Può una vita valere 1936 Euro? E' questo l'assegno ricevuto dalla madre del ragazzo morto mentre montava un palco per concerti. Sarà vero che la legge parla di rimborsi in base allo stipendio, ma non può essere solo questo a dare un valore.
Già una persona ha un valore inestimabile, ma se si deve stabilire una cifra come "rimborso" per la perdita, si devono considerare altri aspetti: il valore affettivo, il fatto che il ragazzo potrebbe essere morto per incuria delle condizioni di lavoro - aspetto da verificare e su cui ci sono indagini in corso -.
Intanto, dopo il grande dolore per la morte, l'assegno ricevuto dalla madre è un nuovo dolore ed una beffa clamorosa. Intanto però, le condizioni di lavoro in Italia non sono delle migliori, in certi campi si lavora male, in condizioni rischiose e senza tutele per i parenti in caso di infortunio per lavoro.
4 commenti:
Anch'io sono rimasta allibita leggendo questa notizia :-(
Un altro dei tanti schiaffi che la giustizia e il buon senso e la logica continuano a prendere in piena faccia.
Non è possibile che l'impresa non abbia alcuna responsabilità nell'evento, spero che in sede civile sia condannata perlomeno a un risarcimento più... umano. Semplicemente più umano.
Ciao.
Solo una parola: schifo!
non ho parole per descriverti quello che provo.
A volte mi vergogno ad essere Italiana...ma come si fà?
lu
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