Anche chi non segue il blog di Grillo sa che il comico genovese da tempo è alleato con Di Pietro, ma anche con l'ex magistrato De Magistris, che al tempo ha lodato per l'inchiesta contro Mastella. Ultimamente però c'è stata un grosso battibecco a distranza tra De Magistris e Grillo. Ma come, cos'è successo? Prima vi dico i motivi di facciata.
Grillo ha fatto delle accusa a De Magistris sul proprio blog, tra cui di essersi iscritto all'Italia dei valori dopo essere stato votato come europarlamentare da indipendente. Poi, sempre secondo Grillo, De Magistris avrebbe dovuto dare le dimissioni in quanto indagato: questo prevede il codice etico dell'Italia dei valori.
Ma come mai queste improvvise frecciate? Leggendo su giornalettismo ho scoperto che potrebbe esserci qualcosa sotto questo attacco. Pare che qualche tempo fa De Magistris abbia tolto alla società Casaleggio la gestione dei domini del sito di Antonio di Pietro e del sito dell'Italia dei valori: 800 mila euro in meno per questa società, mica spiccioli.
La società Casaleggio Associati è la stessa che cura il blog di Grillo e la distribuzione dei DVD degli spettacoli. Il leader della società così potrebbe aver chiesto a Grillo questo attacco pubblico. Ovviamente questa è l'ipotesi di Giornalettismo, che a sua volta ha scritto la teoria de Il Giornale. Certo la cosa fila, poi magari qualcuno mi smentirà se non è così.
Cosa però mi fa riflettere? Che se anche certe persone che hanno acceso le piazze parlando di parlamento pulito, niente interessi economici, mi cadono nel vizietto dei soldi, mi cascano le braccia. Io per un periodo ho seguito Grillo, poi ho lasciato perdere più che altro perché a volte il comico genovese, che pur stimo per alcune cose, si è lasciato andare con alcuni argomenti senza verificarli scientificamente. Basti pensare alla palla per lavare al posto del detersivo, troppo esaltata senza che siano state fatte prove scientifiche sull'efficacia: Attivissimo al tempo fece delle prove che risultarono negative. Oppure osteggiare le linee ferroviarie ad alta velocità - in primis la Torino Lione -, non pensando che il treno è la miglior risorsa per toglier camion ed auto inquinanti dalle strade, rendendole anche più sicure. Quest'ultima cosa mi ricorda il tempo in cui spaccava i Pc con la mazza, perché li riteneva inutili, salvo cambiare idea - per fortuna -. Questi sono solo due esempi, i primi che mi vengono in mente.
Ecco spero che faccia un passo indietro anche sulla TAV ma soprattutto che non si faccia abbagliare da interessi economici anche lui.
2 commenti:
il bue da sempre del cornuto all'asino eh?
Eh sì, ormai ogni giorno scopriamo sempre più "buoi".
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