venerdì, dicembre 11, 2009

TFR e finanziaria, provo a spiegare

In questi giorni telegiornali e giornali parlano di finanziaria e di TFR. La cosa genera le solite liti tra le varie posizioni. Il problema però è che nessuno spiega in dettaglio l'oggetto della finanziaria, riguardo il trattamento di fine rapporto.

Io ho indagato in internet, che fatica. Solo dichiarazioni di questo, di quello, possibile che nessuno però spieghi la questione?

Poi tento su wikipedia, ed ecco svelato l'arcano. Senza che vi rispieghi tutto, leggete la riforma del 2005 e poi la proposta di riforma della finanziaria 2010. Riassunto in breve, la riforma riguarderebbe solo coloro che lavorano in un'azienda con più di 50 dipendenti. In particolare riguarda coloro che hanno deciso di lasciare il TFR in azienda e di non destinarlo ai fondi pensione. La riforma del 2005 prevedeva che i soldi dei TFR non potevano più essere investite dall'azienda, bensì andavano ad un fondo dell'INPS. Per il dipendente tutto è trasparente, difatti quando se ne va o è licenziato, riceve il TFR come sempre, mentre l'azienda chiederà quei soldi indietro all'INPS stessa.

La proposta fatta in questi giorni è che quei soldi del TFR lasciati "virtualmente" in azienda - in realtà girati all'INPS -, siano destinati allo Stato. In teoria - questa è una mia teoria - al dipendente non cambia nulla.

Spero di aver chiarito il dubbio a chi è in difficoltà, come lo ero io prima di documentarmi. Certo che non capisco perché quando ci sono proposte di legge, i giornali si occupano più dei battibecchi tra politici, invece che spiegare la riforma e lasciare alle persone la possibilità di farsi la propria idea in modo chiaro.

2 commenti:

lotarino ha detto...

ti posto di seguito un articolo dove viene spiegato bene quello che succederà con la nuova finanziaria riguardo al TFR

http://www.loccidentale.it/articolo/la+polemica+sul+tfr+dirottato+in+finanziaria+%C3%A8+inutile.+nessuno+perder%C3%A0+la+liquidazione.0083101

raffa on 11/12/09, 21:51 ha detto...

ciao lotarino, ho letto l'articolo dell'Occidentale che hai segnalato e secondo me dai tempi di Prodi nel 2007 a oggi non credo sia cambiato poi molto, anzi gira e rigira sono precari i lavoratori da giovani e lo sono altrettanto al termine della carriera o di qualsiasi rapporto di lavoro. non si sta mai tranquilli con questo mondo lavorativamente marcio :-(

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