Alberto Bonanni era o è un musicista in fin di vita? Cercando su google - il post lo sto scrivendo alle 9 del 30 giugno -, c'è chi scrive come di uno che è morto, altri giornali invece scrivono che non è morto ma è in fin di vita.
Come sempre in questa confusione si capisce quanto i giornalisti siano più avvoltoi di notizie, che informatori per i cittadini. Prima di scrivere notizie a casaccio, soprattutto in questo caso in cui ci sono diversi dubbi, cosa costa una telefonata all'ospedale chiedendo se perlomeno questo sfortunato ragazzo sia ancora in vita. Invece no, l'importante è scrivere il pezzo e se anche ieri la morte è stata smentita, fa più clamore scrivere che sia morto.
Tra l'altro oggi in radio sentivo che uno degli aggressori è rimasto sorpreso di essere stato arrestato. "Ho dato solo 2 pugni". Bhé due pugni, mica gli ha sparato, per lui forse i pugni sono carezze, sono pacche sulla spalla. Questo ennesimo caso di cronaca violenta è lo specchio del nostro Paese: giornalisti che puntano alla notizia stratosferica, infischiandosene della verità e persone che picchiano un uomo solo per gli schiamazzi, ritenendo di non aver fatto niente di che. Che tempi.
3 commenti:
Si Paolo, che tempi.
Ciao e a presto
Che schifo!
Non mi viene da dire altro...
Ne parlavo giusto ieri con i miei.. i giornalisti, meno mane che ci sono, per carità.. ma per me hanno penna troppo facile!!
Ebbasta!!
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