La prima cosa che ho pensato leggendo questa notizia su haisentito è stata "Chiamate la neuro". Va bene essere stravaganti, avere una passione irrefrenabile per internet, videogiochi e tecnlogie. Anche se non condivido, posso soprassedere sulle pazzie di stare giorni interi non stop davanti alla tastiera. Poi si sa che i giapponesi non battono nessuno su questo.
Ma un matrimonio virtuale con un personaggio dei videogiochi proprio no. Questo ragazzo mi fa molta compassione. Troppa vita a premere i tastini del DS gli hanno fatto scordare che la vita non è in una cartuccia, ma è fuori. Provare sentimenti per la tecnologia, per bit e semiconduttori è un fatto grave.
Ma questo ragazzo non ha dei genitori - reali - che gli parlino? Se possibile di persona, non tramite cellulare o MSN o diavolerie varie. Spenga quell'aggeggio ed esca a respirare l'aria esterna, si faccia delle amicizie vere e trovi un amore vero. Se solo volesse mettersi in discussione provando il mondo reale, vediamo cosa succede, vediamo se preferirà ancora l'amore virtuale a quello reale.
Secondo me il problema di queste persone è che la tecnologia ti dà troppa comodità. Perché uscire quando puoi conoscere le persone davanti al PC? Perché incontrare gli amici virtuali, puoi sempre comunicare davanti al PC? Perché soffrire per amore cercando una compagna, conquistarla, tra alti e bassi? Meglio un amore virtuale che non darà mai brividi, ma non ti tradirà mai e non ti deluderà mai. Poi se rompe, spegni la consolle e via.
Un tramonto senza reflex
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Giravo lo sguardo verso l'ennesimo tramonto. Per me non e' mai tale,
sembra come se fosse sempre diverso da quello precedente. Una prima che non
ammette r...
11 anni fa
1 commenti:
ma dai che poveretto!!! mi fanno pena quelli che si riducono così! è facile creare una vita come piace a noi davanti ad uno schermo, ma per viverne una vera ci vogliono le p...
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