I divieti dell'estate

Ogni estate i sindaci per risolvere piccoli e grandi problemi dei loro comuni, aggiungono varie leggi comunali e regolamenti. A volte però si sforzano troppo di inventiva ed escono regole che, almeno per chi non è della zona, sembrano buffe od eccessive.

La Stampa in un articolo raccoglie alcune di queste. Divieto di camminare con i zoccoli nel centro di Capri e Positano. Si vede che dà parecchio fastidio il rumore che fanno.

Divieto di fare castelli sulla sabbia o buche che creino pericolo per chi cammina, succede ad Eraclea (VE). Scusate, provate a spiegare voi ai bambini che sulla spiaggia non possono fare queste attività. Voglio vedere quale vigile avrebbe il coraggio di fare una multa per il gioco di un bambino.

Divieto di girare a petto nudo a Sanremo - ci può stare - e divieto di bagnarsi nella fontana o sedersi sulle fioriere, a meno che non si abbia un età inferiore a 12 o superiore a 60 anni. Se ho caldo quindi? Niente fontana, solo mare o vado a casa.

A Sorrento i ristoratori non possono avvicinare i turisti per convincerli a mangiare da loro. Questa mi piace, non sopporto quando si avvicinano con aria insistente mentre studio da fuori i menu - e i prezzi -, o magari sto solo passeggiando per fatti miei.

Un bacio ad Eboli in auto costa 500 Euro. Mi sembra un provvedimento da anni 50. A Ravenna i giovani hanno raggirato il divieto di bere alcol in bottiglie o bicchieri, facendoselo servire nei secchielli per la sabbia.

Per il Codacons è solo una forma di pubblicità al comune. Io penso che potrebbe essere così, secondo me ci vuole del coraggio per punire certi divieti.

A proposito, forse il più celebre divieto resta quello contro le donne brutte in bikini. Il sindaco aveva autorizzato i vigili a controllare quali donne sono belle e possono portare il bikini e quali no. Assurdo.