mercoledì, agosto 04, 2010

Il ritorno di Baggio


Lo abbiamo salutato il 16 maggio 2004, in un Milan Brescia. 5 minuti alla fine della partita viene sostituito e parte la standing ovation, un intero stadio ad applaudirlo con la malinconia che quel giorno si è ritirato un grandissimo campione sul campo ma anche fuori dal campo, un autentico signore del calcio, specie ormai in via d'estinzione.

Baggio faceva il miracolo di strappare un applauso anche dalle tifoserie avversarie, quando faceva un numero o segnava un gol, questo è un dato che la dice lunga, anche in un calcio così tanto campanilistico come quello italiano. D'altra parte lui ha lasciato il segno in tutte le sue esperienze, regalando grandi soddisfazioni ai tifosi e agli amanti del bel calcio.

In nazionale purtroppo qualcuno tende a ricordarlo solo per un rigore, dimenticando che se abbiamo disputato una finale nel 1994 lo si deve a lui. Agli ottavi con la Nigeria, la nazionale si sentiva già al check in per tornare a casa, poi il "divin codino" ha fermato tutti e ha trascinato la squadra in finale a suon di reti.

Sono contento di poter leggere che ora torna nel mondo del calcio, come presidente del settore tecnico tecnico della FIGC. Da grande fan di Roberto, gli auguro di far bene in questa sua nuova esperienza, sperando che a suo modo anche qui riesca a fare i numeri, come li faceva da calciatore.

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