venerdì, gennaio 21, 2011

Se il gioco rovina la mente

Io e i miei amici spesso ci troviamo su un sito a giocare a carte, tranquilli niente soldi, nulla di nulla. Il sito permette di giocare gratuitamente 5 partite, non c'è nulla in palio. Si gioca solo per farsi due risate o quant'altro. Purtroppo capita a volte di giocare insieme a degli sconosciuti: spesso si trovano persone tranquille ma capita beccare delle persone che non capiscono che tutto ciò è un gioco per divertirsi, non per sfogarsi sul compagno di squadra o sull'avversario.

C'è il personaggio che ritiene di essere in finale interplaneteria, Terra VS Marte, il vincitore vince il pianeta di Saturno - compresi gli anelli -. Quindi chiede al compagno di sputar sangue, guai se non gioca come vuole lui. Invece il compagno è la formica da abbattere con un lanciarazzi. Le provocazioni nel gioco di carte ci stanno, fa parte del gioco; però si tratta di commisurare sempre al contesto. E' come se in una partitella di calcio tra amici, io per fermare un avversario faccio un'entrata pericolosa, rischiando di fargli male, insomma è un gesto di cattivo gusto. Quando il cattivo gusto non basta, si passa anche a parole pesanti, meno male che la chat è moderata, quindi alla peggio volano asterischi.

Ieri ecco, è successo che addirittura un avversario, in risposta ad una battuta di un mio amico - non offensiva, semplice battuta di gioco per rompere il ghiaccio -, ecco che questo parte tirando in ballo il padre dell'amico. Si sa l'intercalare che a volte si dice, tipo "Tua sorella, tuo padre" e via di tutto l'albero genealogico.

Ovviamente il mio amico se la prende e quando gli fa notare che la vita non è una partita di carte ed esiste anche il concetto di rispetto ed educazione, ecco che partono scuse tipo "Non ho fatto niente, non era per te, era da scrivere altrove". Magari ha pure ragione, il beneficio del dubbio glielo lascio. Però a quel punto, ti scusi e finisce lì. Invece non si scusa, dà del pazzo al mio amico e del perdente.

Questa la dice tutta, per certe persone la vita è solo battere l'avversario sempre e comunque. Ora, io sono una persona che a volte vive le cose come delle gare, anche io a volte mi sento nella finale. Ma almeno rispetto per l'avversario ce l'ho, pur essendo uno che odia perdere, non arriva mai a insultare l'avversario. Se mai mi è scappata la parola, mi sono sempre scusato.

E' mai possibile che invece altre persone trovino unico giovamento solo nel mettere i piedi sulle altre persone? La razza uomo la conosco bene, ma nonostante tutto continuo a rimaner male a vedere certi episodi di stupida rabbia gratuita, come se fossimo in guerra.

2 commenti:

Sara on 21/01/11, 15:10 ha detto...

Non ho mai capito tutta questa competitività... non la capisco davvero! Io gioco per giocare, ma quando il gioco si fa duro.. Sara smette di giocare! Mio fratello finché non vede il sangue non è felice.. ma per piacere!!
Certa gente dovrebbe andare al fronte dove la guerra è vera, magari si calma, non so..

Sara...

Cavaliere oscuro del web on 21/01/11, 22:47 ha detto...

Questo è il secondo post dopo quello di Sara,che si parla di rispetto degli altri;che commento stasera.Purtroppo molte persone vivono proprio per questo;fregandosi del rispetto e del opinione altrui.Un gioco,che deve essere un momento per socializzare ed invece la trasformano in quella cattiveria gratuita senza fine.Quando cambierà l'essere umano?Ai posteri, se ci saranno;l'ardua sentenza.

Ti auguro una serena notte;salutoni a presto

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