Un tuono, improvviso, quel 27 luglio 1993. Sembrava davvero un tuono, come quando deve iniziare a piovere. Ma fuori c'era sereno.
Alla fine il tuono si rivelò essere una bomba, che uccise 5 persone - 1 immigrato che dovrmiva ignaro su una panchina, 1 vigile urbano e 3 vigili del fuoco, di cui uno che ha fatto appena in tempo ad urlare "E' una bomba." e far riparare le altre persone presenti.
Il giorno dopo esplode anche una tubatura del gas, beffa delle beffe, creando ulteriori macerie e ulteriore rabbia e dolore.
Si parla poco di questo attentato che forse per i numeri ha poco interesse - non fanno notizia "appena" 5 morti - eppure ricordo che Milano è rimasta ferita da questa bomba. Io non sono voluto tornare lì per tanto tempo, non avevo coraggio di vedere le macerie vicino ad ai giardini dove andavo spesso a giocare e divertirmi. Sono passati 15 anni intanto.
Oggi è stato tutto ricostruito. Passato il dolore, ci si è rialzati ed è stato sistemato tutto. Se volete leggere qualcosa a riguardo, ecco un articolo di 02blog ed uno del Corriere.
Un tramonto senza reflex
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Giravo lo sguardo verso l'ennesimo tramonto. Per me non e' mai tale,
sembra come se fosse sempre diverso da quello precedente. Una prima che non
ammette r...
11 anni fa
1 commenti:
Queste ferite purtroppo restereanno sempre aperte... ma è giusto non dimenticarle... e far si che servano da monito per il futuro.... sperando di nn accumularne altre.
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