Brutto periodo per la mia città, tra problemi d'abbondanza d'acqua ed un altra spada di Damocle che ormai pende da troppo tempo. L'Expo, l'evento che doveva dare nuovo lustro al nostro capoluogo, rischia di allontanarsi dalla città meneghina.
Dopo l'iniziale proclama di felicità per averlo ottenuto, sono arrivati i soliti problemi "all'italiana". Dove recuperare i soldi, i soldi chiesti sono troppi, si deve tagliare. Cosa tagliare, come ottimizzare. Poi continui problemi su chi debba gestire l'evento, come organizzare i tempi di costruzione, dove costruire.
Già perché, leggendo sul corriere, nemmeno si sa dove collocare l'area l'orto botanico, a quanto pare la Regione non approva l'idea di Fondazione Fiera, che avrebbe acquisito un terreno, che avrebbe offerto per l'orto botanico, a patto che dopo l'evento avesse avuto i diritti di utilizzo della superficie.
Intanto la clessidra scorre veloce e manca poco al 18 ottobre, giorno in cui il Bureau International des Expositions vorrà avere la certezza per i terreni. Vediamo se riusciamo a salvarci ancora all'ultimo secondo, tipo come succede nei film quando tagli il filo giusto a mezzo secondo dell'esplosione.
Un tramonto senza reflex
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Giravo lo sguardo verso l'ennesimo tramonto. Per me non e' mai tale,
sembra come se fosse sempre diverso da quello precedente. Una prima che non
ammette r...
11 anni fa
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