Un pezzo della storia che sta per svanire, i nostri figli ci guarderanno straniti con il loro cellulare ipergalattico, quando gli racconteremo che noi non solo non avevamo un cellulare, ma che per chiamare uscivamo in strada per chiuderci in una cabina.
Io ricordo che quando ero piccolo i miei mettevano i gettoni e le monete per chiamare i parenti dal mare o dalla montagna. Ci si faceva il sacchetto di monete, a volte poi potevi trovare già qualche lira perché non dava resto.
Poi arrivarono le tessere telefoniche ed io, dopo aver provato a resistere, mi sono fatto prendere dalla moda della collezione. Ne avevo parecchie, giravo tutti i telefoni di Milano, specie sotto la metro, per trovare le mitiche schede telefoniche. La domenica andavo al mercatino di Cordusio a rivendere le doppie.
Anche i primi tempi che avevo il cellulare, continuavo ad affidarmi alle cabine, perché quando la ricarica del telefonino finiva, non avevo 50 mila lire - allora era il taglio minimo - per ricaricarlo, così investivo 5000 Lire per una ricarica telefonica. Oppure quando i miei mi litigavano che chiamavo troppo da casa, mi rifugiavo sempre nella cabina per poter chiamare gli amici.
Insomma ricorderò sempre le cabine, hanno fatto parte delle mie abitudini; penso che tutte le persone nate fino agli anni 80 hanno avuto a che fare con i telefoni pubblici.
5 commenti:
nooooo! quanti ricordi anche io =) i sacchetti di monetine quando andavamo al mare, la scheda telefonica sempre pronta nel portafogli ai tempi della scuola.... la collezione di schede....le mitiche chiamate anonime che ci permettevano di fare.... e poi la svolta con le prime cabine che mandavano sms... che tempi!!!!
Ecco io ad esempio non ho fatto in tempo a mandare sms, perché a quel tempo avevo già il cellulare :-D
anche io avevo il cellulare ma la cabina mandava msg anonimi hihihihihi
Ah furbetta :-D
che peccato...e alcune di quelle che sopravviveranno bisognerà vedere pure se funzioneranno...un sms l'ho inviato proprio oggi con una superstite^^
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