domenica, aprile 01, 2012

La fine di un'esperienza



Era l'estate 2011 quando un gruppo di amici, guidati da una persona che non conoscevo, si unì per un progetto. Il progetto era creare un giornale libero, un giornale nuovo dove ci fosse davvero la libertà giornalistica. Ero entusiasta perché forse, dopo anni di blog, potevo accarezzare il sogno di scrivere in un giornale, da giornalista.

Comunque non volendo gettare le cartucce che riservavo ai miei blog, decisi di portare avanti, almeno all'inizio la pagina sportiva, unico argomento non trattato sui blog, di cui però sono appassionato. Tutto inizia bene? Insomma, si inizia in una piattaforma dove c'erano solo paletti, ben presto due miei amici blogger, Il Cesco e Michele abbandonano, sono i primi a sentire puzza di bruciato. Io, cocciuto, rimango, ritenendo che nella nuova piattaforma, dove ci siamo spostati, avremmo trovato maggior spazio. Finalmente si parte, ma dopo qualche mese mi rendo conto che qualcosa non torna.

Mi sembrava un giornale fatto da tanti editoriali, ma pochi articoli con i fatti. Tanta, troppa politica e poca cronaca, pochi dossier. Oltretutto, per quanto sia giustificabile che ci siano editoriali delle varie parti politiche, ritengo che se si legge l'editoriale di destra, sia giustificato un editoriale di sinistra. Io credo molto nel giornalismo fatto di confronto di idee, così che tu, sentendo entrambe, possa farti un'idea completa. Qualcosa tipo In onda.

Sospinto da questa mia idea, ho provato ad inserire questo post sul giornale, appena dopo mezzoretta dall'altra idea, totalmente opposta alla mia. Quella era la prova del 9 per me, volevo capire se un'opinione fuori dal coro sarebbe stata accolta e se un'idea di confronto è possibile in un giornale del genere. Disastro: là pare che non si desideri un simile confronto, pare che chi prima arriva e mette un'opinione, poi sia contestabile solo tramite commenti.

E allora che cazzo di libertà è questa? Da lì ho passato i mesi successivi cercando di arrivare prima su una notizia e vedere se, una volta messo io per primo un post, se sarebbe stato rispettato, anche se contro quella che di fatto era una linea editoriale diversa dal mio pensiero. Ma il tempo è poco, la voglia anche, ma chi me lo fa fare? Non ho voglia di lottare contro i mulini a vento.

Proseguo stancamente la mia rubrica di calcio, perché io gli impegni li porto comunque avanti come da accordi. Tutto bene finché noto che a causa di ulteriori discussioni, che si sono trasformate in parole contro il muro, si è arrivati ad un punto di rottura definitivo. Se io ancora resistivo in un ambiente che ritenevo contro al mio modo di pensare era grazie al fatto che c'erano degli amici, amici che posso pensare che la pensassero come me. Ma se vedo che una persona se ne va, poi un'altra e un'altra ancora, capisco che forse è arrivato il momento di lasciar perdere i propri principi e le lotte ai mulini al vento.

E così è, sabato ho consegnato le dimissioni, la mia collaborazione con Frews è finita, per correttezza scriverò ancora fino alla fine del campionato. Io ho provato a spiegare cosa secondo me doveva cambiare, senza troppo insistere perché ormai da tempo mi sentivo un "collaboratore ospite", non parte del progetto. Mi è stato detto che avrei dovuto fare in prima persona, che i post portavano letture, ecc. Insomma, le solite scuse, io ho chiesto collaboratori e contenuti, basta politica fatta di aria fritta, ne è piena qualunque quotidiano nazionale. Lo scopo è informare o far numeri di visite ad ogni costo? Lo scopo è fare 3 post di qualità o semplicemente farne 10 15 qualunque? Se lo scopo sono i soli numeri, allora si ricade nel solito problema italiano: far informazione non per la vocazione di insegnare, ma solo per far clamore, per far numero.

Non è questa la mia mission, quindi saluti e baci. Ma non me ne vado troppo deluso o segnato: se un domani  mi si proponesse un'iniziativa simile, non partirei prevenuto. Un giornale secondo le mie idee di informazione libera, senza badare ai numeri ma puntare alla qualità, può esistere. Magari un giorno lo creererò io, chissà.

8 commenti:

Emanuele Secco on 01/04/12, 19:31 ha detto...

Per queste tue parole ti stimo ancora di più.

E.

Cavaliere oscuro del web on 01/04/12, 19:48 ha detto...

Come per Emanuele, ti stimo molto per la tua lealtà. Sulla libertà d'informazione in generale, voglio lasciare una citazione molto cara di George Orwell:
"La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire".
Saluti a presto.

Paòlo on 01/04/12, 19:56 ha detto...

Vi ringrazio per la stima, Cavaliere parole ottime quelle da te citate.

Cristina Insinga on 01/04/12, 21:06 ha detto...

ti stimo molto per la tua lealtà. Molti adesso avrebbero abbandonato senza pensarci 2 volte, ma siccome hai preso un impegno tu lo stai portando avanti fino a quando non sarà più compito tuo.
Il tuo è un grande esempio, anche per me che ogni tanto lavoro per qualche giornale come fotografa e mi verrebbe voglia di mollare tutto, per motivi forse simili ai tuoi.
Mi dispiace molto per il giornale Frews, ha perso molte persone valide, sicuramente bisognava organizzare tutto più attentamente. Non essendo dentro la redazione non conosco la vicenda, ma da lettrice mi sono accorta, che ultimamente il giornale sta cominciando a dare la priorità alla quantità e non alla qualità degli articoli.
Spero che come Mirko, Emanuele, Giulia e tutti gli altri, tu possa trovare una testata che ti dia più libertà e ti coinvolga di più.
A presto.

Paòlo on 01/04/12, 23:39 ha detto...

Sai Cristina, non sono un tipo a cui piace uscire sbattendo la porta, fatto salvo situazioni in cui non sia possibile proseguire manco un secondo più - o quando si viene invitati alla porta :-D -. Grazie per le tue parole :-D

Pier(ef)fect on 02/04/12, 10:15 ha detto...

hai fatto benissimo... anche se a te la situazione non tangesse molto, visto che se on ho capito male ti occupavi solo dello sport, comunque la testata sarebbe stata sempre quella, la stessa testata che on da notizie ma cerca pubblicità e notorietà! ma come fai ad essere paziente XD? io salvo necessità avrei già detto addio da subito!
l'informazione confrontata è quella che preferisco, quella in cui un giorno vorrei far parte, dove ci si può schierare, ma si da la parola a tutti.
un saluto

Ser Vlad on 02/04/12, 13:44 ha detto...

Che dire.. siamo sulla stessa barca! ;) Ottime ragioni, ma questo lo sai già. ;)

Paòlo on 02/04/12, 16:09 ha detto...

Pier, a volte mi sorprendo io stesso della pazienza che mantengo, io che di natura sarei un sangue caldo, uno che come la nitroglicerina esplode già solo se lo agiti o lo scaldi :-D

Ser Vlad, come dice il detto? Mal comune mezzo gaudio ahahah :-D

Articoli correlati

 
Pαòℓσвℓσg Copyright © 2010 Blogger Template Sponsored by Trip and Travel Guide