lunedì, ottobre 31, 2011

Guida per sopravvivere al Grande Fratello



Da oggi inizia la rubrica che sarà pubblicata a metà pomeriggio del giorno del GF. Chi non vuol vedere GF che può fare? Deve rinunciare alla TV? Può dedicarsi alle carte, alla lettura, ad internet ma anche guardare la TV. Io con questa guida spiegherò cosa fare per non ritrovarsi dicendo "Non so cosa fare, mi tocca guardare quella roba".

Su Rai 1 ci sono le solite fiction Rai, ideali per un pisolino su divano, a meno che piacciono. Che poi oggi è la seconda puntata di Cenerentola, se non avete visto la prima, inutile mettersi dalla seconda parte. Rai 2 trasmette Vojager, mmm non mi piace. Rai 3 fa The guardian salvataggio in mare: se vi piacciono i film d'azione è fatta.

A me però non interessa, vediamo cosa offre Italia1: Csi Miami, ma se non apprezzate il genere forse non gradite. Su rete4 altro film d'azione, Lo specialista. Insomma chi ama i film d'azione è accontentato, gli altri no. Un bel film comico? Niente? Su altre reti vedo film horror, giustamente è la notte di Halloween.

Se voi, al contrario del Silvio, non la considerate una trasmissione disgustosa, su La 7 c'è L'infedele. Io evito quei programmi perché poi mi arrabbio davvero a sentire troppe cose vere - altro che postribolo televisivo -. Interessante il documentario su Cielo, Non lo sapevo mostra curiosità varie. Forse guardo questo, altrimenti c'è Ma come ti vesti su Real Time. Però ultimamente reggo poco alcuni aspetti del programma, perché spesso gli amici che chiedono ad Enzo e Carla di restaurare un loro amico sono ancor più brutti. Poi questi ormai arrivano ad annullare qualsiasi personalità vestiaria tu abbia a suon di paroloni e in tutto ciò poi ti fanno figo spendendo migliaia di euro. Il primo amico che li chiama perde il mio saluto per sempre - meglio specificare -. Paint your life? Mmm io sono negato nei lavori pratici e poi non farei mai un lampadario con una bottiglia di plastica.

Alla fine di tutto, io stasera o guardo Non lo sapevo, oppure ascolto la radio, il tutto accompagnato da internet e qualche partita a PES.

La triste storia si ripete

In Olanda ho potuto sentire poco, ma tramite le notizie su web e testimonianze di blogger o telefoniche, in Liguria è successo un gran casino. Fango, frane, morti, paesi distrutti, persone che hanno perso tutto. E' sempre la stessa triste storia che si ripete ogni volta.

Ed ogni volta si vivono le stesse fasi.

La paura per quel che sta succedendo, non capisci cosa succede, chi è là è spaventato, chi non è là comincia a sentire notizie frammentarie e non sa cosa pensare e come andrà a finire.

La disperazione per i morti e per tutto quello che si è perso. Anche chi non è lì vive con gran dispiacere quel che è successo.

La rabbia. Le domanda iniziano ad arrivare alla mente: perché a me? Perché è successo? Cosa non ha funzionato? Come mai non è stato previsto nulla? Ed ora che farò? Mi sento abbandonato, solo.

L'arresa, sono passati mesi ma le domande aumentano ma le risposte sono sempre zero.

La dimenticanza: cos'è successo 2 mesi fa? Non ricordo. Mi pare un po' di pioggia. Dovevamo sistemare altri siti a rischio? Non mi pare, in fin dei conti non era così grave, perché dovrebbe succedere ancora.

E poi via, come una ruota ricomincia. Quanti altri posti in Italia sono a rischio in caso di terremoti o alluvioni? Quale sarà il prossimo luogo?

La si deve finire con edifici costruiti male e con concessioni date all'acqua di rose senza verificare il territorio e senza verificare come sono costruite le cose. Il sindaco è il primo responsabile di quel che accade, quindi per me dovrebbe essere il primo a cui chiedere spiegazioni: ovviamente il sindaco in carica quando è stato concesso di costruire, ma andrebbe responsabilizzato anche il primo cittadino successivo, che deve far verificare come eventuali costruzioni di nuova costruzione impattano sul territorio e se ci sono edifici pericolanti. E se non si preoccupa di tutto ciò, è il primo a dover pagare. Poi si inizia a capire quali aziende o privati sono coinvolti e a trovare gli altri responsabili.

Finché le cose accadono e si pensa che sia solo la natura, nessuno pagherà e chissà quante altre sentiremo.

domenica, ottobre 30, 2011

E' morto Sandro

Sandro Usai non era un motociclista professionista, non so nemmeno se guidava la moto. Non era un famoso presentatore, non ha recitato in film famosi, non ha fatto gol in serie A. Non ha inventato telefoni o lettori mp3.

E' morto in Italia, non in Iraq o altri stati stranieri. Non è morto per sfiga o perché se l'è cercata. Lui è morto salvando tante persone coinvolte nel disastro di Monterosso. Grazie a lui numerosi turisti si sono salvati e non sono trascinati dall'onda di acqua e fango. Purtroppo a volte il destino è davvero beffardo ed un uomo dal cuore d'oro viene portato via dopo quanto di buono ha fatto.

Il problema è che non avrà clamore, la chiesa sarà piena dei suoi conoscenti, magari qualcuna delle persone salvate da lui gli renderà omaggio, ma niente di più. Anche lui meriterebbe il Capo dello Stato, anche lui meriterebbe la giusta attenzione. Massimo rispetto e apprezzamento a tutti i volontari, piccoli eroi anonimi, che ogni giorno mettono a servizio la propria vita per salvarne altre.

sabato, ottobre 29, 2011

Live in Holland, sesto giorno

Ultimo post olandese, non era previsto ma ho scoperto che con l'Olanda vado d'accordo anche in fatto di pantaloni. Difatti ero in giro per negozi, avevo bisogno di un paio di pantaloni. Premetto che io sono di gusti moolto difficili, le gambe devono respirare nel pantalone e guai se sono troppo stretti. Invece o li trovo giusti di vita ma stretti di gambe, o li trovo giusti di gambe ma larghi di vita e lunghi chilometri, è una guerra che dura da una vita.

Invece oggi cosa trovo? La mia taglia perfetta al primo colpo, come li voglio io. Oddio, al primo no, prima ho dovuto capire come funzionano le taglie olandesi. Perché non le fanno universali ste taglie, ogni Stato ha la sua. E poi prima di pagare che ti vedo? Pantaloni super rinforzati belli caldi, ideali per quando a Milano fa il freddo peggiore.  In Italia non si trova sta roba, qua giustamente è più freddo ed è all'ordine del giorno, sapeste quanta roba pesate ho trovato. Tra l'altro, altra figheria, esistono pantaloni con la doppia taglia: una è la vita e l'altra è la lunghezza gamba. L'ho sempre desiderata sta cosa in Italia, altri punti guadagnati dagli orange.

Due ultime chicche: quando paghi col bancomat, non lo dai a loro: loro ti danno il lettore e te la cavi da solo :-D Infine oggi ad Alkmaar inizia il weekend lungo con la scusa che i negozi sono aperti fino a tardi - le 9 :-D -. Domani si lavora, ma con le occhiaie, secondo la loro filosofia :-D

Ed io invece ora sono tornato a Milano.

giovedì, ottobre 27, 2011

Live in Holland, quinto giorno

Ormai ho poco da aggiungere, posso dire che di solito si pensa che le persone da queste parti siano fredde, distaccate. Ho avuto modo di parlare con persone del luogo e debbo dire che questo è un falso luogo comune. Ecco hanno appunto rtimi nordici sugli orari. Si va a lavorare alle 8 come da noi ma alle 17 tutti fuori insieme, sembrano orologi svizzeri, lo straordinario non sembra concepito.

In auto molto fair play, l'ho già detto, le bici sono sacre ed anche questo l'ho già detto. Ho beccato un negozio che vende tantissimi pezzi di ricambio che io me li sogno in Italia. A proposito, i negozi chiudono tra le 17.30 e le 18.30, il grosso alle 6 di sera chiude. Ho beccato ad esempio un negozio di souvenir dove sembra di tornare indietro nel tempo. Tantissimi zoccoli olandesi, c'era un registratore di cassa di quelli antichi con la leva che si ruota e il cassetto si apre.

La sera tutti al ristorante dalle 18, mediamente si riempie alle 18.30 19. Alle 22 qualche locale chiude ma molti tirano la notte, la gente si diverte, se la ride, altro che freddi. Tra l'altro parlano tutti inglese, se chiedi info a qualcunque persona, giovane o anziana che sia, sa risponderti con un inglese come se fosse madrelingua. E come sono gentili e precisi a spiegare le cose. Ci vorrebbe un po' di mentalità olandese in Italia a parer mio.

mercoledì, ottobre 26, 2011

Live in Holland - quarto giorno

Oggi vi parlerò del cibo, cosa si mangia in Olanda? Bella domanda, ho provato un paio di locali ma mi è sembrato di mangiare cose comuni o piatti di altri Stati. Insomma non ho chiaro se esiste un menù olandese, vorrei quasi entrare in una delle case in centro, tipo quella al piano terreno dove vedo la televisione e dire "Good evening, can I eat with you? Cook me something of your region". Secondo me non farebbero obiezioni.

Il primo e il secondo giorno ho provato un pub tipico, tutto in legno, molto caratteristico. Lì fanno di tutto, dalle insalate ai panini ai piatti di carne. Il primo giorno ho preso un misto di carni varie con patatine e salsine. Ecco le loro salse sono particolari, molto buone ma anche pesanti, al punto che il mio stomaco si è ricordato di loro fino alla mattina dopo.

Il secondo giorno mi sono lanciato nei nachos con carne greca - non ricordo il nome -, insieme a patatine con una red wine sauce. Sembra di intingere le patatine nel vin brulé, si unisce il dolciastro della salsa con il salato delle patatine.

Ieri ho provato il giapponese per la prima volta in vita mia. Alcuni piatti più neutri - tipici anche di altre cucine - li ho apprezzati, ma i piatti più tipici giapponesi non mi sono piaciuti tutti. Ho evitato il pesce crudo perché non conoscendo il posto, non potevo sapere se fosse fresco: meglio evitare intossicazioni alimentari lontano da casa.

Stasera da buon italiano vorrei trovare un ristorantino italiano, non perché mi manca tanto la mia cucina, ma per curiosità: voglio vedere cosa spacciano per roba nostra. Io da buon furbone mi annuncerò come italiano, così forse capirà che a me non deve rifilarmi sòle che nulla centrano con la nostra cucina. Comunque, pur essendo una piccola cittadina, ci sono ristoranti di tante nazioni, tipo greco, indiano, thailandese, spagnolo - mitici tapas -. Quindi deduco che loro non abbiano una loro cucina per insistere sull'estero.

martedì, ottobre 25, 2011

Live in Holland, terzo giorno

Bhé oggi non ho molto da raccontare, oggi piove e non mi sono mosso dall'albergo a parte per il corso, oltretutto le foto verrebbero troppo scure con questo maltempo. Però ho potuto sentire alcuni aspetti della vita in Olanda dal tassista che ci ha riportato a casa. Premetto che come in Italia e penso in tutto il mondo, quando piove si crea un sacco di traffico. Ecco però è un traffico diligente, non un clacson che suona, niente manovre assassine, anzi molto fair play da guida. Qualcuno va in bici lo stesso, mica è un po' d'acqua a fermare i ciclisti.

E a proposito di bici, ho scoperto che in motorino se vai sotto i 30 orari puoi fare le ciclabili e non portare il casco, ecco spiegato perché alcuni ce l'hanno ed altri no. Sempre a proposito di bici, in una piazza centrale c'è il parcheggio coperto sotterraneo, sembra un normale parcheggio per auto, ma è per le due ruote. E' gratuito e c'è anche l'assistenza di un meccanico che aiuta i ciclisti in diffcoltà a riparare il mezzo.

Anche qua c'è la crisi e 60 mila famiglie non riescono a pagare il mutuo, su 16 milioni di abitanti. Com'è la proporzione in Italia? Un po' più alta temo. Infine una curiosità che al tempo mi ha shoccato: l'Olanda non è una nazione, la nazione sono i Paesi bassi, mentre l'Olanda è solo una regione. Quindi noi chiamiamo erroneamente l'Olanda per Paesi Bassi. E dopo aver spiazzato pure voi, vi auguro buona serata.

lunedì, ottobre 24, 2011

Live in Holland, secondo giorno



Eccomi, sono da poco tornato in stanza dopo aver fatto qualche foto prima che calasse buio. Eh già perché qua dopo le 6 inizia il tramonto e alle 7 è già buio. Stamattina il sole è apparso dopo le 8, alle 7 è ancora buissimo.

Il corso prosegue bene, riesco anche a seguire nonostante la lingua inglese, devo ancora migliorare nella comunicazione, per ora mi limito a sorridere e dire poche frasi elementari.

Ma torniamo alla città in essere: il centro di Alkmaar è bellissimo, ci sono le tipiche case olandesi, è un'Amsterdam in miniatura però non è caotica. Tutti girano in bici, i ciclisti qua sono specie protetta, mi troverei benissimo io che amo pedalare. La città è a misura d'uomo, non è un luogo sperduto ma nemmeno una megalopoli caotica.

Nel centro ci sono i negozietti tipici, anche se purtroppo anche qua sono arrivati i grandi marchi che si sono presi possesso della via principale: cazzo, sembrava quasi di essere in Corso Vittorio Emanuele, io odio per questo i grandi machi di franchising. Per fortuna però girando in altre vie, ecco negozietti intrisi di tradizione che fanno ambiente. Il campanile manda le tipiche melodie nordiche, sembra proprio di essere in un mondo fatato. Nonostante odi il freddo, adoro questi posti nordici dove il tempo sembra essersi fermato e dove c'è ancora spazio per tradizione, bellezza architettonica e c'è spazio per l'uomo per vivere.

Ma ciancio alle bande, ecco un po' di foto, fatte col cellulare, quindi sono venute un po' così. In alto ecco il mulino tipico, ora è un ristorante, comunque è tenuto benissimo.

Questa foto raccoglie i simboli tipici olandesi: i canali, le bici e le case tipiche.


Infine Una delle tipiche case. Qua non credono nelle tende, ce n'è una con la finestra a pian terreno, vedevo cosa guardavano in tv :-D


Altre le metterò nei prossimi giorni.

domenica, ottobre 23, 2011

Live from Holland - arrivo

Eccomi qui in questa camera d'hotel a scrivervi. Sono da poche ore qua, fa freschino ma pensavo peggio. In tv ovviamente solo canali inglesi, manco Rai 1 ho trovato. Però ho una fantastica wifi che prende anche in stanza d'albergo, ottimo.

Aereo tranquillo, a parte la partenza; non sono del tutto abituato al velivolo e il leggero schiacciamento da decollo mi fa un po' effetto, poi volo tranquillo, per atterrare abbiamo fatto un giro dell'oca per arrivare in una pista lontana chissà quanto dall'aeroporto. Abbiamo girato 15 20 minuti prima di fermarci all'hangar, l'aeroporto di Amsterdam è immenso.

Poi taxi, arrivo ad Alkmaar e prima magnata in un pub. Qua si mangia presto e tutto chiude presto, tranne qualche pub. E basta, ora eccomi qua, tra poco si va a dormire, domani sveglia alle 7. Ci si aggiorna presto.

venerdì, ottobre 21, 2011

Blog semichiuso per trasferta

Eh sì, me tocca, per una settimana circa sarò in Olanda per un corso di lavoro. Non salto di gioia, non per il corso in sé, ma perché io sono come i gatti che si affezionano alla casa. A me piace lasciarla quando faccio un viaggio di piacere o quando vado da Mò, dato che lì è come stare a casa. Ma andare in giro per lavoro, se da un lato è divertente e stimolante, dall'altra parte però starò in terra straniera per 6 giorni, col mio inglese che non è il massimo.

Comunque, in questi giorni non riuscirò a leggere i vostri blog e non riuscirò ad aggiornare il mio, fatto salvo - se riesco ad organizzarmi con la connessione - per qualche post "diario" in cui racconto brevemente com'è la situazione.

Ci si sente presto, un salutone.

Un barlume di speranza

Sarà che quando vedi tutto nero, ti viene sempre da cercare il barlume, il filo di luce e appena vedi qualcosa lievemente chiaro, ti illudi di aver trovato quello spiraglio. Ma sentendo ultimamente le opinioni della gente sull'ultimo increscioso fatto dei black blok.

Nonostante i tg si limitino a dire che questi sono un gruppo di scalmanati che sfascia la città per il solo fine di spaccare e fare macello, qualcuno inizia a fare 1+1. Si rendono conto quanto dicevo io qualche giorno fa, cioé che questi hanno distolto l'attenzione dai motivi che hanno spinto così tante persone ad indignarsi e a scendere pacificamente in piazza. Vedo anche che pure l'italiano medio si accorge che chi faceva scontri non c'entra nulla con chi voleva manifestare.

Ed infine, sentendo le tante opinioni, tanti dicono che questi black blok, con il loro operato hanno permesso appunto di parlare solo degli scontri, hanno fatto in modo di interrompere una manifestazione, sembra quasi che chi voleva tenere nascosta la manifestazione sia riuscito nel suo intento. Considerando che nessuno li  ha fermati, nessuno se n'è accorto che questi giravano con bastoni e bombe, non è che qualcuno ha organizzato tutto ciò apposta? Che qualcuno li abbia mandati proprio per rovinare la manifestazione?

Bravi italiani medi, ultimamente siete "medio alti", state migliorando. La mia teoria di fantasia - o forse no -, è che qualcuno di "istituzionale" si sia accordato con qualche grosso capetto di questa banda. Poi lui, in cambio di "viole" e "trifogli" vari, ha detto 4 puttanate ad un gruppo di ragazzini, li ha fomentati ed ha organizzato questo attacco professionistico. Poi tanto i capi non pagano, perché manco ci vanno e al più prendo 3 4 pirla che si sono fatti sgamare.

Ed ecco il capro espiatorio da dare in pasto all'opinione pubblica. Signore e signori ecco Er Pelliccia, lui è uno che faceva casino. Lui dice cose una più insensata dell'altra così da far incazzare più i romani. "L'estintore mi serviva per spegnere l'incendio." Avrà letto male le istruzioni, non mi pare che ci sia scritto "Mirare l'incendio e lanciare l'estintore verso le fiamme".

Se poi anche Brignano, un comico che strastimo, dice le stesse cose da me scritte su questo post, vuol dire che o gli italiani hanno spalancato gli occhi, o la cosa è così palese, o entrambe le cose.

giovedì, ottobre 20, 2011

Una mia idea culinaria

L'altro giorno io e Mò - più lei che me :-D - stavamo preparando un buonissimo risottino con il pesce. Che profumino, era venuto davvero bene, mancava solo una cosa: un po' di panna l'avrebbe reso più cremoso e gli avrebbe dato ancor più sapore. Peccato solo che serviva pochissima panna, un goccio, ed era un peccato aprire la confezione.

Non prevedo di usare la panna nei prossimi giorni, però se la apro poi o la consumo o la butto. Considerando che tante volte avrei voluto aggiungere un goccio di panna, ma poi non l'ho fatto per non aprire tutta una confezione, mi chiedo perché non inventino la panna in bustina. Avete presente le buste di ketchup che danno nei fast food? Ecco un misurino del genere.

E' vero che la panna si potrebbe provare a mettere in un barattolo di vetro, qualcuno dice che basterebbe un tappo, ma in realtà questi sono metodi che allungano forse di un giorno la durata, ma una volta che la panna la apri, entrando a contatto con l'aria poi va consumata in 2 3 giorni. Tra l'altro se esiste dolce per il caffé, perché non può esistere la bustina per la panna da cucina?

Che ne pensate? Esiste già? La brevetto? Panna Paòlo in bustina, già il nome mi piace :-D

mercoledì, ottobre 19, 2011

Oroscopo del Paolo

Anche io ho fatto il mio oroscopo, usando un po' di astrologia, astronomia, quel che volete. Insomma guardando le stelle e bevendo qualcosa di forte, ho stilato il mio primo oroscopo.

Ariete. No, niente Ariete, ci sono le nuvole sulla vostra costellazione, non riesco a veder niente.
Toro. Marte è nel vostro segno, siate dei bravi ospiti. A Marte piace la birra chiara e le salsicce, appena suona apritegli.
Gemelli. Attenti all'amore, perché arriverà, oh se arriverà. Potrebbe essere il vostro vicino, la persona che si siede nel bus. Come? Siete già fidanzati? L'oroscopo tollera le relazioni multiple.
Cancro. Oggi piove, piove solo su di voi, su tutti voi, ovunque voi siate. Prendete l'ombrello.
Leone. Auguri a tutti i Leone perché oggi è il compleanno di tutti i Leoni. Come? Non siamo nel segno del Leone? Oh se le stelle dicono che è il compleanno del Leone, sarà il loro compleanno.
Vergine. Oggi il vostro capo vi offrirà il caffé, ma attenzione: troppa caffeina fa male. Prendetelo decaffeinato.
Bilancia. Vi sentirete privati del vostro compleanno, come se qualcuno ve l'avesse rubato.
Scorpione. Marte avrebbe dovuto passare da voi, ma è stato attratto da birra e salsicce e si è ubriacato. Sarà per un'altra volta.
Sagittario. Bruciore di stomaco, qualcosa vi ha fatto male. Non ditemi che anche voi eravate con Marte a magnà e bere.
Capricorno. Oggi potrebbe essere il vostro giorno fortunato. Giocate il superfantavinci, concorso che vi fa vincere soldi fino a scoppiare. E' uno spot pubblicitario, giocate con calma cazzo.
Acquario. Rimarrete sconvolti nel vedere nuvolette d'acqua su alcune persone. Tranquilli, è normale.
Pesci. Dovete impegnarvi per superare questa depressione. E' vero, siete l'ultimo segno, ma non è nulla di personale, non è perché siete i peggiori.

martedì, ottobre 18, 2011

legge Reale?


Adesso tutti i politici si stanno travestendo da super eroi, con tanto di mantello e tutina, e vogliono condannare, essere solidali, garantire, garantire una sicurezza che sabato non c'è stata. Ed ecco allora che fioccano le varie proposte.

Di Pietro propone di istituire di nuovo la legge Reale, cose da pazzi. La legge reale dà maggiori poteri e immunità alla polizia. In buona sostanza aumentano le circostanze in cui il poliziotto può sparare ed uccidere, restando impunito.

A qualcuno può sembrare un toccasana contro i black block, ma non è così. Questa legge ha provocato 625 morti in 15 anni, spesso sono persone totalmente estranee ad attentati o manifestazione. Persone fermate con la pistola sulla tempia e ripartite per paura ad un posto di blocco. Persone che sono morte per colpa di una pallottola vagante, la lista è lunga, vi rimando a questo articolo per maggiori info.

Bisogna vedere se sono le solite parole dette tanto per dire o se ci sarà qualcosa di concreto. Secondo me dovrebbero aumentare i finanziamenti in favore della polizia: giusto qualche giorno fa sono stati tagliati 60 milioni di Euro sulla sicurezza. Leggete le dichiarazioni del poliziotto scappato per miracolo dal blindato in fiamme, sul Pappa's blog. Altro che leggi, date loro i soldi.

lunedì, ottobre 17, 2011

Manifestazione: mission failed

Quanto successo sabato lascia l'amaro in bocca, sia per una città distrutta da dei barbari, quali sono i black blok, sia per l'assist dato a giornali ed opinione pubblica.

Eh già, a causa di questi scontri ora si penserà che tutti i manifestanti siano violenti, che il vero scopo fosse la violenza. Tutte balle, i manifestanti pacifici sono stati vittime anchessi dei black blok e hanno ampiamente bocciato tale violenza.

Oltretutto ora si parlerà degli scontri e nessuno si soffermerà più a parlare dei motivi della protesta. Insomma, un disastro. Mi comincio a chiedere con chi veramente stiano questi gruppi di violenti: di certo non dalla parte dei manifestanti. Oltretutto sono un gruppo armato bene, organizzato come un esercito. Insomma non sono 4 pirla che si svegliano la mattina, c'è troppa organizzazione tra loro. E poi dopo nessuno sa chi siano: loro arrivano dal nulla, distruggono e spariscono nel nulla. E nessuno sa più nulla di loro. Mah.

venerdì, ottobre 14, 2011

non riesco accedere a Facebook

Piccola nota di servizio: da oggi pomeriggio non riesco più ad accedere a Facebook. Vi scrivo per comunicarvi il problema, sperando non duri molto. Se tutto va bene questo post dovrebbe essere pubblicato anche sul mio profilo, quindi sappiate solo che non riesco ad accedere. Siccome poi FB ha tolto le mail, se mi scrivete, non saprò più nulla.

Nessun problema, usate i sistemi classici. Io intanto mi trasferisco su google+, se gli amici nemici di FB non si spicciano a ridarmi l'account, finisce che rimango sul diretto concorrente :-P

Eccola la libertà di manifestazione



Guardate questo video. C'è una persona con i capelli bianchi che parla con un poliziotto, poi improvvisamente questa persona viene presa per il collo e trascinata di forza verso un palo per essere arrestata. E' questo il modo di trattare una persona che stava discutendo con quel poliziotto? Noi non sappiamo le parole, ma nessuna parola giustifica questa presa di posizione, questa modalità di azione verso una persona che stava discutendo a parole.

E poi ecco arrivare Gaetano che dice "Arresti me". E loro l'arrestano. Eh già perché è reato dire "Arrestami" ad un poliziotto. Poi non si capisce cosa succede, ma nel parapiglia Gaetano cade, ha un malore. D'altra parte non mangia da oltre 100 giorni, non è facile continuare a manifestare in queste condizioni, soprattutto per un cardiopatico. Per fortuna si è ripreso, ma, sentendo molte testimonianze, pare non sia stata chiamata l'ambulanza, bensì è stato preso di forza e portato in questura. Successivamente necessiterà delle cure e dalla questura sarà portato in ospedale. Per fortuna esce in serata e, anche se provato, ritorna davanti a Montecitorio.

Sabato ci sarà una grossa manifestazione che spero non si trasformi in violenza, né da parte dei manifestanti né da parte della polizia. E spero anche che non ci sia alcuna bandiera politica, perché i problemi non sono di partito, i problemi sono dell'Italia. Siamo in una crisi nerissima, si vuol far pagare questa crisi a tutti gli italiani senza un piano di sviluppo. Si è messa solo una pezza che si strapperà perché il debito risalirà senza che lo Stato riesca a ripartire. E allora cosa faranno? Aumenteranno l'IVA al 23%? Taglieranno ulteriormente mentre loro continueranno a vivere nell'oro e non predisporranno un piano per far ripartire lo Stato?

Respiro un clima pesante, un clima che fa paura. C'è tensione, le manifestazioni sono aspre e non succede solo in Europa. Sta meglio l'Islanda che è riuscita a ripartire, ma si sente in Spagna un grosso movimento di protesta. Penso che presto si vedrà anche in altri Stati, le persone ne hanno piene le scatole. Il mio timore è che queste proteste sfocino in violenza e qualche persona si faccia davvero male. Vediamo cosa accadrà nel futuro.

Intanto diffondete questo video sui vostri blog.

giovedì, ottobre 13, 2011

Ma come fate a cascarci sempre

Oh, ma è possibile che ogni due, tre giorni, c'è un servizio di Striscia con protagoniste persone che cascano alla truffetta del turno?

Pseudo maghi che promettono chissà cosa, ma anche televendite con cellulari che costano meno della metà. Cavolo, ma va bene la rabbia di essere truffati, ma ormai è risaputo che di certe offertone non ci si deve fidare. Avevo parlato delle televendite in passato, continuo a sorprendermi di come persone di varie età, anche giovani che dovrebbero aver studiato e dovrebbero avere la menta più lucida, si fanno impelagare da offerte troppo vantaggiose.

Per vari motivi, l'inviato di Striscia è andato alla stessa tv locale dove è stato già in passato. Legalmente pare pure difficile far qualcosa: i carabinieri anzi mandano via l'inviato, invece che indagare sulle vicissitudini di questa tv. E allora, la soluzione sarebbe che la gente smettesse di abboccare: se vuoi il telefono super figo lo devi pagare il prezzo giusto, inutile cercare scorciatorie. Se vuoi sapere il futuro, puoi al massimo provare col meteo - che nemmeno ci azzecca sempre, nonostante si affidi a metodi scientifici -. Se volete cose così clamorose che nemmeno sembrano vere, non lo potete avere perché non sono appunto vere :-D E se una cosa non potete permettervela, non cercate escamotage: mettere i soldini nel salvadanaio e prima o poi l'avrete.

mercoledì, ottobre 12, 2011

Dottore di sta ceppa



Avete notato che ogni volta che si parla in televisione di qualcosa, per dare maggior importanza al programma e a certe teorie, ecco che arriva il dottore o l'esperto. Spesso è presentato come professore senza citare in cosa, proveniente da una qualunque università. Lui arriva e dice cose che pure io, col mio diploma tecnico potrei dire.

Ad esempio, la borsa scende, la borsa sale. Ecco il professore dell'università di tal luogo. Lui dice cose tipo che la borsa può scendere, ma può anche salire. Ma va, ed io che pensavo che rimanesse ferma come una retta. Poi piove due giorni di troppo? Abbiamo il dottore di piogge e cirri: già perché a volte dicono il titolo di esperienza e sono cose che mai penseresti che esistono. E lui dice cose tipo "Le piogge saranno forti e bagnate". Magari gli si chiede "Quando uscirà il sole farà caldo?" E lui "Boh, io sono esperto di piogge e cirri, non so manco come è fatto il sole".

Allora ho deciso, anche io da oggi sono dottore e professore:

- sono dottore di blog, quindi posso parlare pure di letteratura a mio modo.
- sono professore di Cityville e come tale posso dire la mia su urbanistica.
- sono esperto di Pro Evolution Soccer: invitatemi a qualche talk show di calcio e con decine di scudetti vinti, coppe campioni che manco so dove mettere e coppe italia che ho regalato agli amici, ve ne dirò delle belle.

Ah dimenticavo, sono luminare di Train Simulator, quindi domani vi spiego l'alta velocità e perché i treni arrivano tardi. Attendo con fervore gli inviti, nei commenti potrete chiedere le mie illustre conoscenze. Ah ecco, non voglio essere il solito volgare che pensa al denaro, ma un pluriesperto come me costa un signor Cachet :-D

martedì, ottobre 11, 2011

Uranio impoverito, effetti sui civili

Ormai è noto come nell'intervento nella ex Jugoslavia furono usate armi con uranio impoverito. L'altro giorno a Striscia la Notizia ho potuto vedere immagini di soldati americani che portavano proiettili nucleari ben coperti e comunque sapendo gli effetti di quei proiettili sull'uomo. Viceversa, un soldato, intervistato, ha dichiarato che i soldati italiani non sono assolutamente stati avvisati sui reali rischi, su quanto fossero realmente pericolosi i proiettili di Uranio. Il tutto con foto che provano che i soldati italiani non avevano le dovute coperture.

In più oggi, Ghione si è recato direttamente sul posto, a Belgrado e ha intervistato dei civili. I civili pagheranno le conseguenze per 3 400 anni, dato che per generazioni potrebbero partorire figli con grosse malformazioni. Inoltre tantissime persone si sono ammalate di cancro e tumori vari. Chi non è morto durante la guerra sta morendo pian piano ora, ad oltre 10 anni di distanza; pagheranno i suoi figli, i figli dei suoi figli e chissà chi ancora. Se io abitassi lì, mi rifiuterei di avere un figlio, per evitare sofferenze a lui e ai suoi figli.

Chi sapeva si è macchiato di reati pazzeschi, per anni i soldati non hanno avuto alcun indennizzo e solo l'anno scorso - fonte wikipedia - il consiglio dei ministri ha approvato finalmente un indennizzo per questi soldati. Una magra consolazione, anche se non possiamo con questo giustificare questi delitti. In tutto ciò chi pensa ai civili? Esiste un'associazione, il movimento delle donne serbe "Zenes" che si occupa di questi problemi. Purtroppo il loro sito è in serbo, potete tentare di tradurre con google translate - meglio che niente -. In un'intervista, il presidente del movimento ha dichiarato che lo Stato serbo non sta prendendo alcun provvedimento.

Cari blogger, informatevi e fate tam tam di questa notizia, tanto per cambiare taciuta sui media tradizionali, ad eccezione di Striscia e di Ghione, che già in passato si è occupato di questo caso.

lunedì, ottobre 10, 2011

L'Aquila, 916 giorni dopo

Mi ero promesso che avrei parlato di L'Aquila appena io o una persona di mia grande fiducia fosse andata in loco a vedere con i suoi occhi. Quel giorno è arrivato, per pura coincidenza Mò - già blogger su doremi fan - era lì. Ho chiesto a lei di scrivere un resoconto su ciò che ha visto, così che possiate davvero capire qual è la VERA situazione. Se volete, copiate e incollate il post nei vostri blog, così che la gente capisca come sta veramente la situazione.


L'altro giorno - il 9 ottobre - sono stata all'Aquila all'anteprima dell'Eurochocolate, la manifestazione tutta perugina dedicata al cioccolato, che dallo scorso anno vuole fare un regalo ai cugini aquilani, portando allegria, dolcezza e solidarietà in Piazza Duomo.


Ero stata diverse volte nel capoluogo abruzzese, diciamo che il centro mi era familiare, ma dal 6 aprile 2009 non ero più tornata. E ieri ho potuto constatare che la ferita è ancora aperta.... Girando per la città si respira un'atmosfera surreale: le strade sono trafficate, trovi macchine parcheggiate e qualche passante... ma il silenzio è spettrale. I palazzi sono chiusi, le finestre sprangate, le porte puntellate, i marciapiedi transennati; in qualche cortile si vedono ancora calcinacci e macerie, ricoperti dalle erbacce. Come in nei film dell'orrore, quando i protagonisti finiscono in quei paesi popolati solo da fantasmi; o come nei film di guerra, nelle città smenbrate dai bombardamenti. La sensazione è quella di "un morto che cammina", fà una sensazione troppo strana vedere questi palazzi disabitati, i negozi con le vetrine e le insegne intatte, ma inesorabilemente svuotati e chiusi: di sera poi, il buio è inquietante. Dall'ingresso della città, passando per via XX settembre - difronte alla "casa" dello studente o quel che ne rimane - su fino alla Villa, poi al terminal degli autobus, il paesaggio è sempre lo stesso. Giusto lungo una via, di cui non so il nome, si trova un po' di vita: hanno riaperto qui pub e locali "sfrattati" dal centro.


Già, il centro. Il centro "restituito ai cittadini" come ci hanno detto. Si, il corso che dalla Villa sale al Duomo, e che dal Duomo va alla fontana luminosa: questo è il centro restituito ai cittadini. Perchè tutto intorno non c'è più niente, tutte le traverse sono chiuse, e i palazzi sprangati. Anche il Duomo è aperto per metà, solo la parte iniziale diciamo, quella prima della cupola crollata. I negozi non ne parliamo: solo lo storico bar Nurzia è aperto, per il resto nisba. Almeno hanno portato via le macerie...


Sull'impalcatura di un palazzo del centro - perdonatemi, non so di preciso che palazzo sia - la scena che ti stringe il cuore: centinaia di chiavi appese, "LE CHIAVI DELLE NOSTRE CASE, APPESE COME LE NOSTRE SPERANZE" dicono gli aquilani!


Purtroppo l'aria che ho respirato è quella della rassegnazione, un po' come se, tanto gli abitanti più o meno li abbiamo sistemati, quindi chi se ne frega di sistemare la città, non abbiamo fretta. Invece di fretta andrebbe fatto, per dare alla gente la speranza che tutto un giorno tornerà com'era prima. Non basta mettere in piazza una statua alla memoria delle vittime del sisma...


Perchè l'opinione pubblica - quella che, buon per lei, non è stata toccata dalla tragedia - dimentica in fretta, imbambolata dalle mezze verità che le vengono propinate da chi promette non mantiene - non voglio dare una connotazione politica a questo pensiero, mi riferisco al Governo in generale, non voglio sottolineare la fazione politica, non è importante in questo contesto. Non credete che tutto sia a posto, non credete che siccome hanno ricostruito quattro casette - male, per giunta - sia tutto a posto. Perchè la gente giustamente vuole tornare a casa sua, ed è pronta ad imbracciare le carriole, come abbiamo visto fare in passato, ma da sola cosa può fare? E non pensate che siano degli ingrati, perchè credo che ognuno di loro ogni giorno ringrazi per la casetta che ha ricevuto. Ma casa tua è un'altra cosa, la tua città è un'altra cosa!!!


L'Aquila deve tornare a volare con le sue forze e la sua volontà, ma ha le ali spezzate: se nessuna la cura, non potrà mai riprendersi!!!

sabato, ottobre 08, 2011

video della settimana - Incidente nel tunnel

Non avevo ancora ricominciato con i video della settimana. Fantastica questa ricostruzione dell'incidente del tunnel fatta da Radio Deejay. Di quale tunnel parlo? Indovinate :-D

venerdì, ottobre 07, 2011

Abiti puliti

Grazie ad un servizio visto su Le iene, ho potuto conoscere la Campagna abiti puliti, che si batte per i diritti dei lavoratori che producono i vestiti. Come immaginerete, spesso i capi che pagate anche un botto di soldi per un marchio, ma anche gli abiti di marche meno blasonate, sono prodotti in Stati dove la manodopera costa poco.

Ma al di là del costo del lavoratore, spesso in questi posti anche le condizioni non sono il massimo. Ad esempio i jeans che comprate hanno l'effetto rovinato. Se vi chiedete come facciano a fare questo effetto, sappiate che è grazie alla sabbiatura, una tecnica nociva per i lavoratori. La sabbia fa malissimo ai polmoni e agli occhi. Per anni i produttori se ne sono fregati, questo gruppo di volontari è riuscita a far leva e a far cambiar idea ad alcune aziende. Altre purtroppo continuano a far orecchie da mercante.

La cosa è alquanto schifosa: jeans venduti a 100 200 euro sono già prodotti in Stati del terzo mondo quindi con costi ridicoli, il tutto con tecniche pericolose per il lavoratore. Cazzo, guadagnerebbero già molto producendo gli abiti senza sfruttare i lavoratori e senza mettere a rischio la loro salute, ma loro vogliono ancor di più: non basta guadagnare milioni, ne voglio ancor di più, per poter sfoggiare i propri vizi, mentre poveri operai muoiono a causa di queste tecniche. Per fortuna aumentano le aziende sensibilizzate da queste persone.

Altre campagne sono in corso, contro pellicce o per salari più equi. Ecco il sito, andate a vedervelo. Vi linko anche il video delle Iene, interessante.

giovedì, ottobre 06, 2011

Ciao Steve


Non sono tipico a scrivere post di ricordo sulle persone che lasciano questa valle per passare nel mondo parallelo - che spero migliore di questo -. Però da tecnico e da appassionato informatico, volevo dire la mia su Steve Jobs, scomparso dopo un tumore - malattia bastarda che miete un'altra vittima in una lista troppo lunga -.

Io non posseggo nulla della Apple al momento - a parte un vecchio Ipod ormai messo in soffitta -, ma debbo ammettere che Steve Jobs è stato un genio, ha cambiato gli oggetti che usiamo tutti i giorni. Prendiamo l'Ipod: lui ebbe l'idea di togliere le pile e mettere una batteria interna, di realizzare quel sistema particolare di scorrere i menu con quel pulsantone a cerchio. Poi lo fece in formato grosso, piccolo, microscopico. E soprattutto rivoluzionò il modo di vendere le canzoni.

Prima dell'Itunes, nessuno comprava online, nonostante ci fossero già dei siti di acquisti online. Ma Itunes, che pur mi faceva dannare per caricare le canzoni sul lettore, era immediato quando acquistavi qualcosa. Cercavi, trovavi, pagavi con la carta di credito già associata, scaricavi ed in poco tempo la canzone era sul lettore, ad un prezzo popolare.

E che dire dell'Iphone? Per me pagare 6 700 euro uno smartphone è troppo, però hanno rivoluzionato un settore come quello dei telefoni, che era arrivato ad un punto saturo. Tutte le aziende, non solo Apple, devono ringraziare Steve Jobs, perché a quel punto tutti hanno potuto imitare l'idea del telefono touch e ridare linfa ad un mercato che ormai aveva poco da dire.

L'Ipad? Quando lo vidi, io non capii che utilità potesse avere un aggeggio del genere, ma ne sono stati venduti a chili e sono uscite numerore imitazioni. Altra scommessa vinta da Steve, una delle ultime. I portatili Apple pesano una piuma, sono veri computer che puoi portare in giro senza peso, altra idea geniale di Steve. E lui ci ha sempre messo la faccia, presentando con orgoglio le idee pensate da lui e partorite con il suo team.

Steve lascia un bel vuoto nella Apple, che non avrà mai un altro come lui e mi chiedo ora cosa combinerà senza il suo "capo spirituale".

Foto di acaben, Flickr.

mercoledì, ottobre 05, 2011

Da ammazzablog a ammazza giornali

Ed ecco che arriva il salvataggio dei blog e dei siti non giornalistici, la norma della rettifica sarà applicata solo per le testate online registrate.

C'è da festeggiare? In realtà no, perché se è vero che noi blogger siamo salvi, che Wikipedia può riprendere le normali trasmissioni, che informazione possiamo aspettarci da domani in poi? Già oggi ci si lamenta che l'informazione di giornali registrati non è il massimo e pochi giornali online facevano informazione fino in fondo. Adesso invece, molti di questi potrebbero cominciare ad alzare il piede, per non incorrere nella scure della rettifica.

D'altra parte, io sui giornali online non ho notato grosse proteste o prese di posizione, come se l'accettassero una norma del genere. Allora cosa devo pensare? Ai blogger che hanno protestato hanno concesso di esentarli dalla norma? Mmm, naaa, mica ci ascoltano.

Forse a loro va bene così, i giornali in qualche modo l'accettano questa norma e i politici tengono d'occhio la stampa più letta, quella dei grossi portali d'informazione. Purtroppo noi blogger non abbiamo ancora i numeri per superare la stampa registrata, quindi noi possiamo ancora parlare perché forse non facciamo sta gran paura.

Giallo di Perugia

 
Lunedì sera arriva una sentenza che non mi ha sorpreso: Sollecito e Amanda liberi. Me l'aspettavo, ma non perché credessi nell'innocenza: con tutte le prove smontate, ecco che l'accusa è stata smontata e alla fine è arrivata l'assoluzione.

Non voglio entrare nel merito della colpevolezza, purtroppo a volte si parla senza sapere tutti gli atti. Ma vorrei segnalare un dato di fatto: nella prima sentenza è arrivata la condanna ed ora la piena assoluzione. Fa riflettere che ci siano state due sentenze opposte: questo è successo a causa di prove del primo processo annullate poi nel secondo. Quindi sono state sbaglliate le indagini? Le prove sono state inquinate o malinterpretate? Difficile capirlo.

Intanto una persona è morta, e non sappiamo cos'è successo quella notte.

Foto di sneacker, Flickr.

martedì, ottobre 04, 2011

Se protesta anche Wikipedia

3 post di fila, sono passato dallo scazzo al pieno combattimento, ocio :-D

Ma basta scherzare, se anche Wikipedia sciopera contro il bavaglio, è tutto dire. Leggete il comunicato.

Mi sto rasserenando

Lo dicevo che sarebbe stato un evento passeggero, che mi sarei ripreso. Il taglio si è chiuso anche se una piccola cicatrice resta. Benissimo, si riparte, più forti di prima, però cambiano le regole d'ingaggio.

Non perderò più tempo con chi non vuole ascoltare: io dico le cose e se noto una porta chiusa, mollo il colpo subito.

Mi informerò ancor di più così da avere da ribattere sempre con più fatti e con situazioni reali accadute.

E se passassero leggi bavagli, troveremo la scappatoia legale. Ho letto che in teoria basta inserire in coda due righe tipo "Se qualcuno ha da rettificare quanto scritto, può farlo direttamente lui lasciando un commento". Non so se questo basti. Intanto si cerchi di non far passare delle leggi che vogliono farci tacere. Io penso che più che l'applicazione della legge in sé, l'effetto peggiore verrà dalla paura: qualcuno potrebbe smettere di scrivere del tutto, qualcun'altro smetterebbe di toccare argomenti delicati.

Un fatto che di sicuro mi ha dato ulteriore motivazione è che grazie ad una mia segnalazione, una persona è riuscita a risolvere un problemino. Niente di grave, ma anche in queste piccole cose si capisce che la condivisione di esperienze ed informazioni può essere d'aiuto, ci sarà sempre chi le apprezza. Per loro e anche per me stesso, io vado avanti.

Ma chi me lo fa fare



Spiegatemi un po' chi me lo fa fare. Chi me lo fa fare di fare il blogger?

Perché devo cercare di spiegare le cose, se poi rischio che una legge ammazza blog mi dia 48 ore per cambiare idea e dire che va tutto bene, il cielo è azzurro e non ci sono problemi. Pena 12 mila euro di multa.

Chi me lo fa fare di cercare notizie vere, documentarmi, portare prove se poi tanto c'è chi non ti crede, chi pensa che tu sia pazzo, una pecora nera che abbocca ad informazioni parte. Già perché io non ho un cervello per ragionare e capire cosa sia giusto e cosa no, ce l'hanno solo gli altri.

Chi me lo fa fare di fare satira? Quella solo in tv si può fare ma un sito non può, perché sennò arriva un altro sito, ti denuncia e ti costringe ad arrenderti.

Purtroppo nel nostro Paese ci sono persone che in buona fede tengono gli occhi chiusi, che non pensano che certe cose possano accadere e non credono se tu le dici. Perché dovrebbero censurare una povera persona che non dice nulla? Perché dovrebbero nasconderti le cose. Oppure non ti ascoltano e dopo un secondo riprendono a parlare di cazzate. Io dico che sta succedendo un certo fatto e quelli parlano di scemate, come se non avessi parlato.

Io sono stanco di lottare contro i mulini a vento. Per ora passo e non chiudo, ma certi giorni è dura mandar giù bocconi amari. Il mio blog ha dei lettori fantastici, che capiscono le cose, magari non sono sempre d'accordo ma portano obiezioni costruttive. Ma un domani qualcuno potrebbe rompere le balle e comunque la vita è anche fuori dal blog. Purtroppo nella vita normale spesso faccio più fatica a spiegare le cose, soprattutto con chi ritiene che i miei sono solo sfoghi senza fondamento.

Forse sarebbe meglio parlare di cazzate, del programma di ieri sera, della partita, parlar di frivolezze, perché devo rimetterci il fegato e soprattutto per chi? Come dice Cristicchi
Io sulla croce ci andrei Ma per chi, per chi

Scusate se oggi sono così, sono abbattuto, ma domani tornerò più forte che mai.

lunedì, ottobre 03, 2011

Premi ignobel 2011



Ogni anno intorno a questo periodo si tiene una cerimonia di premiazione, organizzata da niente popo di meno che dalla Harvard university. E' un premio prestigioso che è arrivato alla 20° edizione: il premio Ig nobel, conosciuto anche come premio Ignobel. Vediamo subito i vincitori di questo premio dove vincono le scoperte più strane e stravaganti.

Chimica: per svegliare una persona in pochi secondo, basta spruzzare addosso a questa uno spray a base di ravanello giapponese, altrimenti detto wasabi. La scoperta ovviamente è stata fatta da alcuni scienziati giapponesi: è utile se per emergenza devi svegliare qualcuno, tipo in incendi, terremoti o se la sveglia non suona :-D

Psicologia: Karl Halvor Teigen ha scoperto che le persone sospirano non per tristezza, ma per noia o frustazione. Per la serie questo lo scoprivo anche io senza essere psicologo.

Matematica: questa secondo me più che una scoperta è uno sfottò su chi ha previsto la fine del mondo nel 1956, nel 1982, 1990; uno di questi predittori, Harold Camping, dopo aver previsto la fine del mondo nel 1996, ora ha rilanciato per il 21 ottobre 2011. A sto punto la cerimonia avrebbe potuto tenersi il 22 ottobre invece del 3, così da premiarlo due volte. Anzi, io l'avrei fatto l'anno prossimo, con la fine del calendario Maya, tanto per avere un nome in più da premiare.

Medicina: scoperto che quando devi prendere decisioni importanti, devi prima urinare. Io posso fare di più: dimostrare che quando espleto i miei bisogni e quando mi lavo i denti, riesco a trovare soluzioni a numerosi problemi, voi non avete idea di come le pareti del bagno siano fonte di ispirazioni. E guai al primo che dice che ideo soluzioni di m, vi tiro una boccetta di wasabi così non dormite per una settimana :-D

Sicurezza pubblica: ma che categoria è?? Comunque un tizio della University of Toronto ha dimostrato che guidando con un elmetto, se questo cade davanti alla faccia, può essere un grosso disturbo. Oh cavolo, ed io che lo uso sempre, sapete non mi fido di cintura ed airbag, voglio essere tranquillo.

Fisica: alcuni scienzati hanno determinato che i lanciatori del disco diventano stupidi ed invece quelli del martello no: io avrei detto il contrario, visto come girano velocemente su se stessi i lanciatori di martello. Assenti purtroppo alla premiazione gli scienziati, forse sono stati picchiati da dei lanciatori di disco offesi. E stupidi.

Letteratura: va allo scrittore della teoria della procrastinazione strutturata: questo saggio tomo dimostra che i ritardatari sono motivati ad essere puntuali a fare delle cose importanti, rinviando altre cose importanti. Se riesce anche a risolvere il problema alla radice, l'anno prossimo meriterebbe anche il premio di psicologia.

Pace: questo lo conosco, è un grande: è il sindaco di Vilnius che ha preso di petto il problema delle auto parcheggiate in seconda fila: lui ha detto che le auto parcheggiate malamente o sulla pista ciclabile saranno schiacciate da un carroarmato - di proprietà del comune -. Pisapia ti prego, contatta questo sindaco e mettilo come assessore del traffico a Milano.

Fisiologia: questa batte tutte. Alcuni studiosi inglesi ed olandesi hanno contribuito a dimostrare che non esiste alcuna prova a favore dello sbadiglio contagioso. Ma non dell'uomo, delle tartarughe. Ma non tutte le tartarughe, ma quelle coi piedi rossi. Mettete un po' di tabacco in quel che fumate.

Biologia: questa è pericolosa, so già che porterà nuove chiavi di ricerca pericolose: alcuni coleotteri cercano di accoppiarsi con bottiglie di birra. Probabilmente gli scienziati hanno bevuto molte bottiglie prima di scoprirlo.

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