La Gran Bretagna continua a far parlare di sè. Dopo i figli senza uomo, i figli con 3 genitori, ne arriva una nuova "perla", stavolta non da una provetta di un biologo, ma dalla Camera dei Comuni.
Difatti c'è una proposta di legge per vuole vietare che nelle scuole di menzioni la parola papò e mamma, utilizzando al posto genitore, poiché questo è considerato base dell'omofobia. Difatti ci sono famiglie composte da due padri o due madri, dato che probabilmente in Gran Bretagna, una coppia omosessuale può adottare un bimbo.
Io non so che gli passa in testa ai britannici di sti tempi, secondo me rischiano di far saltare tutte le basi e i valori della famiglia. Tra l'altro le prime due parole che impara un bambino solitamente sono papà e mamma. Secondo me non può essere una legge a cambiare un fatto naturale, un bambino che chiama i propri genitori non con un generico e freddo parent, rispetto ai più classici mamma e papà.
Intanto vi informo che dal sondaggio è scaturito che la maggioranza ritiene che il parto a 3 genitori è una tecnica innaturale. Nei prossimi giorni arriverà il prossimo sondaggio.
Un tramonto senza reflex
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Giravo lo sguardo verso l'ennesimo tramonto. Per me non e' mai tale,
sembra come se fosse sempre diverso da quello precedente. Una prima che non
ammette r...
11 anni fa
3 commenti:
Boh secondo me le pensano proprio tutte ormai... va bene non alimentare l'omofobia, va bene non fare distinzione fra famiglie cosidette "normali" e famiglie "anomale" - sono io la prima - ma questa cosa francamente mi sembra alquanto ridicola...
siamo arrivati al paradosso dove se sei "normale" sei discriminato...ma cavolo la natura non conta più niente?l'equilibrio mentale di un bambino?e poi ci si stupisce se ogni giorno in tv si sentono se più fatti di violenza...non si fa altro che fomentarla e per primi sono quelle persone che dovrebbero dare l'esempio...ovviamente imho
Sì appunto, difatti qua si va oltre. Va a finire che noi normali saremo i discriminati. A furia di venire incontro, perdiamo tutti l'equilibrio e la nostra identità. Penso che anche l'altra parte dovrebbe fare uno sforzo di capire in cosa possiamo venire incontro e in cosa no, invece di sfruttare il fatto di essere una minoranza e pretendere troppo.
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