In rete è già stata battezzata come delibera censura blog: si tratta di una delibera che regola il copyright di siti e blog. Se una persona si accorge che in un qualunque sito è presente un'opera di cui detiene il copyright, senza la dovuta autorizzazione, potrà richiedere all'autore del sito/blog di rimuovere tale opera entro 48 ore.
Ora, le immagini che io pubblico provengono da Flickr, i video sono presi da youtube, pubblicati da altri utenti. Certo, alcuni in effetti provengono da film, anche solo linkarli può costar caro. Comunque se questo li urta così tanto, mi scrivono ed io in 48 ore li tolgo pure, ma i contenuti restano.
Vedo che giustamente i blogger sono preoccupati ma io dico loro: usate Flickr - solo foto creative common - ed occhio ai video che postate. Se volete essere sicuri limitatevi a scrivere perché i contenuti scritti sono vostri. Forse questo è un tentativo per zittire qualcuno? Forse, in fin dei conti gran parte della pubblicità dei referendum a chi la si deve? Alla tv che parlava dei referendum la notte? Certo non dico che non parlava per nulla, ma il vero Tam Tam è stato tramite blog, siti, Facebook.
Ma vabbé, cerchiamo di resistere a questa legge e a non farci imbavagliare, ci hanno provato altre volte ma alla fine abbiamo resistito. Non facciamoci imbavagliare.
7 commenti:
le pensano tutte...ma non riusciranno a imbavagliare internet!! ci possono togliere la libertà di parlare, ma non quella di pensare!!!
Finché pensiamo con la nostra testa c'è speranza.
io ho letto la delibera ma non mi pare chissà che...stringe il controllo sulla pubblicazione illegale delle opere coperte da diritto d'autore mica di dire o pensare scrivere quello che si vuole
poi ch i diritti d'autore siano una gran cavolata è un'altro discorso
Anch'io l'ho letta e all'inizio ho detto "Bhé, basta rispettare il copyright". Ma poi mi son reso conto che in certi casi è dura non rispettarlo. Ad esempio su youtube, a volte basta una colonna sonora, uno stralcio di film e già lo stai violando. I tempi con cui esce questa legge sono sospetti.
La cosa più pericolosa è il modus operandi: se io sono accusato, prima si verifica l'accusa, mi si dà modo di difendermi e poi semmai mi si condanna. Invece qua la legge dice "O togli quella cosa o cancello il sito e solo dopo puoi difenderti davanti all'AGCOM." Non mi pare molto democratico.
Poi sul diritto d'autore, ancora si va avanti con sta menata: ci sono altri metodi oggi per far soldi sulle opere senza cercare di bloccare una tendenza ormai troppo diffusa.
E' già partita la petizone... chissà se servirà a qualcosa...
Ci rivolgeremo in massa alla Corte Europea dei diritti umani.Saluti a presto
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