Ogni tanto arriva la dichiarazione del politico di turno, che poi fa discutere per giorni, senza che poi si arrivi ad un dunque. Oggi tocca a Rotondi, che con le sue parole ha fatto breccia tra i lavoratori italiani.
No alla pausa pranzo, sul corriere si legge come secondo questo ministro, le ore più produttive sono quelle in cui ci si accinge a pranzare. All'estero molti lavoratori non la fanno o la fanno più breve.
Ma noi non siamo l'estero, siamo italiani, persone che ritengono un rito il pranzo, cui non vogliono rinunciare. Oltretutto negli ultimi tempi molti italiani rinunciano a panini in piedi, preferendo anzi una pausa più distesa.
Anche un nutrizionista, viene incontro ai lavoratori. Sempre il corriere difatti scrive che secondo questo nutrizionista, in Italia non si fa colazione con bacon, formaggio, uova o quant'altro di altamente proteico che permette di tirare la sera. Qua si va a caffé, cornetto, cappuccino, o i biscotti. Colazione leggera.
Io da lavoratore sono contrario a togliere la pausa pranzo, per me è anche un modo per staccare un'ora dalle questioni lavorative, mi aiuta poi a riprendere con maggiore attenzione. Magari quella volta che ho necessità di uscire prima, potrei mangiare un panino con Pc davanti, ma sarebbe un'eccezione per venire incontro ad un emergenza.
Quindi se il ministro vuole continuare senza pausa faccia pure, io me la tengo stretta :-D
3 commenti:
Oltre alla pausa pranzo perché non togliamo anche le ore notturne di sonno? Anzi, restiamo tutti al lavoro, non andiamo nemmeno a casa!
...è anche un modo per riprendersi...diverse ore lavorative senza staccarsi.. è impossibile farle...
giù le mani dalla pausa!!!!!!!!!!
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