Per me vale lo stesso principio, se un comportamento non danneggia nessuno, non può essere fermato in modo forzato. Se un sindaco ha tra i doveri quello di celebrare i matrimoni, lo deve fare anche se non è di buon occhio, perché la religione non va imposta, ognuno deve sentirsi libero di comportarsi come meglio si sente, sempre nel limite di non danneggiare nessuno.
Però alla fine anche il gesto del sindaco non danneggia nessuno, dato che semplicemente le unioni civili le fa un messo comunale al posto suo. Questo è l'importante.
3 commenti:
Due domande che non riesco a non porre:
1. Il signor sindaco, quando si è candidato, non sapeva di questo compito che spetta a tutti i sindaci italiani?
2. Il signor sindaco, poiché intriso di tal ferrea religiosità, come può permettere che qualcuno celebri nozze civili in sua vece se le ritiene qualcosa di tanto sbagliato?
Io credo che uccidere sia una cosa sbagliata, però se pago un killer... se può fà!
Sono quesiti che mi sono posto anche io, magari lui o chi per lui ci risponderà.
che palle non se ne può più di queste cavolate scusate ragazzi ma non si può sentire
oscurantismo da fine '400
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