mercoledì, marzo 26, 2008

Alla faccia dello spirito olimpico

La repressione violenta dei tibetani da parte della Cina, Paese organizzatore delle Olimpiadi mi dà da pensare. Ma la Cina sa cosa sia lo spirito olimpico, sa perché nelle cerimonie d'apertura si liberano due colombe? Cos'è, fa finta di essere pacifica solo i giorni dei giochi?

Chi ha assegnato le Olimpiadi alla Cina sapeva nulla di censura, repressione dei tibetani e quant'altro? Credevano che lo spirito olimpico li avrebbe fatti redimere?

Non vorrei che i problemi di questo Stato durante i giochi siano argutamente nascosti, come si fa quando si vuole nascondere la polvere sotto il tappeto. Intanto sono riusciti a non mostrare sulle loro televisioni le proteste dei tibetani alla cerimonia di accensione della fiaccola. Poi a giochi conclusi, tutto torni come prima. Di certo adesso non si fanno problemi a mostrare come si fa una repressione di un popolo nel sangue, senza troppi complimenti.

Ero contrario al boicottaggio dei giochi, speravo che fosse davvero l'occasione per cambiare, per portare un'immagine dello sport che risolve tutto. Ma più passa il tempo, più mi rendo conto che si può far poco. La mia sola speranza sarebbe che ci fosse un'immagine di protesta di uno dei vincitori, tipo il pugno nero alzato dai due americani, per protestare contro il razzismo, o il maratoneta di colore che arriva primo in una Germania nazista, alla faccia di Adolf e delle sue pazze idee.
Spero davvero succeda qualcosa di simile a Pechino.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo proprio che la Cina non lo sappia cos'è lo spirito olimpico... visto che non sa cosa sono i diritti umani. Forse ha sbagliato chi ha deciso di affidare le olimpiadi a questo paese... Io sono per il boicottaggio, anche se so che non servirà a niente e non sarà di certo questo a smuovere chi comanda!

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