In questi giorni si è parlato di rifiuti, ma io vorrei parlare di un tipo di rifiuti di cui giornali e telegiornali dedicano poco spazio.
Da qualche anno ormai siamo pieni di aggeggi tecnologici che fanno di tutto. Strane scatole con tastini numerati che permettono di telefonare, visori tanto ampi quanto piatti che ci fanno vedere ogni sorta di programma, parallelepipedi con ventole che permettono di comunicare, ascoltare musica, scrivere blog, ecc. Potrei andare avanti per ore menzionando queste meraviglie tecnologiche.
Questi oggetti in breve invecchiano e si cambiano o per rottura o perché noi ci siamo rotti e li vogliamo nuovi. Dove buttiamo queste ex meraviglie diventate spazzatura? In discarica? No, inquinano. E allora? Boh.
Ho cercato su internet e solo dopo 20 30 minuti ho trovato di nuove leggi, nuove regole. Forse andando avanti potrei anche trovare qualche centro che si occupa di smaltire i rifiuti tecnologici. Ma nulla di più. Molti non sanno quanto possa essere dannoso buttare un
computer, o un
cellulare. Questi oggetti andrebbero smontati per poter riciclare i singoli componenti, ci sono aziende che si oocupano di ciò.
Va bene fare le leggi, ma si deve fare anche qualcosa di concreto per poterle applicare. Forse con le aziende si comincia a fare qualcosa, ma si dovrebbe fare altrettanto i privati, informandoli e senza costringerli a portare questi rifiuti in discarica, da dove dovrebbero essere trasportati ai centri di riciclaggio. Altrimenti con la mentalità pigra dell'italiano che già è poco sensibile a queste cose, non si otterrà nulla.
2 commenti:
e se ti dicessi che io li butto nel normale secchio dell'immondizia? nn differenziata x giunta... :-)
Sto male :D
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