lunedì, gennaio 14, 2013

Si fa presto a dire Buon Natale



No, non è un post fuori tempo e nemmeno un errore con la pianificazione. Semplicemente pensavo che si fa presto a dire Buon Natale, mettere l'albero, le decorazioni, fare regali e disturbare pastori, Babbo Natale e Befane varie.

Vi siete mai chiesti che fine fa tutto questo, cosa fanno i personaggi natalizi finita la festa? Mica spariscono, mica non fanno nulla, di qualcosa devono pur vivere.

Cominciamo con i pastori del presepio. Bhé ce ne sono di due tipi: quelli belli abbronzati perfetti non sono davvero pastori: per averli così perfetti di solito si tende ad affidarsi alle agenzie che manda i modelli. Quindi magari alcuni di loro li potete poi vedere nelle sfilate di moda o nelle pubblicità. Loro di solito non fanno nulla di che nel presepio: non hanno particolari capacità e sono pure schizzinosi. Non portano pecore, non mungono mucche, non pescano, non fanno un cazzo e stanno solo lì in posizione per andare verso la mangiatoia.

 Quelli invece un po' più scavati dalla fatica, che invece portano animali o fanno varie attività, loro sono pastori veri e durante l'anno tornano alla loro attività di sempre. Alcuni dicono che fanno come lavoro il presepe perché con i problemi delle quote latte, della siccità e della miseria che guadagnano, col presepe tirano a campare.

Le pecore del presepe sono quelle sarde - e dove sennò -, ma non è raro che la richiesta di ovini sia maggiore della disponibilità: in tal caso prendono dei cani e li truccano un po'. Quelle sono le pecore che magari prendete dai cinesi - tipico -: ora sapete perché costano meno. Il bue e l'asinello durante l'anno lavorano in un'azienda che installa climatizzatori: difatti ultimamente loro fanno la presenza solo simbolica, ma il bambinello viene scaldato da un loro impianto.

E Babbo Natale? Lui è quello che si fa il culo più di tutti perché finita la festa deve perdere un po' di pancetta. Lui si ostina a dire che la pancia vera rende meglio che un cuscino, così da ottobre si dà alla pazza gioia per entrare nel vestito rosso. Ma poi a gennaio deve rimettersi sul tapis roulant e tornare alla sua silouette solita. La fabbrica di giocattoli ovviamente viene convertita in fabbrica di uova: ebbene sì, lui in qualche modo gestisce anche la Pasqua. Le sorprese delle uova sono giocattoli avanzati del Natale.

La befana invece non è un'anziana signora come in molti pensano: miracoli del trucco, lei è una 
35enne in gran forma cui piace travestirsi da anziana, meglio ancora che strega. Fa lo spot di un famoso medicinale - dove la vedere volare sulla scopa -, ha fatto la controfigura nella serie tv Streghe, insomma è sempre rimasta nel ramo.

4 commenti:

Misciu on 15/01/13, 00:02 ha detto...

quindi se facciamo un presepe vivente ti procuro le pecore =D

Paòlo on 15/01/13, 23:32 ha detto...

Esatto, proprio a te avevo pensato :-D

gattonero on 16/01/13, 11:51 ha detto...

Avrei giurato che dopo il recente 'anatema' il bue e l'asinello sarebbero spariti come presenza fisica dalla grotta. Esodati anche loro. Ma forse gli applicano i tempi dei nostri pensionamenti, come dire che resteranno al lavoro finché campano.
E comunque le pecore, anch'esse nel cono dei tagli futuri, sono abruzzesi, il bue è un sanato piemontese e l'asinello è sicuramente sardo, anzi proprio sardagnolo.
Tanto per mettere le stelle (comete) al posto giusto.
Ciao, Paòlì.

Paòlo on 16/01/13, 16:00 ha detto...

Bravo Gattonero, mi hai ricordato una cosa importante: chi paga la cometa, l'energia mica te la regalano. L'Enel ha problemi perché non sa a chi spedire la bolletta. Qualcuno dice a Dio, ma loro non credono e la loro agnosticità impedisce di trovare chi paga la cometa. Per lo meno ora è con lampade a led - think green -.

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