Agassi, le verità del campione

In questi giorni i giornali stanno spulciando l'autobiografia di André Agassi, indiscusso campione del tennis. Questa autobiografia sarà disponibile per il pubblico nei prossimi giorni, ma i giornali ci danno due rivelazioni. Sarà per fargli un favore, così la gente si lancerà a leggere il suo libro, sarà anche per fare clamore e vendere qualche copia di giornale in più, boh.

Comunque le due verità sono in primis che ha preso metanfetamina nel 1997, durante un periodo di crisi della sua carriera. La cosa di cui si è maggiormente pentito il campione, è aver mentito all'ATP dicendo che è stato un incidente. Poi il resto della storia la sappiamo, si rimette in carreggiata ripartendo da tornei minori, per poi tornare in testa al circuito.

L'altra verità riguarda la sua folta capigliatura che sfoggiava ad inizio carriera. Portava una parrucca, i capelli veri li stava perdendo. Poi un giorno decise di darci un taglio, nel vero senso della parola.

Interessanti questi retroscena, fanno capire che dietro una carriera di successi, c'è sempre sofferenza e sacrificio, ci sono interessanti massime e c'è una continua sfida. Una volta che si è in alto, non ci si può sedere, se no si rischia di cadere e di finire in un tunnel da cui non è facile riprendersi.

Lui l'ha fatto, io ricordo certe sfide con Sampras, una in particolare lunga parecchie ore, in cui ci fu un tiebreak che da solo durò circa un'oretta se ricordo bene.