio, non deve troppo badare ai prezzi, alle offerte e alla qualità del servizio. Insomma, come tra le compagnie aeree c'è la lotta alla tariffa più bassa e al servizio migliore, è giusto che anche per i treni ci sia questa cosa.

Peccato solo per il giallo delle fermate, questa storia che ora possono fare Milano Torino senza fermate intermedie, per una questione di contratto regionale, mi fa strano, io spero che presto si possa cominciare il servizio pieno dell'anello.

In bocca al lupo Arenaways.

Foto di Andrea De Berti (trea2008), Trainsimhobby.

lunedì, novembre 15, 2010

Vieni via con me, la puntata di oggi



La seconda puntata di oggi è bella come la precedente. Tra i temi toccati, mi ha molto colpito quello sulla Englaro e Welby. Ho potuto risentire la lettera di Piero Welby, molto toccante.

I loro casi sono stati strumentalizzati, trasformati in meri casi politici. Non voglio dire oltre, Saviano è stato bravissimo ad affrontare l'argomento, come sempre. Ho molto apprezzato anche il suo monologo sulla mafia, bravissimo.

Tipi da treno





Se per i primi 22 anni di vita, contavo sulle dita di una mano i viaggi in treno, dopo è totalmente cambiata la tendenza. E così ora faccio almeno un viaggio al mese di lunga durata - circa 5 6 ore - per motivi amorosi. Poi ogni tanto ci scappa anche il viaggio extra, tra il fatto che sono pure appassionato di treni e tra il fatto che ogni tanto faccio qualche raduno con le persone di Trainsimhobby. Viaggiando quindi con una certa frequennza, ho avuto modo di osservare le persone e fare dei profili tipici da treno.

C'è l'attacca bottone, un classico. Da una scemata tipo "Chissà se arriva in orario", "Che brutto tempo" o affini, attacca parlarti della sua vita, da quando stava nel grembo della madre fino a due minuti prima di salire sul treno. E non è un dialogo, perché in un dialogo si parla in due, mentre qua appena tenti un commento o una risposta, già lui sta sparando altre migliaia di parole. Ocio, a me piace quando la gente attacca bottone, purché ci sia il senso della misura.

C'è invece l'irritabile. Anche solo respirando, comincia a guardarti con quell'aria che quasi vorrebbe dire "Non puoi respirare più piano?" Figuriamoci se ti alzi, lì sei schedato. Non ti azzardare poi a parlare al telefono o tirar fuori qualcosa, arriva a sbuffare peggio di una locomotiva a vapore.

Quello che ti vuole offrire biscotti e affini. O che carino, sembra un tipo positivo, ma attenzione perché ci sono quelli che, se osi rifiutare, insistono e minacciano di offendersi a morte se non prendi almeno un biscotto, fa niente se sei a dieta o se sei allergico: zitto e mangia.

Cellulare. Ci sta che un telefono suoni, anche se sarebbe meglio se la suoneria fosse bassa. Ci sta parlare al telefono, ma magari con un tono adeguato. Ecco invece troverai quello con la suoneria più truzza del mondo che quando parla, pare abbia ingoiato un megafono per quanto parli forte. E tu, anche se non vuoi, scopri un quarto della sua vita e gli affari suoi e di tutta la sua famiglia, cugini compresi.

Cellulare 2. C'è chi invece non usa il cellulare per telefonare, ma si mette con gli amici ad organizzare il campionato nazionale di suoneria truzza, in cui tutti insieme fanno sentire l'ultimo tunz tunz scaricato ieri, il tutto accompagnato da risa e urla.

Ma cos'è sto rumore disumano? Stanno sventrando un bambino? No, è solo l'ennesimo "pargolo" che piange per chissà quale capriccio e i genitori o non reagiscono, o urlano più di lui senza nulla ottenere.

Già ma parlo degli altri, ed io come sono? Io sono quello che si siede, legge il suo giornale, gioca al Nintendo, ascolta musica e vede filmati - tutto con le cuffiette -. Se ho fame prendo gli spuntini, se ho sete bevo. Insomma, il mio zainetto e tipo quello dell'ispettore Gadget, non mi manca nulla :-D

sabato, novembre 13, 2010

Video della settimana - Elaborazione di Renault 4



Ecco come elaborare e trasformare una Renault 4, che lavoro da certosino :-D

venerdì, novembre 12, 2010

Una voce fuori dal coro



In questo periodo la Chiesa è al centro di molte polemiche, tra dichiarazioni da medioevo sulla famiglia e sui gay, accuse di  pedofilia e chi più ne ha più ne metta. Però oggi ho letto di un'iniziativa del cardinale di Milano Tettamanzi, che è una voce fuori dal coro.

Lui già tempo fa istituì una sorta di fondo in sostegno delle famiglie senza lavoro. Oggi ho letto sul corriere che il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha deciso di vendere dei libri antici e delle icone, per raccogliere soldi da mettere in questo fondo. Penso sia una pecora nera, uno dei pochissimi che ha capito il senso vero del ruolo che ricopre.

Magari anche il Papa potrebbe cominciare a vendere cimeli ed aprire i forzieri, per aiutare concretamente chi ha bisogno: al tempo Gesù, Pietro e Paolo non vivevano nell'oro. Intanto mi complimento con questo cardinale, che già stimavo per altre iniziative concrete.

Foto di town called malice, Flickr.

giovedì, novembre 11, 2010

Teorema della precisione

Dopo il successo del teorema dell'ascensore, oggi vi illustro il teorema della precisione. Se fai una cosa alla cavolo, senza impegno, svogliato, nessuno ti dirà niente, magari qualche piccola osservazione ma niente di più. Anzi beccherai persone che ti faranno i complimenti, dicendo che di meglio loro non avrebbero potuto fare. Insomma un successo con poco sbattimento.

Invece se fai le cose precise, con un impegno pazzesco, un piano studiato giorni e giorni, una precisione che manco gli svizzeri hanno e una pignoleria tale che persino un tedesco direbbe "Ma daiii", ecco che allora uno stuolo di persone inizierà a fare a gara a trovarti i difetti anche laddove non ci sono.

Ma quella cosa non potevi farla un minimo minimo così? Sì bello, però c'è un qualcosa che si potrebbe migliorare. Critiche vaghe senza andare sul concreto, oppure richieste bislacche impossibili.

mercoledì, novembre 10, 2010

Dallo shock dei numeri negativi alla riforma scolastica



Arrivi a scuola, come tutti i giorni, fai le elementari. Un giorno la maestra scrive alla lavagna

5 - 7 =

Bambini, quanto fa? Il bimbo che deve sempre essere in mostra, si alza e con orgoglio dice "Non si può maestra". Io penso che è esatto, così ci hanno detto un anno fa. E qui invece, colpo di scena, la maestra scrive -2. Come -2? Allora ci hai preso per il c--- per un anno???

Questo è il primo shock che prende un bambino, cui ne seguiranno altri, di cui l'ultimo lo prendi alle superiori, quando scopri che 10 : 0 non fa impossibile, scritto magari in rosso,  ma +infinito, con tanto di grafico.

Chi di voi non ha ricordi di esperienze del genere? Io capisco che sono cose complesse a volte, ma cavolo dimmi che è argomento del prossimo anno, dammi un accenno veloce, ma non mi confondere le idee. Da quel momento, ogni volta che un prof torna su una materia per rispiegartelo, tu sei lì che pensi "Che succede ora, un altro mito da sfatare?" Poi certe cose le rifai 3 volte (Elementari, medie e superiori). Tra l'altro perché ripetere certi concetti 3 volte? 2 penso siano più così sufficienti, altrimenti rischio che oggi una persona sa benissimo i 7 re di Roma, ma se gli chiedi chi è stato il primo presidente della repubblica italiana, magari fa scena muta.

E allora rivoluzione della scuola. Le elementari le lasci così, salvo che non mi prendi in giro dicendo in prima e seconda una cosa e poi cambiando spiegazione in quarta. Le medie le farei di 5 anni, fregando due anni delle superiori, per fare un programma di cultura generale a menadito. Le superiori - di lunghezza variabile - devono essere propedeutiche alla professione o all'università. Vuoi vedere che così ottieni

1 chi esce dalla scuola sa fare un mestiere
2 chi va all'università è più preparato
3 mi sa dire il primo presidente della Repubblica e non mi sbaglia il congiuntivo :-D

Allora mi fate ministro dell'istruzione? :-D

Foto di Iguana Jo, Flickr.

martedì, novembre 09, 2010

Ancora su Saviano in Vieni via con me




Ecco uno spezzone dedicato a Falcone.


Per il resto ecco una frase bellisisma


...resto perchè sono Italiano!!

... resto perchè voglio vedere lo Stato conquistare il Sud!!

... resto perchè voglio vedere il Tricolore conquistare il Nord!!

Le gomme invernali e Milano



Innanzitutto, per chi non fosse di Milano, premetto che da un giorno con l'altro è spuntata una legge che obbliga a montare gomme invernali per spostarsi sulle arterie extraurbane, tipo Cassanese, Padana superiore e tante altre. In alternativa alle gomme, si deve tenere in auto le catene da neve.

Questa decisione ha portato molte file di automobilisti dai gommisti, che penso abbiano fatto un salto di gioia alto come il palazzo Pirelli; ho visto nelle persone un volto pieno di dubbi degni dell'Amleto. Gomme invernali o catene, questo è il problema. Qualcuno ha anche borbottato, dicendo "Magari potevate dirlo con un pelo di anticipo". Domenica arriva la notizia che la provincia ora tentenna su questo provvedimento, facile pensarci dopo che quasi tutti si sono dotati di gomme. Tra l'altro 02blog solleva dubbi sulle sanzioni. Difatti lunedì ecco che arriva il dietrofront ufficiale. A Varese invece il provvedimento rimane, ma se c'è sole niente multe. Vedo già vigili discutere con gli automobilisti: "C'è il sole", "No, ci sono un po' di nubi".

Le gomme invernali - che molti chiamano erroneamente da neve - danno una miglior aderenza d'inverno, non sono utili solo quando nevica, ma anche in generale con temperature basse. Fatta questa premessa, debbo dire che come solito le cose sono state fatte un po' alla carlona. Perché non pensarci prima, magari a settembre, a fare un provvedimento del genere? Magari ci metti un incentivo, forse chiedo troppo, ma almeno un preavviso maggiore sarebbe stato gradito.

Foto di Lullaby71, Flickr.

lunedì, novembre 08, 2010

Guardate Saviano e Fazio, altro che GF




Stasera faccio imbestialire qualcuno, ma non mi tange. Accendete il cervello, spegnete il Grande Fratello e guardate Vieni via con me di Saviano e Fazio. Potrete per una sera vedere un programma intelligente, fatto da persone intelligenti. La tv per una sera avrà la serata di gloria trasmettendo immagini degne. Si riflette, si spiega, ma si ride anche, con Benigni.

Io lo sto guardando or ora, debbo dire mi ha molto impressionato il monologo di Saviano, che ha parlato anche di Falcone. Una persona molto di cultura, io non capisco a volte come mai sia così criticato.

Oggi c'è la prima puntata; se non lo censurano andrà in onda ancora per altre tre puntate. Io consiglio a tutti di guardarlo con gli occhi, le orecchie, ma anche col cervello, perché questo non è un salottino dove parlare di ovvietà, di boiate a caso. Quindi questa volta il cervello è richiesto, ricordatevi di accenderlo.

Wifi libero, alleluja



Voglio inni di gioia e squilli di tromba. Finalmente forse anche in Italia riusciremo ad avere una rete Wifi come si deve. Non pretendo di avere una roba in stile Stati Uniti, che pure mentre aspetti il bus o sei in un bagno pubblico puoi usare il WiFi. Ma almeno quando andrò in un hotel con Wifi gratuito, non dovrò più registrarmi.

Una volta sola ho provato ad usare il Wifi in albergo, disaster. Vado alla reception e già la sciura della reception va in panico, caccia fuori delle specie di card - con una croppa di polvere - da grattare, tipo le ricariche telefoniche. Peccato che c'era una vernice dura come pece, ne ha dovuto grattare 3 prima riuscire ad usarla.Altre volte per usare degli hotspot liberi, dovevi accettare un regolamento in cui giuravi di non fare attività illegali. Insomma, alla fine preso dallo sconforto, ho sempre usato il cellulare, anche perché a quel punto le aziende che si fidavano a mettere gli hotspot erano davvero poco.

Ora tutto ciò - spero - sta per finire, grazie alla liberalizzazione del Wifi. Basta registrazioni e basta responsabilità per chi condivide una rete wireless. Ora il prossimo passo dev'essere promuovere gli hotspot, così da creare una rete fissa. Vediamo se entro la fine del prossimo anno riuscirò ad andare in un parco e navigare in internet senza dovermi dotare di chiavetta o cellulare, con buona pace degli operatori mobili.

sabato, novembre 06, 2010

Video della settimana - Chi bacia meglio



Chi bacerà meglio? Simpatico questo scherzone :-D

venerdì, novembre 05, 2010

Terremoti e disastri, tutto risolto?

Come sempre, quando succedono le cose, si parla per mesi di un evento e poi non se ne parla più. Nessuno parla più di L'Aquila, anche se i problemi sono tuttaltro che risolti, c'è chi ancora è senza casa e in centro non si sa se i detriti sono stati rimossi.

Haiti? Tutto a posto? Mmm anche lì i problemi sono ancora parecchi, oltretutto la povertà estrema resta. Oltretutto ora è arrivato il colera, forse a causa dei peacemaker. Come se non bastasse, ora un uragano rischia di abbattersi sull'isola, insomma non c'è pace.

E Messina? Ricordate l'alluvione che provocò frane e che mise in ginocchio diversi paesi, tra cui Giampileri? Lì è tornato tutto a posto? Io non riesco a trovare molte info nemmeno su internet.

Allora, i talk show televisivi che per un mese hanno parlato solo di quella ragazza assassinata, non avrebbero potuto dedicare tempo a questi eventi? Se si ritengono giornalisti seri, informino su queste catastrofi e su come è messa la situazione. Questo seguire le mode e poi dimenticarsi di tutto, non mi pare un modo corretto di fare.

giovedì, novembre 04, 2010

Metro 5, siccome me lo si chiede

Guardando le chiavi di ricerca, mi sono accorto che oggi ci sono state molte richieste sulla metropolitana 5. In generale è uno dei termini di ricerca con cui la gente arriva al mio blog. Che onore, allora spendiamo due parole.

Premesso, come voi sono in attesa: grande è la curiosità di vedere questa nuova opera pubblica, forse una delle poche grosse opere partite, tra le tante rimaste sulla carta. Premesso che pare che la "visita" del Seveso nei cantieri nella metro 5 potrebbe allungare i tempi di qualche mese, il 21 novembre dovrebbe partire il cantiere di San Siro, per la seconda parte dei lavori, da Garibaldi a San Siro. C'è pure un sito con gli aggiornamenti e le info sui lavori: metro5.com. Anche 02blog ha approfondito oggi questo argomento, l'articolo lo trovate qui.

Non mancherò di aggiornarvi quando ci saranno novità interessanti, sia per la metro 5, che per gli altri progetti, tipo metro 4 e affini.

La pianta illegale



C'è una pianta che permette di fare tutto, dai mattoni agli isolanti, ai cosmetici, ci fai la carta, le corde. Mica finisce qui, ci curi le malattie. Forse avrete capito di quale pianta parlo: la canapa. shhh, diciamolo a bassa voce, perché se no dicono che nel mio blog inneggio alla droga, al fumo e a chissà quali amenità. Ocio, prima che facciate i maligni, io non fumo né sigarette, né canapa, né nulla. Chi mi conosce può testimoniare di non avermi mai visto fumare nulla, quindi questo post non lo scrivo per miei vantaggi personali.

Ma perché pensi alla canapa e pensi solo al fumo? Pensate che ho letto che può essere utile per curare asma, tumori ed altre malattie. Henry Ford all'inizio del secolo ci fece un'auto. Forse il motivo perché da un giorno con l'altro è diventata bandita, può spiegarlo il viideo sopra. Se non siete fan di Grillo, non fate quelle facce indignate, guardatelo senza preconcetti. Cavolo, ma in effetti si usava un casino negli anni passati, ora invece tutto deriva da plastica o altri derivati del petrolio. Eheh ora forse vi è più chiaro perché la canapa non si usa più.

Certo però, se potesse curar malattie e potesse essere un alternativa all'inquinante petrolio, perché vietarla? Invece il tabacco è legalissimo, quello uccide e basta. Io non voglio stare a discutere se fumandola faccia o meno male, c'è pure chi dice che fa molto male delle sigarette: non mi interessa, non fumandola. Mi interesserebbe davvero che la canapa fosse usata per tutti gli altri fini. Poi, se c'è chi vuole fumarla, la legalizzino, così lo Stato prende i soldi del monopolio e si chiude il mercato nero della cannabis. Io non parlo di legalizzare cocaina o simili, la cannabis secondo me si può legalizzare perché secondo me - parere non medico - peggio delle sigarette non può fare.

mercoledì, novembre 03, 2010

14 anni, devi scegliere cosa fare da grande


Nasci, vai all'asilo, poi elementari e poi medie. In terza media ti ritrovi a scegliere cosa vuoi fare da grande, è peggio di quando sei in macchina in un posto che conosci. Tu vorresti fare le cose più assurde, tipo astronauta, calciatore, modella od altri lavori che a vederli fuori sembrano belli, se non che sono difficili da raggiungere per vari motivi.

Per me scegliere è stata una lotta, oltretutto io ero senza idee, tabula rasa. Allora ti affidi ai consigli. "Fai l'idraulico che fa un sacco di soldi". "Fortee, dai che bello proviamo". A 14 anni mica sai valutare una professione da tutti gli aspetti, pensi solo ad un lavoro dove fai soldi e sei importante. Io stavo per diventare idraulico per quella affermazione: bhé sarebbe stata una professione interessante, ma il problema è che io e il lavoro manuale siamo due mondi opposti. Fortuna che la scuola chiuse un anno prima, sennò non so quanti danni avrei fatto nei bagni degli italiani.

Allora vai di seconda opzione "Fai telecomunicazione, ripari tv, è bello". Carino, sembrava prendermi, ma a sto giro ho fiutato il problema: ormai si andava verso il mondo dell'elettronica, riparate voi oggi una tv fatta di schedine elettroniche. E così elettronica fu. Peccato che dopo il secondo anno, avevo avuto finalmente l'idea di cosa volessi fare da grande, senza pensare a fini economici ed avendolo un minimo provato su campo: l'informatico. Io e i Pc eravamo fatti per stare insieme. Questo "matrimonio" col computer non fu facile, ormai mi fu imposto di terminare elettronica, così dovetti sbattermi per inseguire il mio sogno, andando a casa di mio fratello ad imparare l'ABC, tipo copiare file, installare e disinstallare programmi. Un giorno vi scriverò quali credenze e quali assurdità ho combinato :-D Poi dopo colloqui, corsi di programmazione, oggi sono uno sviluppatore di software.

Vi ho raccontato questo stralcio della mia vita per far capire un concetto: a 14 anni è dura che uno sappia cosa voglia fare. Poi oggi la moda è di far fare il liceo, così che poi sei costretto a frequentare l'università. E se poi ad uno l'università non interessa? D'altra parte col liceo non sai fare nessuna professione, sei costretto ad andare avanti, se non che poi rischi di perderti per strada. Cambiamo allora: biennio comune per tutti, cominciamo a guadagnare 2 anni, che siano formativi non solo per la cultura, ma anche per farti capire cosa fare da grande. Tra l'altro, fosse per me, la scuola sarebbe cambiata da cima a fondo, ma questa è un'altra storia.

Foto di starpier, Flickr.

lunedì, novembre 01, 2010

Dissacriamo le favole, la bella addormentata nel bosco



Premessa, io adoro dissacrare le favole, che da bambino le vedi in un certo modo, mentre da grande le vedi in modo leggermente differente :-D Come quello, mi piace dissacrare anche film, libri, insomma di tutto. E allora, perché non rendere partecipi i miei lettori delle boiate che penso di volta in volta?

Oggi parlavo con Mò, di questa classica favola, di cui, come tante favole, esistono mille versioni. La versione originale NON è dei fratelli Grimm, ma di Charles Perrot. Ora io non so se avete mai letto le versioni originali delle fiabe: sono tragedie greche, con finali violenti in cui il cattivo muore in modo assurdo e scene drammatiche varie. Se vuoi farne una versione per bambini, hai voglia a tagliare e stravolgere.

Io ad esempio conosco la versione che si trovava in edicola con le cassette, le fiabe sonore di Fratelli editore: da piccolo l'ho consumata quella cassetta. Oggi appunto riflettevo su quella fiaba, ebbene ma se c'è un incantesimo tale secondo cui con un fuso si sarebbe punta e morta, prima di distruggere tutti gli arcolai, non potevano spiegare a lei di stare lontano da sti attrezzi? Così quando lo avrebbe visto, lo avrebbe evitato. Invece da quel che so rimane all'oscuro di questa profezia e si punge.

Com'è che improvvisamente, dopo 100 anni, un principe ha questa idea di andare in un castello? Ma chi glielo fa fare a passare nei rovi? E soprattutto bacia una donna addormentata? Oggi sarebbe punibile per stupro, altro che principe, lo chiamerebbero maniaco. Tra l'altro la storia originale mica finisce qui, see troppo bello. C'è una seconda parte in cui Malefica - che nell'originale si chiama fata cattiva o orchessa -, cerca di vendicarsi, ma alla fine fallisce e si suicida gettandosi tra le vipere. Ve l'ho detto che il finale è macrabo, già immagino fare un cartone Disney con questo finale :-D

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