mercoledì, ottobre 27, 2010

Teorema dell'ascensore



Oggi condivido con voi un mio personale teorema, elaborato e testato, di cui oggi posso affermare con quasi assoluta certezza che è un teorema certo.

Ogni mattina esco da casa per andare al lavoro e chiamo l'ascensore. L'andamento della giornata dipende da questa banale operazione, difatti per me l'ideale è trovarlo in un tempo medio basso. Invece a volte succede questo.
  • Dopo averlo chiamato, sto per chiudere a chiave la porta ed entrare, ma ecco che lo richiamano e mi scappa sotto il naso.
  • L'ascensore è occupato da qualcuno che deve salire all'ultimo piano. Considerando che non vivo in un palazzone a specchi, il mio ascensore non si distingue per una velocità supersonica, quindi ti va via del tempo, prima di sperare di riaverlo libero.
  • Questa è la più odiosa, perché se le precedenti sono dettate da bisogni altrui, questa è dettata dal puro vizio. Lasciare occupato l'ascensore ed intanto intavolare un discorso con qualcun'altro che non prende il mezzo, col risultato che per svariati minuti li senti ciacolare del più e del meno, ma la luce rimane rossa. E liberalo se devi parlare, cavolooo.
Non so com'è, ma questa banale operazione è una cartina al tornasole, determina l'andamento della giornata. Quando la giornata inizia aspettando un ascensore che non arriva, fino ad arrivare alla "clamorosa decisione" di scendere a piedi, vuol dire che sarà una giornata impegnativa.
Non so se anche voi avete un fatto quotidiano, di quelli banali, il cui andamento negativo fa presagire ad una giornata dura, tipo magari non trovare il vostro parcheggio preferito, trovare la metro più piena del solito. C'è chi ad esempio vive il "dramma" del biscotto pucciato nel latte che ti si rompe nella tazza, schizzando ovunque. Secondo me, tutte queste scemenze potrebbero essere presagi del tipo "Occhio, oggi dovrai sudartela sta giornata".

4 commenti:

Alessandra on 27/10/10, 10:58 ha detto...

Innanzitutto complimenti, Paolo! Questo post è stupendo! :-) Per quanto mi riguarda io vivo in una casa senza ascensore, quindi per me il problema non si pone. Fatto sta che sono talmente poco abituata a prenderlo che - le volte in cui mi capita - ho sempre l'ansia di rimanere dentro bloccata. Comunque in genere cerco di non farmi influenzare da eventi particolari quando inizia la giornata, altrimenti non vivo più... Anche se ci sono tantissime cose che mi innervosiscono: una su tutte, il tram che non arriva mai!

Paòlo on 27/10/10, 11:47 ha detto...

Anche io ci ho provato con l'ascensore, ma poi quando le cose succedevano, a posteriori rifacevo mente locale su quella luce perennemente rossa :-D

Il tram è un classico, quando prendevo i mezzi era sempre una lotta. Tra un po' l'assalto al mezzo ricomincerà, vediamo come andrà.

Waterwitch (Marina Lucchese) on 26/05/11, 11:21 ha detto...

A me non capita, perchè non lo uso per scendere ma solo per salire (sono per il minimo indispensabile) perchè quesi sempre la mia borsepesa più di me e in salita si sente. Ma visto che sono la più giovane del palazzo e che sto al secondo piano, due rampe di scale in discesa non mi pesano.

Paòlo on 26/05/11, 12:19 ha detto...

Io finché ero al 4° scendevo a piedi, ora che sono al 6° uso l'ascensore non tanto per comodità ma per fare prima.

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