In questi giorni abbiamo assistito a manifestazioni, purtroppo sfociate anche in violenza, da parte del popolo egiziano. Ma perché manifestavano? Il 25 gennaio gli egiziani sono scesi in piazza per chiedere riforme. Il governo ha provato a reprimere la manifestazione, ci sono stati scontri con la polizia.
Gli egiziani non demordono e le manifestazioni vanno avanti, sfociando in altri scontri violenti. Si tenta anche di censurare internet, dove vengono organizzate le manifestazioni. Il presidente Mubarak pare cominicare a cedere a questo popolo che non ha mai piegato la testa. Questo è solo l'inizio, la popolazione non si fida delle parole di Mubarak e vogliono le immediate dimissioni.
Nel momento che questo presidente lascerà, inizierà un nuovo corso. Allora gli egiziani dovranno però aspettare a rilassarsi perché paradossalmente quello sarà il momento più delicato: il nuovo presidente dovrà essere una persona che abbia a cuore il Paese e non i propri interessi personali. Gli egiziani dovranno essere attenti a scegliere il leader giusto.
6 commenti:
Ciò che sta succedendo nel mondo arabo è molto funzionale all'informazione occidentale per dire: ah vedete, noi siamo l'occidente, guardate chi ha bisogno di pane, guardate oh gente chi sta male...non siamo noi, sono gli altri.
Soprattutto, non essendoci giacimenti petroliferi l'occidente ed in particolare quell'occidente a stelle e strisce se ne strasbatte di quel che succede.
Ah dimenticavo, forse però è meglio, quando gli USA ficcano il naso fanno più danni che altro, quindi meglio se si fanno gli affari loro.
Alla fine lascerà;ma soprattutto bisogna stare attenti al dopo ;si può finire dalla padella alla brace.Saluti a presto
Bravo, vedo che hai centrato il punto, Cavaliere.
Concordo con Davide. Il teatrino è per noi. Loro avranno un presidente che andrà bene al potere occulto, non di certo al Paese.
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