lunedì, novembre 15, 2010

Tipi da treno





Se per i primi 22 anni di vita, contavo sulle dita di una mano i viaggi in treno, dopo è totalmente cambiata la tendenza. E così ora faccio almeno un viaggio al mese di lunga durata - circa 5 6 ore - per motivi amorosi. Poi ogni tanto ci scappa anche il viaggio extra, tra il fatto che sono pure appassionato di treni e tra il fatto che ogni tanto faccio qualche raduno con le persone di Trainsimhobby. Viaggiando quindi con una certa frequennza, ho avuto modo di osservare le persone e fare dei profili tipici da treno.

C'è l'attacca bottone, un classico. Da una scemata tipo "Chissà se arriva in orario", "Che brutto tempo" o affini, attacca parlarti della sua vita, da quando stava nel grembo della madre fino a due minuti prima di salire sul treno. E non è un dialogo, perché in un dialogo si parla in due, mentre qua appena tenti un commento o una risposta, già lui sta sparando altre migliaia di parole. Ocio, a me piace quando la gente attacca bottone, purché ci sia il senso della misura.

C'è invece l'irritabile. Anche solo respirando, comincia a guardarti con quell'aria che quasi vorrebbe dire "Non puoi respirare più piano?" Figuriamoci se ti alzi, lì sei schedato. Non ti azzardare poi a parlare al telefono o tirar fuori qualcosa, arriva a sbuffare peggio di una locomotiva a vapore.

Quello che ti vuole offrire biscotti e affini. O che carino, sembra un tipo positivo, ma attenzione perché ci sono quelli che, se osi rifiutare, insistono e minacciano di offendersi a morte se non prendi almeno un biscotto, fa niente se sei a dieta o se sei allergico: zitto e mangia.

Cellulare. Ci sta che un telefono suoni, anche se sarebbe meglio se la suoneria fosse bassa. Ci sta parlare al telefono, ma magari con un tono adeguato. Ecco invece troverai quello con la suoneria più truzza del mondo che quando parla, pare abbia ingoiato un megafono per quanto parli forte. E tu, anche se non vuoi, scopri un quarto della sua vita e gli affari suoi e di tutta la sua famiglia, cugini compresi.

Cellulare 2. C'è chi invece non usa il cellulare per telefonare, ma si mette con gli amici ad organizzare il campionato nazionale di suoneria truzza, in cui tutti insieme fanno sentire l'ultimo tunz tunz scaricato ieri, il tutto accompagnato da risa e urla.

Ma cos'è sto rumore disumano? Stanno sventrando un bambino? No, è solo l'ennesimo "pargolo" che piange per chissà quale capriccio e i genitori o non reagiscono, o urlano più di lui senza nulla ottenere.

Già ma parlo degli altri, ed io come sono? Io sono quello che si siede, legge il suo giornale, gioca al Nintendo, ascolta musica e vede filmati - tutto con le cuffiette -. Se ho fame prendo gli spuntini, se ho sete bevo. Insomma, il mio zainetto e tipo quello dell'ispettore Gadget, non mi manca nulla :-D

2 commenti:

Enzo on 15/11/10, 11:59 ha detto...

Io sono un asociale da treno. Che viaggi sulla maledetta Mortara Milano, o arrivi fino a Bari, tengo gli auricolari ben saldi nelle orecchie. E per fortuna che stanno scomparendo le camere a g...gli scompartimenti, dove solitamente sei imprigionato e invaso da immissioni audio-olfattive inebrianti.
P.S. Sbaglio o il tripo incrocio è a Rogoredo?

Paòlo on 16/11/10, 10:50 ha detto...

Non sbagli, l'ho filmato proprio a Rogoredo. Chiamasi colpo di c. :-D

Nonostante alcuni aspetti negativi, lo scompartimento da un lato mi piace. Alla fine io sono un romantico del treno e lo scompartimento mi ricorda i viaggi da bambino, oltre a ricordarmi il fascino dei vecchi treni, degli espressi di una volta.

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