Oggi vi voglio segnalare un'altra storia, letta sul corriere, che spero si concluda col lieto fine. E' la storia di una ragazza di 21 anni, diventata madre a 17 anni. Il coraggio di non abortire, la voglia di far nascere la figlia, però adesso, dopo 4 anni di peripezie, si ritrova con uno sfratto.
Riprendendo il ragionamento fatto qualche giorno fa, oggi i poveri tipici non sono persone con 12 figli, ma persone che faticano ad averne uno. Come si deve sopravvivere oggi? Se abortisci sbagli, se ti lasci morire sbagli, se fai il "bamboccione" sbagli, ma se vuoi avere un figlio o vuoi curarti, o vuoi semplicemente uscire di casa, nessuno ti aiuta.
Le parole di conforto non bastano, qua ci vogliono i fatti. Per accedere ad una casa popolare si devono fare i salti mortali. Il sistema lavoro oggi è un disastro, le persone che si avvicinano sono sfruttate con contratti a termine e stipendio da fame.
Un'ultimo pensiero al ragazzo che l'ha messa incinta. E' scappato da vero "eroe"? I genitori che hanno lasciato sulla strada la figlia e il nipote, tanto di cappello anche a loro, non ho parole.
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