Leggo adesso su haisentito di uno sciopero organizzato il 14 luglio, in uno dei due giorni in cui è previsto uno sciopero delle testate giornalistiche.
I motivi dello sciopero dei blog sono la libertà d'informazione e il decreto che impone l'obbligo di rettifica entro 48 ore per tutti i siti internet. Secondo me questo decreto è pericoloso, come ho detto al tempo sull'articolo. Non ritengo che su internet debba essere zona franca dove scrivere di tutto, anche cose non vere o tendenziose. Però spesso scrivendo cose vere, ma scomode, si rischia di finire in questo cinema. Paragonare un blog fatto per passione e gratuitamente con un giornale, che è ben altra struttura, mi pare assurdo.
Ma non per questo si deve protestare stando zitti. Anzi, si deve scrivere ancor di più, far sentire. Ho letto commenti di persone e giornali che dicono che i blogger hanno paura di questa regola perché noi blogger scriviamo solo cose false. Bene, facciamo vedere di che pasta siamo fatti e tra l'altro impariamo a dissociarci da chi usa internet in modo errato, dando occasione di additarci.
Quel giorno magari pubblico 2 bei articoli invece che uno, chissà, ma non tacerò. Questo secondo me sarebbe un grande errore, nessuno si accorgerebbe del nostro silenzio.
Un tramonto senza reflex
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Giravo lo sguardo verso l'ennesimo tramonto. Per me non e' mai tale,
sembra come se fosse sempre diverso da quello precedente. Una prima che non
ammette r...
11 anni fa
1 commenti:
il silenzio secondo me non è una protesta, hai ragione!
anzi, è parlando sempre di più che si crea scompiglio, impedendo a Loro di metterci il bavaglio!
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