giovedì, ottobre 14, 2010

Vergogna a Genova


Mercoledì dovendo essere per motivi di lavoro a Genova, pensavo quasi di andare a vedere Italia Serbia. Col senno di poi, meno male che un imprevisto di lavoro mi ha impedito di andare allo stadio, ho evitato di assistere ad un vero scempio.

E' inammissibile quanto successo, io in primis punto il dito contro chi ha organizzato la sicurezza: possibile che agli italiani si facevano perquisizioni fino alle scarpe? Addirittura non si facevano entrare le persone con le maglie di Genoa e Sampdoria. Benissimo, allora come ha fatto "l'uomo nero" a portarsi con sé un cappuccio, ha potuto tagliare la rete - non certo con le mani - e ha buttato con gli altri bengala come se piovesse? Quindi la maglia o la sciarpa di una squadra no ma un arsenale sì?

Ancora oltre, come si fa a lasciare dei tifosi nella piazza centrale di Genova, così che questi possano danneggiarla ed imbrattarla? Non era il caso di condurli subito allo stadio e stavano lì?

E' andata bene che non sono riusciti a sfondare il vetro divisorio con i tifosi italiani, altrimenti non so come sarebbe finita.

Foto di Davide Simonetti, Flickr.

4 commenti:

marco ha detto...

è facile parlare da fuori ma secondo me le forze dell'ordine hanno agito per il meglio ed hanno così contenuto i danni...al massimo il problema era a monte come è mai possibile che questa gente non sia stata bloccata in serbia dato che sono gli stessi che hanno fatto casino nella scorsa partita o durante il gay pride di domenica scorsa?

Paòlo on 14/10/10, 20:53 ha detto...

Io capisco la decisione di non caricare i serbi per evitare guerriglie. Ma spiegami come mai gli italiani li controllavano da capo ai piedi, mentre i serbi sono entrati con l'arsenale? I controlli andavano fatti prima.

Riguardo l'altra questione, purtroppo lì non dipende da noi, se è vero che non sono state date informazioni utili per capire quanti arrivavano e chi arrivava.

marco ha detto...

l'hai scritto tu per evitare guerriglie...già nel pomeriggio i tifosi hanno provocato scontri a genova hanno preferito "rinchiuderli" dentro marassi...pensa se si mettevano a perquisirli?

Paòlo on 14/10/10, 21:11 ha detto...

E' questione di organizzazione e di strutture. Li portavano nello stadio vuoto già da pomeriggio e li facevano scendere ad uno ad uno, guardati a vista. A quel punto perquisizione di tutti e via.

D'altra parte che facciamo se no? Li facciamo entrare armati? E se avevano delle spranghe in più con cui sfondare i vetri? Succedeva una carneficina.

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